R Recensione

10/10

Portishead

Dummy

"Dummy" è uno dei più importanti frammenti di storia della musica degli anni '90. Colonna portante e fondamento del movimento trip hop, quello più reciclante che attingeva la propria linfa dalle colonne sonore anni 60 e dalle cadenze sporche e pressanti della cultura hip hop d'oltremanica, Dummy s'impone prepotentemente come punto di svolta oggettivo agli albori di quella rivoluzione elettronica che caratterizzò i successivi 2, 3 anni a venire. La freddezza dei suoni, l'eleganza degli arrangiamenti, la sensualità catatonica della voce, mista ad una buona dose di modernità retrò hanno fatto di questo disco un pezzo indispensabile per tutti gli appassionati di musica di ogni genere. Tutt'ora insuperato Dummy è uno spaccato di storia della musica: Bristol, il contesto culturale, l'atmosfera che si respirava in quegli anni ruggenti in Inghilterra, tutto ha contribuito a fare di quest'opera un classico da avere e mai rinunciare.

Miglior album nel '95 e vincitore di innumerevoli premi in tutto il mondo Dummy porta l'ascoltatore in un'antro umido, decadente, sensuale, in cui le figure compaiono sbiadite, mai nette, dove la sostanza si tinge di noir e la mente perde consistenza incamerata in un fitto tunnel sensoriale dove la fine appare distante e offuscata, sempre più in basso, fin nelle viscere dell'inconscio, dove la musica, quella buona arriva veramente e difficilmente se ne va.

Dummy (insieme a Mezzanine e pochi altri) è la massima espressione di ciò che significava fare ottima musica in quegli anni. Indispensabile.

C Commenti

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Moon (ha votato 8 questo disco) alle 13:50 del 25 aprile 2008 ha scritto:

Third per me è anche meglio....album epocale, Mezzanine per me è il top però.

Marco_Biasio (ha votato 9 questo disco) alle 22:53 del 6 maggio 2008 ha scritto:

Recensione particolare. Parli poco, pochissimo del disco, ma riesci nel contempo a dare l'idea di come riesca a suonare. Bizzarro. Se solo tu avessi parlato un po' anche dei pezzi, sarebbe stato uno scritto perfetto. L'album, per me, è il migliore dei Portishead -posto che quello di mezzo non ho avuto ancora la fortuna di ascoltarlo-, ma "Third", l'ultimo, se la può giocare. Tutto dipende dalle rispettive longevità: "Dummy" è ancor oggi immortale, speriamo lo diventi anche "Third". Beth Gibbons stratosferica. Saluti.

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 12:42 del 24 luglio 2008 ha scritto:

Una sorta di "classico moderno". Un album senza cognizione di tempo, sempre in bilico tra passato e futuro. Un sound che fa dell'ideale connubio suoni-immagini la sua chiave di volta. "Dummy" è sì il manifesto definitivo della rivoluzione trip-hop, ma anche l'opera che più di ogni altra travalica i confini di quel genere. Eccezionale

Paranoidguitar (ha votato 10 questo disco) alle 16:44 del 19 novembre 2008 ha scritto:

epocale

non lo so, forse si poteva sviluppare un po' meglio la recensione. Il disco è un passaggio obbligato per qualunque tipo di ascoltatore di musica. E poi dire che è un frammento è un po' riduttivo

zanmat (ha votato 8 questo disco) alle 16:26 del 15 luglio 2009 ha scritto:

ottimo disco. ma third....

Utente non più registrato alle 22:35 del 6 dicembre 2009 ha scritto:

Oh yeah

il migliore della loro discografia

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 23:25 del 6 dicembre 2009 ha scritto:

E ora che scrivere di questo album? Meglio che mi limiti a votarlo. E se esistessero 6 stelle, ce le metterei senza indugi!

synth_charmer (ha votato 8 questo disco) alle 15:31 del 5 maggio 2010 ha scritto:

Credo di andare controcorrente, visto che per me il loro migliore album è l'omonimo. Ma qualsiasi cosa facciano, sono una delle band più emozionanti di sempre.

Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 16:12 del 5 maggio 2010 ha scritto:

"Mezzanine" è un trip-hop diverso, più sciamanico e mistico di "Dummy". Anche più bello... sì probabilmente anche questo.

Buona la recensione, ma davvero troppo troppo corta e riassuntiva, per come la vedo io: un'opera del genere merita un articolo più approfondito, per non dire una "guida all'ascolto".

Norvegese (ha votato 8 questo disco) alle 20:31 del 31 gennaio 2011 ha scritto:

non conosco molto il trip-hop, ma questo è un signor album...la voce della Gibbons è spettacolare, sofferente ed eterea..le musiche un crogiuolo di stili mixati sapientemente...ottimo sotto ogni aspetto

bart (ha votato 8 questo disco) alle 16:41 del 11 marzo 2011 ha scritto:

Veramente grandi!

Spero di vederli presto dal vivo.

Senzanome (ha votato 8,5 questo disco) alle 14:30 del 28 luglio 2015 ha scritto:

Uno dei migliori album di genere Trip-hop che io abbia mai sentito fino ad ora: fondamentale. (il mio voto sale a 9)

Dusk alle 15:55 del 22 aprile 2020 ha scritto:

Classicone, disco incredibile e quant'altro; Mezzanine però, a mio parere, rimane l'apice del trip-hop di quel periodo.