R Recensione

10/10

Amon Duul II

Phallus Dei

Questo è il primo album originatosi dalla scissione in due tronconi della comune politica Amon Duul e rimane ancora, pur  essendo molto grezzo, una perla oscura di una potenza luciferina che risuonò all'epoca in tutte le menti di ogni ascoltatore illuminato : era chiaro che qualcosa di folle stava nascendo in Germania, che una musica influenzata dalla psichedelia americana e dai primi Pink Floyd in acido di Barrett  ma ben conscia delle proprie radici teutoniche stava prendendo forma.

Il disco inizia subito con la lunga suite free-rock "Phallus Dei", questo pezzo è anche  l'unico punto di contatto con i vecchi Amon DuIl : un "trip" psichedelico apparentemente improvvisato con la presenza massiccia di ogni tipo di percussione : il gruppo libera in queto pezzo tutta la propria creatività alternando momenti di psichedelia ipnotica ad altri più sperimentali ma non riuscendo mai ad annoiare ed immergendo l'ascoltatore in un incubo senza apparente fine da cui è difficile risvegliarsi.

Il lato B parte con"Kanaan" e si tratta subito di uno "standard" epocale, un pezzo molto efficace che colpisce subito nel segno con una potenza pagana che risveglia antichi Dei nascosti : l'impatto è devastante e prosegue con la psichedelia a tinte nere di "Dem Guten, Schonen, Wahern" dove il canto para-operistico in falsetto di Renate Knaup risveglia le febbrili visioni da incubo di Edgar Allan Poe.Il brano seguente "Luzifers Ghilom" è di una potenza pre-punk devastante, una danza di morte fatta da antichi druidi nella Foresta Nera.

La marcetta finale "Henriette Krotenschwanz", contrappuntata ancora dal magnifico canto di Renate Knaup, pone fine a un delirio che forse poteva nascere solo nelle menti folli di questa comune e nelle lande oscure della Germania.

"Phallus Dei" è ancora oggi il loro disco più venduto e pur essendo stato registrato in modo amatoriale, rimane forse il loro capolavoro nonostante i successivi "Yeti" e "Dance of the Lemmigns" saranno più rifiniti e meglio registrati.

V Voti

Voto degli utenti: 8,6/10 in media su 20 voti.
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Cas 9/10
Nucifeno 10/10
cthulhu 10/10
bart 7/10
REBBY 9,5/10
tecla 9/10
ThirdEye 10/10
Lelling 8,5/10

C Commenti

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Cas (ha votato 9 questo disco) alle 11:23 del 30 agosto 2008 ha scritto:

ottimo disco, però penso che Yeti sia il loro apice assoluto, non solo per la qualità della registrazione...in ogni caso siamo a livelli altissimi anche qui!

Marco_Biasio (ha votato 10 questo disco) alle 20:26 del 30 agosto 2008 ha scritto:

.

Nucifeno (ha votato 10 questo disco) alle 15:50 del 29 gennaio 2009 ha scritto:

Mitico

Disco da trance ultraterrena

Mr. Wave (ha votato 9 questo disco) alle 17:27 del 7 febbraio 2009 ha scritto:

Ambientazioni maligne, avverse ed ostili, dominate da un suono acre, trasudato da una tenebrosa e buia goticità medievale. Una delle migliori rappresentazioni del rock luciferino e malevolo, della storia; tra tribalismi blasfemi, lunghe suite lisergiche, improvvisazioni 'free' tortuose e disorganiche.

bart (ha votato 7 questo disco) alle 18:33 del 9 agosto 2011 ha scritto:

E' il loro disco (tra i primi 3) che apprezzo di più, anche perchè è più breve. Diciamo che musicalmente non hanno nulla di eccezionale, ma riescono comunque creare un'atmosfera suggestiva e allo stesso tempo inquietante.

ThirdEye (ha votato 10 questo disco) alle 0:13 del 15 aprile 2014 ha scritto:

Uno dei massimi capolavori del 900, cristo dio...

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 16:24 del 15 aprile 2014 ha scritto:

LOL ma dai un minimo di controllo su ...potrebbe anche essere una della massime cacate del 900

ThirdEye (ha votato 10 questo disco) alle 16:59 del 16 aprile 2014 ha scritto:

Il cazzo...se questa è merda, bene. Ma per me è bona eccome!

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 19:33 del 16 aprile 2014 ha scritto:

dai che non volevo dire quello...ma solo farti riflettere sulla tua sparata uno dei massimi capolavori del novecento.

ThirdEye (ha votato 10 questo disco) alle 23:17 del 24 dicembre 2016 ha scritto:

Amico mio, ho letto di gente sbavare per roba come gli Horrors su queste pagine....o peggio ancora, i Toy e tante altre band di sfigatelli che ripropongono in maniera annacquata roba fatta 20 anni fa in UK senza un minimo di ispirazione, forse l'ho sparata grossa, ma roba come questa, il Miles Davis elettrico, i primi Can, Sun Ra, Velvet Underground ecc ecc almeno spingeva oltre i confini l'arte delle 7 note, piaccia o meno, e a me...piace. Poi de gustibus. ma stiamo parlando degli Amon Duun II, non di Pete Doherty.

Cas (ha votato 9 questo disco) alle 9:02 del 27 dicembre 2016 ha scritto:

aaaah si stava meglio quando si stava peggio! XD

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 16:33 del 6 ottobre 2019 ha scritto:

Lungi dall'essere perfetto (come però sarà, quasi, il successivo), Phallus Dei può a ragione essere considerato uno degli album un poco sconosciuti del '69 che invece sarebbero da conoscere. Nei fatti significò un nuovo modo di intendere l'acid-rock e il (neonato) gotico, un nuovo modo di intendere il jamming, un nuovo modo di intendere il (neonato) progressive-rock. Non un archivement così trascurabile, dopo tutto.

Competenza tecnica poca, ma tanto cuore.