Fuzz Against Junk
Netti Netti
Ascoltare musica è sempre stata la mia passione, e devo ammettere che come tale ne abuso. Certo, ascoltare non è facile: certe volte ne vieni proprio tradito, nutri troppe aspettative per una band o per un album, ma non mancano mai le sorprese. E Netti Netti dei Fuzz Against Junk è stata proprio una di queste.
In questo miscuglio tra jazz, folk e psichedelia sembra quasi di tornare ai tempi doro del genere, negli anni 60 e 70, quando si combatteva la guerra in Vietnam e il panorama musicale si riempiva di fantasmagoriche comete destinate a lasciare il segno fino ad oggi. Ed è questa limpressione che dà lalbum: sembra essere un grande calderone dove vari ingredienti, fra psichedelia, jazz, progressive, blues e folk sono stati mischiati, uniti, compressi, riuscendo comunque a mantenere la loro propria e inimitabile identità, grazie alla perizia e allabilità del gruppo. Di certo, e questo è il bello, è proprio lecletticità e la fuga dagli schemi tradizionali che attira lattenzione nel disco.
Il pezzo dapertura, Rusty Fingers, dà la sensazione di un mistico personaggio che, tra declamazioni ossessive sotto una cupissima base, nella sua ripetitività, di sax e chitarra, prende laspetto di uno stregone, intento magari alla creazione di una fantasiosa nebulosa musicale, come quella che prende vita durante lo scorrimento. Il secondo brano, strumentale, Trane To Neptune, sembra quasi una versione ampliata, modificata, jazzata, della ben più criticabile e derivativa ballata Summer May con cui, vista la grande diversità fra le due canzoni, condivide ben poco oltre al testo. Mentre la prima, con dolce lentezza, si assopisce nel giardino del jazz psichedelico, grazie ad un prologo di sassofono che sfocia in uneuforia strumentale, nella seconda domina un evitabile, seppur buono nellinsieme, flauto.
Simile alla seconda traccia del disco è anche Verriginous Inversions, anche se pure questultima riesce a distinguersi, spezzando il motivo che domina la canzone fatto di trombe e sax, ed unendo ad esso i tipici tamburi tribali, rendendo la canzone varia ed esotica, senza snaturare comunque la sua anima woodstockiana. Love Is Like Strawberries, invece, ha un atmosfera molto più rilassata, quasi romantica, che si avvicina allindie rock, se non fosse per le percussioni finali e per le solite incursioni dei fiati.
A riconfermare lincredibile varietà di generi e stili, come se ce ne fosse ancora bisogno, ecco spuntare il classico blues di You Will See Me Under Rock And Stones, polveroso esercizio che sembra uscito dal Far West, completamente privo da contaminazioni, se si escludono le schizofrenie del finale e le linee vocali, roche ed ubriacanti, fra Tom Waits e qualche improbabile cantante country. Several Chapters, primizia folk di grande valore, si accosta sotto alcuni punti di vista a Summer May: su tutti, lutilizzo del flauto, che rimembra i Jethro Tull di Songs From The Wood, e la lieve perdita di slancio dellonda psichedelica che, comunque, si fa sentire nel finale, con unoriginale uscita di scena, per quellocculta ed enigmatica voce già sentita in Rusty Fingers.
Quasi fiabesca è invece 25, dove si ritrovano le consuete atmosfere psichedeliche e jazz del disco, nonostante intervenga un onirico coro, e una pacata voce, sul dolce motivo di base, sempre aggiustato dai fiati. Tanto per ampliare la già grande gamma di suoni e strumenti utilizzati dai Fuzz Against Junk, ecco che entra in gioco il rockabilly in Soul Wareshed, con una gradevole fisarmonica e un canto quasi sussurrato, ad ampliare la misticità del pezzo, e persino le cornamuse, accompagnate dal pianoforte, in Ibister.
Il segmento migliore dellalbum è però quello composto da Whole Tone King Part 1 - Newett Has New Words (Concrete God) - Whole Tone King Part 2 che riescono nellinsieme ad ottenere un amalgama ben riuscito tra prog e jazzcore, dove leit motiv di chitarra e basso vengono conditi da acide incursioni di sax e batteria.
Un gran lavoro, quello svolto dai ben sette componenti dei Fuzz Against Junk: Netti Netti è di certo un disco difficile da ascoltare per la varietà di generi, ma che riuscirà ugualmente a stupirvi, e a candidarsi, senza dubbio, come una delle migliori uscite di questanno.
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