R Recensione

10/10

Chocolate Watchband

No Way Out

Inizialmente conosciuta ai più per il loro sound prettamente garage punk, ispirato da band maggiormente note come Rolling Stones ed Yardbirds, la Chocolate Watchband non passa indenne da quella ventata di novità che a fine anni '60 scosse indelebilmente il mondo della musica: la psichedelia. Ed infatti nel 1967 esce, prodotto da Ed Cobb, "No Way Out", splendido album di garage punk, in cui la matrice psichedelica è rimarcata da un abuso di chitarre acide e l'utilizzo di un strumento come il sitar (uno splendido esempio è gone and passed by, un pezzo che potrebbe essere tranquillamente affibiato ai più noti ed esoterici Kaleidoscope).

Grazie anche alla voce del leader Dave Aguilar, ricca di timbri movimentati alla MikeJagger, ed a un discreto supporto ritmico, canzoni come let's talk about girls e come on, fanno della formazione americana una delle più leggendarie e, allo stesso tempo, misteriose meteore del panorama psych. Infatti, dopo altre due uscite minori, gli elementi del gruppo si separano e spariscono dalla scena, creando una sorta di culto. Non saranno i primi Pink Floyd od i 13th Elevators, ma credo vadano ascoltati ed apprezzati.

V Voti

Voto degli utenti: 7,4/10 in media su 8 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
Cas 8/10
Teo 10/10
REBBY 7,5/10
ThirdEye 7,5/10

C Commenti

Ci sono 4 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

Lewis Tollani (ha votato 8 questo disco) alle 16:10 del 13 febbraio 2007 ha scritto:

No way out

La recensione è un po' troppo sintetica ma precisa e ad hoc... e scusa Michele, ma dissento pienamente sul termine esoterico legato ai Kaleidoscope (credo tu stia parlando di quelli anmericani).

Cas (ha votato 8 questo disco) alle 10:38 del 8 dicembre 2007 ha scritto:

bell'album davvero! e pensare che ce ne sono molte altre di perle semi-sconosciute come questa disseminate negli anni '60...per quanto riguarda i Kaleidoscope, beh, qualcosa di esoterico l'hanno fatto (vedi Taxim), però in effetti non ci sono molte somiglianze tra loro e i Chocolate..

Utente non più registrato alle 12:08 del 4 marzo 2012 ha scritto:

Un ottimo esempio di psichedelia d'annata. In effetti quali Kaleidoscope, quelli inglesi o quelli americani?!

Utente non più registrat (ha votato 5 questo disco) alle 21:38 del 28 agosto 2020 ha scritto:

Ammetto che che me lo aspettavo essere indicibilmente vergognoso, e invece lo trovo invece soltanto mediocre (complimento?). Non so se il recensore coscesse altri che "crede vadano conosciuti ed apprezzati", magari anche più di questa band di serie D che si becca un bel 10 (e sarà stato un tasto pigiato per sbaglio)... non importa. Devo dire però che "Gossamer Wings" mi ha sorpreso.