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R Recensione

8/10

Massive Attack

Mezzanine

Il senso di alienazione della metropoli riversato in atmosfere notturne particolarmente claustrofobiche e in linee di basso cupe e profonde: nella Bristol di fine anni '90 i Massive Attack , pionieri del trip hop , danno vita al loro terzo album, quello della svolta. Al dub e all'elettronica dei precedenti dischi viene affiancato il graffiare della chitarra elettrica e il suono si fa decisamente più rock, ripescando in alcuni momenti anche le migliori intuizioni del dark degli '80: non a caso ad accompagnare le corde del “vecchio” Horace Andy arriva Elisabeth Frazer, voce eterea dei Cocteau Twins , che fecero la storia di quegli anni.

Mezzanine è un viaggio paranoico ed ipnotico ai confini del reale: “Dream On” invita la voce di Del Naja in “ Risingson ” proprio mentre iniziamo ad abbandonarci. L'album si snoda così fra ritmi pulsanti e rallentati come l'iniziale “ Angel ” (basso vibrante e voce appena sussurrata) o “ Inertia Creeps ” ( dub dalle percussioni tribali che strizza l'occhio all'oriente) e momenti onirici e sensuali come il primo singolo estratto “ Teardrop ” o “ Black Milk ” (due rilassati tappeti elettronici su cui si stende la voce avvolgente della Frazer).

E' un viaggio in cui si alternano visioni buie e coperte da una coltre di nebbia fatta di campionamenti ossessivi e beat dilatati, (“Man Next Door ”), ad improvvisi quanto fugaci abbagli di luce artificiale, simile a quella del faro di una macchina che si trascina lungo il senso di marcia opposto (“Exchange”). Un viaggio dentro una città-anima percorso sull'orlo continuo del bad trip, tutto giocato su sensazioni di ansia ed inquietudine, ma allo stesso tempo capace di essere ammaliante e fascinoso come solo le situazioni di pericolo sanno essere. Con Mezzanine i Massive Attack centrano il bersaglio sfornando un album che, pur non discostandosi troppo dalle strutture originali a cui il gruppo ci ha abituato, suona aperto a nuove contaminazioni e restituisce bene, con il suo incedere circolare e ripetitivo tipico del dub, quella sensazione di smarrimento ed oppressione che appartiene all'uomo urbano.

V Voti

Voto degli utenti: 8,8/10 in media su 48 voti.

C Commenti

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Mr. Wave (ha votato 8 questo disco) alle 15:34 del 11 ottobre 2008 ha scritto:

L'elettronica a servizio dell'hip-hop di matrice statunitense, condito in salsa dream-pop, soul e reggae in chiave dub. Il tutto abilmente cinto da venature algide e attorniato d'ambientazioni thrilling. Inquietante e profonda testimonianza della scena metropolitana di Bristol. [8,5]

bargeld (ha votato 7 questo disco) alle 23:34 del 2 febbraio 2009 ha scritto:

non sono un amante del trip-hop ma la trovo una prova molto riuscita. Angel è straziante

Utente non più registrato alle 22:36 del 6 dicembre 2009 ha scritto:

La voce di Robert del Naja è di una sensualità...cmq, ormoni a parte, perfetto.

salvatore (ha votato 10 questo disco) alle 23:27 del 6 dicembre 2009 ha scritto:

Capolavoro

icominto alle 15:38 del 10 gennaio 2010 ha scritto:

BLU LINES/PROTECTION

Gran disco! personalmente preferisco il sound dei primi BLUE LINES e PROTECTION ma loro hanno classe e tutti i loro dischi sono degni assolutamente di nota.

Filippo Maradei (ha votato 10 questo disco) alle 23:42 del 6 maggio 2010 ha scritto:

Il meglio del trip-hop insieme a "Londinium" degli Archive, "Dummy" dei Portishead e a "Pre-Millennium Tension" di Tricky.

Pampaboy1995 (ha votato 8 questo disco) alle 17:41 del 31 gennaio 2011 ha scritto:

ecco uno di quei album che non possiedo, ma di cui ascolto molto spesso alcuni brani (angel, dissolved girl e teardrop in primis)

ROX (ha votato 8 questo disco) alle 18:40 del 31 gennaio 2011 ha scritto:

bel disco mi tenne compagnia per tutta l'estate.

Il video di Teardrop è favoloso

Norvegese (ha votato 8 questo disco) alle 20:28 del 31 gennaio 2011 ha scritto:

bellissimo, atmosfere ora cupe, ora oniriche ma mai banali...

apapaia (ha votato 10 questo disco) alle 0:56 del 4 gennaio 2012 ha scritto:

Un tormentone per il mio hi-fi, una delizia per la mia anima inquieta...uno dei miei 10 dischi "elettronici" di sempre

tramblogy alle 10:24 del 27 luglio 2013 ha scritto:

10 secco!!!

Dusk (ha votato 10 questo disco) alle 15:59 del 22 aprile 2020 ha scritto:

Disco che rappresenta un intero genere, capolavoro da 10, 5 stelle o quel che volete, senza se e senza ma. Rimarrà nella storia della musica per gli anni a venire. Bristol doveva essere un posto tetro, ma la luce è filtrata attraverso le tenebre per dare origine a un capolavoro come questo, uno dei tre dischi imprescindibili del 1998 - gli altri sono In the Aeroplane Over the Sea e The Miseducation of Ms. Lauryn Hill. Superbo.

Hermann W. Simon (ha votato 8 questo disco) alle 20:01 del 22 aprile 2020 ha scritto:

Del 1998 è anche 69 Love Songs dei Magnetic Fields, un'annata strepitosa

Stefano_85 (ha votato 9,5 questo disco) alle 11:41 del 18 marzo 2021 ha scritto:

Per non parlare di "Hello Nasty" dei Beastie Boys, "Glee" dei Bran Van 3000, "You've Come a Long Way, Baby" di Fatboy Slim, "Moment Of Truth" dei Gang Starr, le "K&D Sessions" di Kruder & Dorfmeister, "Moon Safari" degli Air, "Decksanddrumsandrockandroll" dei Propellerheads e tanti altri. Un anno incredibile.

Stefano_85 (ha votato 9,5 questo disco) alle 11:46 del 18 marzo 2021 ha scritto:

Mi correggo: "Glee" è del 1997. Sostituito prontamente da "Music Has The Right To Children" dei Boards Of Canada.

Stefano_85 (ha votato 9,5 questo disco) alle 9:59 del 18 marzo 2021 ha scritto:

Un disco semplicemente stratosferico.

theRaven (ha votato 8,5 questo disco) alle 10:33 del 18 marzo 2021 ha scritto:

Quando ascoltai Angel nel film Il teorema del delirio non ho potuto fare a meno di rintracciare gruppo e album

Stefano_85 (ha votato 9,5 questo disco) alle 11:33 del 18 marzo 2021 ha scritto:

Io ricordo con piacere "Dissolved Girl" nella colonna sonora di "Matrix" (il mitico "wake up, Neo..." all'inizio del film).