System Of A Down

Folli, visionari, rivoluzionari, sopravvalutati, irritanti. Amati od odiati, gli armeno-losangelini System Of A Down hanno, sempre e comunque, diviso a metà il pubblico. Nati frammezzo all\'esplosione più importante del cosiddetto nu-metal, i SOAD ne hanno tuttavia mutuato solo alcune caratteristiche, preferendo di gran lunga l\'improvvisazione ed unendo un impianto chitarristico di chiara derivazione thrash con l\'hardcore metamorfico dei Dead Kennedys, le stravaganti follie sonore dei Faith No More e le melodie tipiche della loro terra d\'origine, l\'Armenia. Così nascono ed ottengono un meritato successo capolavori come l\'omonimo esordio (1998) ed il più melodico "Toxicity" di tre anni seguente (uscito, per uno scherzo del destino, l\'11 settembre), da molti ritenuto una delle più grandi pietre miliari del Nuovo MIllennio.

Attualmente il gruppo è fermo al pit-stop, dopo la crisi interna che ha coinvolto il chitarrista Daron Malakian e il cantante Serj Tankian, ora impegnati in progetti paralleli: l\'ultima loro prova è il doppio "Mezmerize" - "Hypnotize" (2004-2005), caratterizzato da un suono notevolmente più melodico ed omogeneo rispetto ai precedenti dischi secondo la linea intrapresa con "Steal This Album!" (2002), fatto che ha attirato pesanti critiche sul quartetto, anche e soprattutto da parte dei fan irriducibili, affezionati alla rabbia primigenia e alla schizofrenia genuina dei primi anni.