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R Recensione

9/10

Pink Floyd

The Dark Side Of the Moon

Nel 1973 uscì “The dark side of the moon”, disco storico del rock che portò ai Pink Floyd una fama che continua a resistere nonostante il passare degli anni e delle generazioni. Si presenta con un titolo intrigante e con una copertina con un’ immagine molto semplice, molto minimalista, ma ricca di significati : come la celebre bocca con la lingua fuori dei Rolling Stones, anche il prisma rimane bene impresso nella memoria, e ogni volta che lo si vede non si può fare a meno di pensare ai Pink Floyd. L’album sembra creato per raggiungere un pubblico più vasto di quello che lo seguiva già dai tempi psichedelici di Syd Barret e poi delle lunghissime suites. Proprio per renderlo più popolare ripiegarono sulla semplice canzone e utilizzarono voci femminili che danno un’ impronta più dolce e ingenua al loro sound.

Il disco fu curato sin nei minimi particolari, è legato da un regolare battito cardiaco ad aprire e chiudere: questo filo che collega tutte le canzoni le rende un tutt'uno organico. La prima canzone, “Speak to me”, è un pezzo strumentale, una delle sperimentazioni per cui sono celebri i Floyd. L’utilizzo di strumenti elettronici non determina automaticamente una svalutazione musicale (anche se spesso, soprattutto nel rock, si è portati a credere il contrario), l’importante è saperli utilizzare e riuscire a controllarli. I Pink Floyd riuscirono a servirsi di tutti gli strumenti a quel tempo esistenti in maniera artistica, senza lasciarsi trasportare da eccedenze nelle quali invece incorrono e si perdono alcuni musicisti odierni . “Breathe” è una piacevole canzone malinconica e suggestiva, grazie al sussurrato iniziale ti sembra veramente di percepire i respiri che si diffondono per l’aria .Si passa poi a “On the run” altro pezzo strumentale innovativo e incalzante dall’intensità sempre crescente, che sfocia, nel finale, in un’esplosione. Il quarto brano è aperto dal suono di diversi orologi. infatti “Time” tratta uno dei temi che stanno più a cuore a tutti i poeti, dai lirici greci a un più recente Leopardi, la fugacità della vita. Quest'ultimo termina con la ripresa di “Breathe”. “The great gig in the sky” è una delle tracce migliori del tastierista Richard Wright, ed è tra le ultime composizioni fatte all’interno dei Pink Floyd, con il suono del pianoforte accompagnato da una struggente voce femminile. Un brano evocativo e potente.

Si arriva così a uno dei brani più celebri del gruppo, “Money”, secondo come notorietà forse solo a “Another brick in the Wall”. Waters parla in modo sarcastico dei soldi, di come molti spesso li disprezzino ma poi non ne possono fare assolutamente a meno. Uno sguardo ironico sul capitalismo moderno. Poi arriva il momento della liturgica epicità corale di “Us and them”, brano composto da Wright e precedentemente scartato dalla colonna sonora di “Zabriskie Point” di Antonioni. Ultimo pezzo strumentale è “Any colour you like” che introduce uno dei brani più toccanti del disco, “Brain Damage”, pezzo sulla follia che richiama inevitabilmente alla mente la tragica storia dell’ex-componente del gruppo Syd Barrett.

Intimamente legato a questa è l’ultima canzone dell’album, “Eclipse”, che si conclude con il pulsare del cuore. I motivi che hanno portato quest’album alla storia sono molti: le musiche suggestive, i testi profondi e a momenti quasi filosofici (del padre-padrone Roger Waters), l’originalità e la creatività (durante alcune canzoni si sentono in sottofondo parti di interviste fatte a dei conoscenti), l’elaboratezza e una compattezza d'insieme che ne faranno un bestseller da quaranta e passa milioni di copie.

Ha affascinato e continuerà ad affascinare diverse generazioni perché, come le più grandi opere d’arte, si fa portatrice di temi universali. Parla della società, parla dell’uomo, del suo lato luminoso e del suo lato oscuro.

V Voti

Voto degli utenti: 9,2/10 in media su 137 voti.
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lev 9/10
swansong 10/10
otrebor 10/10
anam73 9/10
Belzebù 10/10
Emash 10/10
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Lux 6/10
ff1975 10/10
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Rockpoet 10/10
REBBY 9/10
Ubik 10/10
David 9/10
CIMI 9,5/10
bbjmm 7/10
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Kid A 10/10
emuz 10/10
Fuuton 9/10
Guzzo 10/10
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alekk 9/10
hiperwlt 9,5/10
Dusk 10/10
Anubi 10/10
rubiset 10/10
frenkoso 10/10
PehTer 9,5/10
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B-B-B 10/10
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Robio 9,5/10
Lelling 10/10
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Cioffi 2,5/10
luca.r 10/10
K.O.P. 10/10
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Me3cury 10/10
Dengler 10/10
a.cori 10/10
Vito 8/10
Grind 10/10

C Commenti

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PierPaolo (ha votato 10 questo disco) alle 10:14 del 22 marzo 2007 ha scritto:

Mettici del tuo Holden

"Dark Side Of The Moon" è come la Gioconda, che tutti sanno di chi è, dov'è eccetera. Allora bisognerebbe veramente sforzarsi di metterci qualcosa di personale recensendolo per risultare interessanti,che so...'In "Any Colour You Like" sembra che Gilmour suoni la chitarra sott'acqua seduto nel dal fondo di una piscina!'...oppure 'non venitemi a dire che i suoni di questo disco sono tutti meravigliosi, la batteria di Mason fa schifo sembra suonata sotto dei plaid!. Comprendi? Alla prossima

Marco_Biasio (ha votato 10 questo disco) alle 18:03 del 23 marzo 2007 ha scritto:

Sapessi...

Ne ho lette così tante, di recensioni su questo disco... ormai è un copione rivelato in più salse, con tutti i dettagli, le forme, le sfaccettature... come un prisma di cristallo. Che sia stata una copertina premonitrice?

Arnold Layne (ha votato 9 questo disco) alle 9:52 del 25 marzo 2007 ha scritto:

...

Veramente l'emittente televisiva che tu citi, se è la stessa che penso io, più d'ogni altra cosa trasmette "Learning to fly " dei Pink Floyd.

La "versione" che tu hai ascoltato, con i secondi di spazio tra i brani, non è altro che una falsa copia nella quale sono state lasciate le pause.

E poi, scusami, BarretT si scrive con 2 T!

Per il resto, dici cose arcinote su un disco che è un capolavoro dell'estetica prima di tutto, ma avendo io ascoltato i lavori precedenti della band, non me la sento di dare il massimo.

Arnold Layne (ha votato 9 questo disco) alle 20:52 del 26 aprile 2007 ha scritto:

Ripensandoci meglio..

Sto cercando di sistemare i voti ai dischi, penso di aver dato voti troppo alti..qui ad esempio ci sta meglio un 8,5 perciò..

marcus (ha votato 9 questo disco) alle 20:45 del 16 luglio 2007 ha scritto:

Disco stupendo

Non penso ci sia molto da dire su un disco del genere! E' semplicemente stupendo.

Cas (ha votato 8 questo disco) alle 19:15 del 6 agosto 2007 ha scritto:

meglio the piper at the gates of dawn

un 8,5 è forse il voto più adatto. un grande album ma troppo sfruttato, col risultato di adombrare altri loro lavori più significativi.

Lux (ha votato 6 questo disco) alle 12:56 del 14 aprile 2008 ha scritto:

Un 6 il voto più giusto che mi sento di dare..

prinz1 (ha votato 10 questo disco) alle 14:39 del 12 giugno 2008 ha scritto:

Splendido anche se

è un po' troppo vicino ai gusti del grande pubblico. E' normale che "Money" sia stata la più gettonata da radio e tv, ma non è certamente paragonabile a capolavori come "Echoes" o "Atom Heart Mother" per citarne alcuni. Il concept dà però forza a questo album. Manca un grande singolo, ma come complesso d'insieme risulta sicuramente organico.

attilio recupero alle 11:07 del 24 luglio 2008 ha scritto:

Il compromesso

Questo disco rappresenta uno dei migliori compromessi tra qualità musicale e vendibilità del prodotto, mai apparsi nella storia della musica pop e rock. Può non piacere molto a tutti ma piace almeno un po' a quasi tutti. Segnalo ancora l'innovazione e la qualità della registrazione, opera di Alan Parsons, molto studiata per gli impianti stereo di qualità i quali la evidenziano al meglio. Personalmente ho contribuito al tenore di vita dei Pink con due copie in vinile acqusitate negli anni. La prima era divenuta sottile come una fetta di prosciutto. Ad ogni modo un disco storico senza dubbio.

lev (ha votato 9 questo disco) alle 9:15 del 26 ottobre 2008 ha scritto:

disco stupendo, qassurdo continuare a rivalutarlo (magari verso il basso) l'unico difetto che ha è di essere il più vicino possiblile alla perfezione, e questo tende un pò ad inflazionarlo, e a renderlo magari meno interessante rispetto ad altri lavori dei floyd.

swansong (ha votato 10 questo disco) alle 15:06 del 4 novembre 2008 ha scritto:

"...and everything under the sun is in tune, but the sun is eclipsed by the moon..."

Questo verso, unitamente alle fantastche musiche che lo accomagnano, basterebbe per far entrare chiunque nella leggenda, loro c'erano già...e avevano ancora moltissimo da dire...

Disco per me incommentabile. Uno dei più importanti della storia della musica tutta.

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 14:34 del 21 luglio 2009 ha scritto:

Questo è il disco dei Pink Floyd, lo è nel bene e nel male, lo è nell'immaginario collettivo, lo è nel senso più nazional popolare... è l'album che li consacra al grande pubblico; tutti iniziano a parlare dei Pink Floyd, anche quelli che della musica non gli è mai fregato nulla. Potrei quindi screditarlo, ma dal momento che non credo al fatto che vendere molto debba sempre essere sinonimo di pessimo o SOPRAVVALUTATO (parola molto in voga ultimamente), lo promuovo a pieni voti... è un capolavoro, lo è per la sua grande capacità comunicativa e per la freschezza che ancora oggi avverto. Un cult... un disco concreto, maturo.

Emash (ha votato 10 questo disco) alle 12:34 del 6 agosto 2009 ha scritto:

Più ci penso, e meno ciò che ho da dire su questo disco mi sembra importante o in qualche modo interessante. Scelgo quindi di risparmiare due ore e mezza della mia vita, e limitarmi al voto.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 10 questo disco) alle 18:38 del 6 dicembre 2009 ha scritto:

un classico

Gran disco. Tutto si incastra alla perfezione. Alcuni pezzi presi e decontestualizzati dal disco in effetti non sono niente di che, ma insieme sono tutte tessere preziose di questo splendido puzzle.

ff1975 (ha votato 10 questo disco) alle 13:09 del 31 gennaio 2010 ha scritto:

5 STELLE (minimo)

UNA PICCOLA MIA ANNOTAZIONE:

un album come The Dark Side of the Moon fa parte dei pochi grandi capolavori del rock.

Se si critica cavillosamente anche questo LP, a tutti gli altri andrebbe tolto almeno 1 stella...

Ad esempio ho visto che una raccolta insulsa dei Pink Floyd come Masters of Rock (fatta uscire dalla EMI senza che il loro consenso...) ha ugualmente 4 stelle e mezza...

Forse i voti andrabbero "pesati".

Ciao a tutti e viva la grande musica

Fabio

bart (ha votato 8 questo disco) alle 23:54 del 21 marzo 2010 ha scritto:

Celebrato

Un classico della musica, soprattutto per l'immenso successo che ha avuto. Un disco affascinante, ma secondo me non è un vero capolavoro.

Bellerofonte (ha votato 10 questo disco) alle 9:05 del 27 marzo 2010 ha scritto:

Sicuramente....

Sicuramente non uno dei loro lavori migliori in fatto di audacia e sperimentazione come loro avevano abituato. Sicuramente troppo commercializzato. Sicuramente troppo discusso e sfruttato. Sicuramente troppo pubblicizzato ed enfatizzato dai tempi dei tempi, tant'è che a molti a pure stufato e forse per questo molti lo snobbano.

Ma sicuramente anche una pietra miliare, un gioiello incastonato nella storia della musica, tutta, che brilla di luce propria.

Per me uno dei migliori 5 album di sempre

Hexenductionhour (ha votato 8 questo disco) alle 22:41 del 21 gennaio 2011 ha scritto:

grandissimo album senza ombra di dubbio,canzoni stupende e quasi perfette studiate e prodotte maniacalmente,ma forse è proprio questo il punto...album eccellente ma non un vero capolavoro,anche perchè si è perso parecchio dello spirito originale e sperimentale dei Pink Floyd le canzoni rimangono si impresse e stampate nella memoria...ma alcune sembrano un pò "vuote",certo per un album uscito nel 73 forse i paragoni con le altre band dell'epoca sono quasi ridicoli,ma i Pink Floyd hanno saputo fare di meglio.

bill_carson (ha votato 9 questo disco) alle 3:07 del 18 febbraio 2011 ha scritto:

Dark Side è un fluire unico...

non una semplice raccolta di canzoni. memorabile.

camarillo (ha votato 7 questo disco) alle 19:19 del 25 febbraio 2011 ha scritto:

Il disco di riferimento... per la follia

Per un lungo periodo, dalla meta degli anni Settanta in poi, "Dark Side..." aveva addirittura varcato l'inviolabile soglia della venerazione dei suoi adepti-fans, per divenire esso stesso un oggetto di culto per gli estimatori dell'altà fedelta. Gli audiofili - quasi tutti gente che con il rock non aveva niente a che fare - entravano nel "tempio" ed ascoltavano attraverso un maestoso McIntosh ogni sfumatura di ciò che alle loro candide orecchie appariva come un 33 giri qualsiasi. Entrava invece inconsciamente nella loro testa una progressiva discesa nella paranoia del mondo contemporaneo, fino alla follia. L'album si apre infatti con la frase: "sono matto da tanti fottuti anni. Sono sempre stato matto, lo so che ero matto". Ahahahahahahaha

scimmiadigiada alle 16:17 del 25 marzo 2011 ha scritto:

Un disco "insipido" ed anche (lo posso dire?)noioso, soprattutto se paragonato ad alcuni dei lavori che lo precedono. Successo apparentemente inspiegabile, per me, quello riscosso da "The Dark Side Of The Moon". Se si esclude la lirica "The Great Gig In The Sky" questo lavoro, negli anni, non mi ha lasciato dentro niente... Scusate il drastico (ma, credetemi,sincero)commento.

farmerjohn (ha votato 10 questo disco) alle 19:19 del 25 marzo 2011 ha scritto:

Che spettacolo, ancora non avevo mai sentito nessuno stroncare questo disco ! Io aggiungerei anche che Sharon Stone è una cozza (giusto per citare Guzzanti che imita Bossi)

Hexenductionhour (ha votato 8 questo disco) alle 19:36 del 25 marzo 2011 ha scritto:

Beh...ognuno ha la sua opinione,io personalmente non me la sento di "disapprovare" completamente il commento di *scimmiadigiada,certamente questo è un ottimo disco però secondo me per essere imparziali non è un capolavoro,ci sono belle trovate,canzoni degne di nota e sonorità all'avanguardia...ma tanto è dovuto alla produzione sopraffina,però il problema è che forse manca una cosa importante che è la spontaneità...il disco suona bene ma "sà" di sinetico,di ermetico,ottime idee e suoni ma troppo studiati e forse fini a se stessi...personalmente apprezzo questo disco ma non mi "viene" di ascoltarlo se non se capita qualche volta,gusti diversi personalmente lo trovo un pò "fazioso"...un esercizio di stile (il termine forse non è molto adatto ma a grandi linee si avvicina al mio pensiero) preferisco wish you were here.

sandra12 (ha votato 8 questo disco) alle 18:18 del 2 aprile 2011 ha scritto:

8/10 : non ho mai ritenuto the dark side of the moon il capolavoro dei pink floyd ma il loro disco piu' commerciale.capolavori da 10/10 sono wish you where here e the piper at the gates of dawn.

Anticitizen1 alle 4:02 del 6 settembre 2011 ha scritto:

The dark side of (Waters') mind

Roger Waters e' stato probabilmente uno dei compositori piu' infausti dell'intera storia della musica moderna.Attraverso la sua (ahime') lunga carriera,non ha esitato a tramutare il sound del Rock da aspro e cacofonico,"sporco",a levigato e vellutato,appiattendolo tramite un'estetizzante pulizia asettica,ed imprimendogli compostezza timbrica e perfezione formale.Con le sue composizioni la psichedelia cosmica e assiduamente sperimentale dell'eta' dell'oro si involgarisce in una placida musica d'atmosfera per meditazione e relax,non più da ascoltare nei licenziosi happening collettivi,ma nella tranquillita' del proprio salotto; e per questo,anche dal punto di vista sociale e di costume,rappresenta l'involuzione dell'underground.Quando capì (molto presto) che era incapace di seguire le orme del suo ex collega,amico (e idolo) Syd Barrett,l'unico vero genio dei Pink Floyd,si diede,alla fin fine,alla musica leggera,infarcendola delle libidini avanguardistiche dei primordi;e The dark side of the moon rappresenta l'esempio più canonico di questo acquiescente,edulcorato e biecamente commerciale modus operandi.

La sua carriera solista,inoltre, e' di una mediocrita' imbarazzante per quello che fu l'incontrastato leader di un complesso così importante,essendo stato anche autore di quello che viene considerato uno dei dischi peggiori della storia del Rock,un album che solo dal titolo é tutto un programma: "The Pros and Cons of Hitchiking" ("I pro e i contro dell'autostoppismo",pensate..)

A questo menestrello della paranoia esistenziale va,dunque,l'ambitissima palma di "Re della RETROguardia" (molti ci hanno provato,ma nessuno ci riuscì mai come lui).

4AS alle 9:15 del 6 settembre 2011 ha scritto:

RE: The dark side of (Waters') mind

Questo è il classico commento in stile scaruffi. Se nella musica non c'è sperimentazione, se non è innovativa, se (disgraziatamente) un suono o un piccolo particolare è già stato sentito, allora di conseguenza si deve parlare di musicisti mediocri, che non sanno comporre, che fanno retroguardia. Bene: però ora trovameli tu dei musicisti che scrivono dei pezzi come Comfortably numb, Us and them, One of these days... Poi dai, ancora con questa retorica stracciamaroni su Barrett, alla fine ha fatto solo un disco con i Pink Floyd, bellissimo per carità, però la loro lunga carriera è costellata da tanti altri capolavori il cui artefice è Waters e in minor parte gli altri componenti.

CChris_98 (ha votato 10 questo disco) alle 11:36 del 21 agosto 2014 ha scritto:

RE: The dark side of (Waters') mind

Ecco il solito intellettuale che si vuole far notare. Ma che senso ha il tuo commento? Scommetto che magari a te piacciono gruppi che non conosce nessuno che hanno realizzato dischi fatti solo da rumori di nastro e altri effetti sonori curiosi. Beh, certo, la sperimentazione è importante, ma musicalmente questo disco è molto superiore a quelli sperimentali. Gli stessi Pink Floyd realizzarono dischi sperimentali come "Ummagumma" e "Atom Heart Mother", e, per quanto molto apprezzabili e belli, "The Dark Side Of The Moon" è un'altra cosa. Con questo lavoro i Pink Floyd trovarono la maturità artistica completa, già iniziata in "Meddle", con Gilmour che iniziò a dare quel suono caratteristico alla sua chitarra, che veniva poi, appena ascoltata, riconosciuta come chitarra dei Pink Floyd. Insomma, secondo me il miglior album della storia. Non pretendo che tu sia d'accordo con me, ma svalutare così, proprio Scaruffi stile. Come non li sopporto questi critici...

CChris_98 (ha votato 10 questo disco) alle 11:37 del 21 agosto 2014 ha scritto:

RE: The dark side of (Waters') mind

Ecco il solito intellettuale che si vuole far notare. Ma che senso ha il tuo commento? Scommetto che magari a te piacciono gruppi che non conosce nessuno che hanno realizzato dischi fatti solo da rumori di nastro e altri effetti sonori curiosi. Beh, certo, la sperimentazione è importante, ma musicalmente questo disco è molto superiore a quelli sperimentali. Gli stessi Pink Floyd realizzarono dischi sperimentali come "Ummagumma" e "Atom Heart Mother", e, per quanto molto apprezzabili e belli, "The Dark Side Of The Moon" è un'altra cosa. Con questo lavoro i Pink Floyd trovarono la maturità artistica completa, già iniziata in "Meddle", con Gilmour che iniziò a dare quel suono caratteristico alla sua chitarra, che veniva poi, appena ascoltata, riconosciuta come chitarra dei Pink Floyd. Insomma, secondo me il miglior album della storia. Non pretendo che tu sia d'accordo con me, ma svalutare così, proprio Scaruffi stile. Come non li sopporto questi critici...

Lepo (ha votato 8 questo disco) alle 16:13 del 21 agosto 2014 ha scritto:

Waters è stato genio almeno quanto (se non di più di) Barrett. La vera zavorra dei floyd al limite era gilmour...

REBBY (ha votato 9 questo disco) alle 11:24 del 6 settembre 2011 ha scritto:

Ma perchè sempre quest'importanza a Scaruffi? La sua, in questo come in altri casi, non è stata una tesi originale (e comunque a questo disco ha dato 6,5...). Egli (nella sua storia del rock edita negli anni 90) spesso non ha fatto altro che allinearsi a posizioni espresse 10 o 20 anni prima da tanti altri critici musicali. Ad esempio in Italia Bertoncelli stroncò questo disco quando uscì in maniera più netta e cattiva di lui (vabbè poi ha cambiato idea...), ma non è stato l'unico.

Piuttosto a me fanno sorridere definizioni tipo "uno dei compositori più infausti" eccecc. Mentre andava in onda il successo planetario di The dark side of the moon tanti giovanotti, come ad esempio i Pere ubu, stavano provando nei loro scantinati... Penso al contrario che i Pink floyd nella loro versione più easy listening attirarono al rock moltissimi ascoltatori "nuovi" e molti di questi poi decisero di approfondire... Non è che un ragazzo normalmente parte da Trout mask replica eh.

swansong (ha votato 10 questo disco) alle 12:24 del 6 settembre 2011 ha scritto:

Poi dai, ancora con questa retorica stracciamaroni su Barrett, alla fine ha fatto solo un disco con i Pink Floyd, bellissimo per carità, però la loro lunga carriera è costellata da tanti altri capolavori il cui artefice è Waters e in minor parte gli

Qui dentro non è un mistero, l'ho già scritto su altri topic, ma, caro 4AS, per me queste parole andrebbero scolpite nella pietra! Assurdo e storicamente scorretto, ritenere Barrett l'unico genio dei Floyd e Waters il suo ciabattino, ma fatemi ridere! 1973. Portatemi anche un solo esempio di album dell'epoca che amalgamasse così alla perfezione elettronica, rock, psichedelia il tutto arrangiato, suonato e prodotto con tecniche che ancora oggi griderebbero al miracolo e poi, forse, potrei ravvedermi...e non parlo del "ma a me non piace; non mi ha mai entusismato; hanno fatto di meglio sia prima che dopo", questi sono gusti e la musica è bella perchè ti arriva in modo soggettivo, io parlo proprio dell'aspetto tecnico, perchè, scusate, volendo anche ammettere per assurdo che con Dark Side i Floyd non hanno inventato nulla a livello strettamente musicale (sì è vero Money è costruita su un giro di blues manco tanto originale e l'intervento di sax è tutto sommato banale e per non parlare dell'assolo di Gilmour che, certo, ci aveva abituato a ben altre cose ed in serbo aveva ancora tante sorprese e bla bla...e vabbè, embè?), come non riconoscere, con un pelo di serena obiettività, che questo è stato uno dei pochissimi dischi nella storia della musica che veramente può dirsi che ha segnato un'epoca passata, presente e futura? Come non ritenerlo un vero e proprio spartiacque musicale che segna un prima e un dopo?..scusate la foga (e la retorica), ma quando leggo certi commenti sui Floyd mi viene l'orticaria..se qualcuno si offende chiedo venia, consideratelo lo uno sfogo puerile di un quarantenne nato e cresciuto a pane, Led Zeppelin e Pink Floyd

Dr.Paul alle 15:33 del 6 settembre 2011 ha scritto:

sì questi discorsi del rock sporco, aspro, underground (!) li trovo un pochino da adolescente inquieto! la fine degli happening? meno male potrebbe dire qualcuno!! placida musica d'atmosfera per meditazione e relax? m'hai detto niente, c'è sperimentazione anche lì, vedi dischi di john barry, esquivel, mendes. Waters andava per i trenta cosa doveva fare....continuare con i drone sperimentali? per far contento chi? si cresce, e con questo disco hanno trovato una splendida sintesi, poco da fare!

DucaViola (ha votato 10 questo disco) alle 9:37 del 22 settembre 2011 ha scritto:

Cioè... non ho capito. Una cosa per essere un capolavoro deve vendere poco e essere comprensibile solo a pochi illuminati? Una cosa per essere un capolavoro deve percorrere strade mai battute? Quale è il confine tra mediocre e genio? No penso questo perché allora dovrò rivedere alcune posizioni, nel senso che Carmelo Bene era un genio e Peter Sellers un semplice metierante.

dalvans (ha votato 10 questo disco) alle 14:50 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Epocale

Il quarto capolavoro dei Pink Floyd

emuz (ha votato 10 questo disco) alle 17:22 del 11 novembre 2012 ha scritto:

E quali sarebbero gli altri 3?

scimmiadigiada alle 17:46 del 29 settembre 2011 ha scritto:

Una volta ascoltati tutti i lavori precedenti, questo "The Dark Side" lascia il tempo che trova. Ovviamente questa è solo la mia opinione.

risen (ha votato 9 questo disco) alle 16:46 del 17 dicembre 2011 ha scritto:

disco pazzesco che ha scritto la storia

tramblogy alle 10:13 del 24 dicembre 2011 ha scritto:

Buon natale...

Non so...non riesco proprio ad apprezzare questo disco...suona troppo vecchio....approfondire, un' esercizio insopportabile come questi anni..

bart (ha votato 8 questo disco) alle 11:17 del 24 dicembre 2011 ha scritto:

RE: Buon natale...

A me invece sembra un disco molto moderno. Non è il migliore che abbiano fatto, ma non suona per niente vecchio.

Mattia92 (ha votato 10 questo disco) alle 13:03 del 26 dicembre 2011 ha scritto:

Miglior disco della storia della musica senza se e senza ma.

Esiste qualcosa di più paradisiaco di The Great Gig In The Sky?

tramblogy alle 10:49 del 27 dicembre 2011 ha scritto:

Suggestione collettiva

CIMI (ha votato 9,5 questo disco) alle 14:58 del 21 ottobre 2012 ha scritto:

Capolavoro perfetto in ogni suo dettaglio. Tutte ottime canzoni, ma le migliori rimangono a mio avviso Time,Us and Them e Brain Damage....................Ripeto: un capolavoro.

bbjmm (ha votato 7 questo disco) alle 17:24 del 21 ottobre 2012 ha scritto:

Con occhio storico 10 ! Con la consapevolezza di oggi un bel buon disco 7, se oggi un gruppo facesse un disco così rimarebbe nell'obblio del nulla e del silenzio...ecco perchè oggi molti gruppi sono simili tra loro perhcè tendon oa rimanere a galal creando cose sentite risentite sempre per lo stesso motivo di essere immediati.. ! Se si facesse uno sforzo a tornare a quei bei tempi Genesis PF MArillion etc etc...sarebbe cosa meravigliosa per noi ascoltatori. Cari saluti a tutti.

succino (ha votato 10 questo disco) alle 12:28 del 5 novembre 2012 ha scritto:

Chi parla di un ottima produzione ma poco innovativo consiglierei di andarsi a riascoltare The Great Gig in the Sky.

Certo sui precedenti capitoli la sperimentazione ce n'era molta di più, qui secondo me hanno cercato di "mettere in pratica" tutta quella sperimentazione in un disco che ad un ascolto superficiale può sembrare troppo "educato" e "popolare" ma che nasconde innovazioni importanti: Intro di Time, il registratore di cassa in Money, L'uso del sintetizzatore in On the Run con esplosione aerea connessa...

emuz (ha votato 10 questo disco) alle 17:21 del 11 novembre 2012 ha scritto:

Ottima recensione,complimenti!questo album è PERFETTO,non c'è che dire!

alekk (ha votato 9 questo disco) alle 20:10 del 29 gennaio 2013 ha scritto:

un lavoro senza sbavature. privo dell'anima di un "The piper..." ma superbo nel suo insieme. capolavoro senza dubbio,che va a mettersi con altri grandi dischi dei pink floyd,come "a saurceful of secrets" "ummagumma" "meddle" "wish you were here" e "the wall". tornando al discorso waters-barrett,non ci sono vincitori nè vinti. si tratti di 2 geni,uno,waters, più schematico,meno innovativo forse ma con tantissime idee(non dimentichiamo di almeno 5 grandi album post-barrett)e vera mente dei pink floyd. senza di lui non sarebbero stati loro,infatti appena li mollo' smisero di fatto di esistere con 2 dischi pessimi,l'altro (barrett),geniale,discontinuo innovativo. che però è durato lo spazio di 3 album(uno coi floyd gli altri 2 da solista),prima di scomparire.

Anubi (ha votato 10 questo disco) alle 20:17 del 19 gennaio 2014 ha scritto:

Sentirlo tutto di un fiato, quello è il bello di questo capolavoro...

CChris_98 (ha votato 10 questo disco) alle 9:38 del 16 aprile 2014 ha scritto:

Semplicemente la perfezione. I Pink Floyd musicalmente sono il paradiso. Per non parlare dei testi, forse il migliore è quello di "Money", ma anche "Us And Them" e "Brain Damage". Un capolavoro. Questo fu il primo album in cui trovarono, secondo me, una definita identità: se infatti i primi album come "Ummagumma" o "Atom Heart Mother" (bellissimi) rappresentavano degli esempi di sperimentazione, "The Dark Side Of The Moon" identifica una realizzazione di quell'esperimento. Straordinario.

galassiagon (ha votato 9 questo disco) alle 17:26 del 21 agosto 2014 ha scritto:

L'album in questione è il passo più importante del gruppo, un commovente addio al mondo reale, nell'ultimo tentativo di comunicare alla gente attraverso suoni semplici (almeno in apparenza) ed evocativi e parole dure ma con un filo di speranza.

Doppo solo pazza routine e chi preferisce il rivalutatissimo Animals a questo non si merita nemmeno di avere un paio di cuffiette.

Lepo (ha votato 8 questo disco) alle 17:32 del 21 agosto 2014 ha scritto:

Forse invece è meglio se tu le tue cuffiette le cambi... I tre dischi successivi sono i migliori della carriera, insieme ai primi due

PehTer (ha votato 9,5 questo disco) alle 10:07 del 24 agosto 2014 ha scritto:

Come puoi definire Wish You Were Here o The Wall "pazza routine"? Poi dici che Animals (probabilmente l'apice creativo della fase più nichilista di Waters) è "rivalutatissimo", ma se ancora oggi i puristi (soprattutto gilmouriani) lo smerdano come "uno dei punti più bassi della loro carriera"!

PehTer (ha votato 9,5 questo disco) alle 10:07 del 24 agosto 2014 ha scritto:

Come puoi definire Wish You Were Here o The Wall "pazza routine"? Poi dici che Animals (probabilmente l'apice creativo della fase più nichilista di Waters) è "rivalutatissimo", ma se ancora oggi i puristi (soprattutto gilmouriani) lo smerdano come "uno dei punti più bassi della loro carriera"!

Mattia Linea (ha votato 10 questo disco) alle 16:57 del 22 agosto 2014 ha scritto:

Non si può definirsi melomani senza aver ascoltato questo disco. Uno di quei dischi da fare conoscere all'universo.

galassiagon (ha votato 9 questo disco) alle 15:12 del 24 agosto 2014 ha scritto:

i gilmouriani chi sarebbero? vivono in qualche quartiere tipo chinatown? ma se avrò sentito decine di persone sui social sbavare per l'assolo di Dogs!(per me tedioso)

riguardo al resto nei dischi post Dark Side trovo il gruppo annaspare dietro i deliri ormai autodistruttivi di un Waters che come lui affermava odiava il suo ruolo, il suo lavoro e il mondo intero. Musicalmente e umanamente morti con qualche lampo di classe ovviamente.

PehTer (ha votato 9,5 questo disco) alle 18:10 del 24 agosto 2014 ha scritto:

Avevi capito benissimo cosa intendessi, non c'è bisogno di fare sarcasmo...

Tornando a noi, per carità sei liberissimo di non apprezzare i tre album successivi, ma dire che dopo Dark Side fossero "musicalmente morti" è davvero esagerato. La vera "morte musicale" arriverà un po' di anni dopo, sicuramente non dopo il "lato oscuro".

Giuseppe Ienopoli alle 9:49 del 26 agosto 2014 ha scritto:

... penso che alcuni gruppi siano al di sopra della "discutibilità" da parte dell'appassionato più competente e che la loro produzione vada considerata come un intero non soggetto a discriminazioni di stile o di sostanza ...

... i Pink sono fra questi a pieno titolo ... la vera "tragedia" è la loro morte fisica e non quella musicale!

zagor (ha votato 8,5 questo disco) alle 14:44 del 26 agosto 2014 ha scritto:

se non fosse per "money" sarebbe un capolavoro, resta comunque un disco clamoroso. "time" e "great gig in the sky" hanno fatto epoca, ma non solo.

Gullo alle 11:11 del 22 agosto 2017 ha scritto:

Ma guarda tu che devo leggere! Non capisci un benemerito cazzo. Non ti piace money? Sei semplicemente un ignorante

roberto vinci (ha votato 10 questo disco) alle 10:48 del 31 dicembre 2018 ha scritto:

Cos'è una provocazione? )

Giuseppe Ienopoli alle 20:51 del 26 agosto 2014 ha scritto:

... però si dice che i soldi non sono tutto nella vita!!

zagor (ha votato 8,5 questo disco) alle 9:45 del 27 agosto 2014 ha scritto:

pecunia non olet, caro giuseppe

Giuseppe Ienopoli alle 22:20 del 27 agosto 2014 ha scritto:

... si certo dear zag ... quello che "olet" è l'ospite dopo il terzo giorno ... (!) ... anche quando risiedi nel lato nascosto della luna!

rubenmarza (ha votato 10 questo disco) alle 11:35 del 27 giugno 2015 ha scritto:

dopo decine di ascolti riesce ancora a emozionare, eseguito integralmente dal vivo poi è un godimento unico. per me The Great Gig è uno dei momenti più alti del rock tutto

Mushu289 (ha votato 1,5 questo disco) alle 15:31 del 26 luglio 2015 ha scritto:

questa è spazzatura, altro che capolavoro..., un disco freddo che mi ha fatto dormire dopo i primi minuti

Cioffi (ha votato 2,5 questo disco) alle 15:58 del 29 agosto 2016 ha scritto:

Con tutto quello che ha da offrire l'Inghilterra nei primi anni settanta (Soft Machine e il resto delle opere di Wyatt tanto per non spostarsi troppo spazialmente né temporalmente, perché anche negli USA di fine anni sessanta c'è molta roba migliore di questo disco) e i Pink Floyd stessi nei dischi precedenti mi pare assurdo soffermarsi tanto su The Dark Side of the Moon.

Santino78 (ha votato 7 questo disco) alle 17:15 del 4 gennaio 2017 ha scritto:

Elegante, ben confezionato, impeccabilmente suonato, nobilmente soporifero, vertice lirico senz'altro "The Great Gig In The Sky". "Money" è musicalmente piuttosto banale e scialba. A me l'album trasmette poco, forse perché tendo a dare molta più importanza alla musica rispetto a testi ed effetti sonori vari.

Gullo alle 11:09 del 22 agosto 2017 ha scritto:

Credo che tutti quelli che dicono:" troppo sputtanato,ha perso tutta la sua bellezza","disco troppo studiato","ho sentito alla gran lunga di meglio",voi non capite un cazzo,siete stupidi idioti. Qui non è questione di idee o di fare un discorso soggettivo, questo è uno di quei dischi che oggettivamente è inarrivabile e punto. State facendo tutti gli esperti senza neanche conoscere mezzo spartito di ciascun pezzo! Il disco ha delle sonorità innovative,uniche ed immortali,come quasi tutti i dischi dei Pino Floyd. Quindi non parlate di cose che non sapete e tornate nelle vostre camerette a farvi le seghe ,quelli come voi ,ignoranti, non si meritano neanche di commentare un tale capolavoro.

luin alle 0:02 del 23 agosto 2017 ha scritto:

benvenuto! proprio vero disco noiosissimo

roberto vinci (ha votato 10 questo disco) alle 20:40 del 28 dicembre 2018 ha scritto:

Avevano imparato a suonare ma ora volevano anche i soldini,lavoro accurato,suoni puliti,i primi screzi tra David e Roger,siamo all'apice,forse però non sapevano che era l'inizio della fine.Capolavoro assoluto

Vito (ha votato 8 questo disco) alle 13:09 del 28 dicembre 2019 ha scritto:

Forse il disco più famoso della storia del rock,una sorta di corazzata potemkin sonora,the dark side of the moon non ha la genialità dell'opera prima né le sperimentazioni di a saurceful of secrets o ummagumma;è un disco molto più semplice e privo di innovazioni ma bello,bellissimo,forse salottiero e pieno di incongruenze e difetti ma dal fascino irresistibile. Il lato a rasenta la perfezione.

Utente non più registrat (ha votato 6 questo disco) alle 22:18 del 25 febbraio 2021 ha scritto:

Non posso parlare esattamente di "primo amore" riguardo a questo disco - non era tra i miei preferiti nemmeno a quindici anni; certo è che è un disco che ho sempre quantomeno rispettato. Devo però ammettere, in maniera quanto mai definitiva, che più passano gli anni e più esso si svilisce, si svuota. Questo disco è una conchiglia ben decorata ma priva di mollusco: è inutile, la musica gira e rigira è troppo spesso priva di vita, di senso, e di profondità. Dicevo, la musica gira a vuoto in molti punti; la sua filosofia è quanto mai banale, i soldi sono cattivi, il tempo è una cosa misteriosa, eccetera - l'eccezione è naturalmente il commovente tributo di Waters a Barret in Brain Damage. Forse, se questo disco lo avesse fatto qualcun altro lo considererei ottimo. Forse. Sta di fatto che non è così: l'hanno fatto proprio loro, quelli di Piper, quelli di Saucerful, quelli di Ummagumma. E questo oramai dà un po' fastidio.

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Lungi dal rappresentare il raggiungimento della maturità, dei loro dischi in studio da inizio carriera Dark Side è il loro peggiore, se non si contano le due colonne sonore. Dark Side è l'art rock privato dell'arte e svenduto alle masse. Cinque anni fa ritenevo il 6,5 di Scaruffi esageratamente basso. Ma adesso non sono più di questo parere.