A Dente natalizio al Circolo degli Artisti

Dente natalizio al Circolo degli Artisti

Per Dente è un ritorno, al Circolo degli Artisti, a distanza di un mese con cui chiude il suo Tour. Arrivo al locale sotto una pioggia in stile londinese, leggera e fastidiosa, ma non è sufficiente a far stare le persone a casa a quanto pare. Biglietteria con folla e concerto che sta per iniziare. Mi colpisce subito la scenografia natalizia presente sul palco, molto semplice ma di effetto, ottenuta con delle piccole luci colorate attorno ai microfoni e la batteria con palloncini in aria tenuti con i fili per gli addobbi dell'albero di Natale. Mentre mi avvicino al palco iniziano ad uscire Sig. Solo alle tastiere Gianluca Gambini alla batteria e Nicola Faimali al basso e piacevole sorpresa la presenza di Enrico Gabrielli (Calibro 35) ai fiati e non solo.

Dente (all’anagrafe Giuseppe Peveri) arriva con la sua chitarra alla quale ha attaccato un palloncino argentato a forma di stella, il che rende tutto piuttosto fiabesco, il giovane menestrello mostra una spontaneità sul palco stupefacente e non solo sul piano musicale ma bensì per un'ironia quasi cabarettistica, espressa con giochi di parole e racconti stravaganti, mostra una sana dose di cinismo e sa cogliere gli spunti che gli arrivano dal pubblico giocandoci su con la giusta dose di ironia e facendo sorridere chi lo ascolta. Lo stesso cinismo e ironia la usa nelle sue canzoni che spesso parlano di amore ma non di quell'amore mieloso e stucchevole che spesso si trova in molti testi della canzoni di stampo italiano, oppure affronta quegli amori sbagliati come con “Incubo”.

Inizia con alcune delle canzoni presenti nel disco “Le cose che contano” tra cui “2 Gocce” che viene arricchita con un piccolo regalo per il pubblico, infatti Dente usando “strabilianti effetti speciali” come lui stesso li ha definiti porta sul palco un piccolo marchingegno giocattolo per fare le bolle di sapone e in più tira fuori una busta di quei tubetti con il sapone che regala al pubblico per farsi aiutare nell'effetto che goliardicamente riesce alla perfezione, materializzando quelle bolle di sapone presenti nel testo della canzone.

Tra i brani del suo ultimo disco c'è “A me piace lei” che un po' parla di quegli amori desiderati ma non ancora dichiarati e un po' sognati. Durante il concerto però c'è il tempo di inserire anche delle piccole chicche tra cui il pezzo “Perfect day” e il contribuo di “The Niro” che sale sul palco per cantare una canzone di Natale. Il gruppo poi riprende possesso della scena con altri due brani “Canzone Pop” e “Baby Building” del disco “Non c'è due senza te” per poi fare una pausa.

Poco dopo torna sul palco da solo Dente con la sua chitarra e un grosso palloncino rosso a forma di cuore che tira tra il pubblico che dopo un po' di giri torna a lui scoppiandogli praticamente in faccia non appena sfiora il microfono mentre canta “Sempre uguale a mai”, ma ci ride su e va avanti con altri pezzi tra cui “Un bacio e un omicidio”, “Buon appetito”, “Scanto di sirene” e “ Sole” tutte eseguite solo chitarra e voce, che esaltano il lato poetico dei testi creando un momento molto intimista usando semplici accordi su cui lui stesso si prende in giro.

Con il ritorno degli altri sul palco anche Nicola (il bassista), chiamato più volte dal pubblico a gran voce ha fa un omaggio ai Matia Bazar cantando in modo più che dignitoso “Vacanze Romane”. Dente non si risparmia e sforna dal suo cilindro altri brani dal suo repertorio, ancora non ricchissimo ma sufficientemente vario per soddisfare un pubblico pagante.

Breve stop che serve a Dente per accendersi una sigaretta e recuperare un cilindro che fa venire subito in mente Rino Gaetano, sarebbe un bis ma bis non è cantando “La più grande che ci sia”, “Vieni a vivere” e “Beato me” però questa vola va al piano sotto una suggestiva luce rossa. Il tutto si conclude con tutto il gruppo al centro del palco per salutare in un abbraccio corale. In conclusione un concerto molto piacevole anche perché ci si ritrova più facilmente in canzoni come queste dove non sempre c'è un lieto fine o necessariamente c'è quel binomio cuore/amore di cui si fa largo uso nelle canzoni italiane.

Altro merito di Dente è poi la sua capacità di intrattenere e far divertire con i suoi toni pacati ma non banali, dote non sempre possesso di un'artista che sta sul palco.

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