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R Recensione

9/10

Pink Floyd

The Wall

La solitudine, immensa solitudine. The Wall è forse il disco più aggressivo dei Pink Floyd, ma in realtà tratta di un argomento fragile, che non può lasciare indifferente nessuno, perchè tutti lo hanno, a proprio tempo, desiderato e temuto. A tratti claustrofobico, oscuro, e spigoloso; in altri punti invece morbido e con un fare quasi consolatorio. La psichedelia viene abbandonata quasi totalmente in questo disco, per far spazio a un baratro sonoro e concettuale, sul cui orlo si viene a trovare l'ascoltatore.

Richiesto inizialmente per risanare i debiti dei Floyd e per alleggerire la pressione del fisco inglese, The Wall è il secondo doppio album dei Pink Floyd dopo Ummagumma. All'uscita scatenò (e continua ad agitare ancora oggi) discussioni contrastanti riguardo alla sua fattura: tra chi lo considerava il migliore tra gli album floydiani e chi invece lo dipingeva non solo come di livello minore dei precedenti, ma anche la fine dei veri Pink Floyd. The Wall non è nè l'una nè l'altra cosa; esso fu percepito come album diverso, sia in meglio che in peggio, per la forte assenza delle "tastiere a tappeto" di Richard Wright, estromesso durante la realizzazione del disco per diverbi con Roger Waters e che partecipò all'album come session man, le quali nei dischi precedenti contribuivano a vreare una musica straniante ed onirica. Esse furono sostituite parzialmente da pianoforte classico ed orchestra. Certo The wall non è un album esente da difetti, ma la sua struttura di concept da grande rilievo e la forza dirompente ne hanno fatto un pilastro del rock.

The Wall narra la storia della rockstar Pink (in gran parte ispirata alla vita dello stesso Roger Watesr), segnata da avvenimenti tragici come la morte del padre quando il protagonista era ancora in fasce, la scuola disumanizzante, una madre iperprotettiva, le groupies, gli eccessi, il divorzio. Non reggendo il peso di tutto ciò, Pink si chiude dietro ad un muro (il "wall" del titolo) che lo isola dal mondo esterno facendolo però diventare completamente solo e accompagnandolo allo stesso tempo alla follia (richiamo a Syd barret, maidimenticato dai Pink Floyd successivamente al suo abbandono). Tutto questo sfocia in sbotti di rabbia a volte violenti (The Thin Ice) a volte compressi (One Of My Turns), ma anche in ballate delicate e strazianti (Nobody Home).

La novità si avverte fin dai primi brani del disco, con le quartine suonate sul rullante da Nick Mason che rievocano un suono più heavy dei dischi precedenti e richiamano anche sonorità belliche (è ancora la batteria di Mason a richiamare sventaglaite di mitragliatrice), come pure l'elicottero di Another Brick In The Wall Part II. Il tema dominante del primo disco è un possibile rapporto tra la massificazione dei giovani, subita in un rigido quanto alienante sistema scolastico, e l'inquadramento militare, temi raccontati durante l'infanzia e l'adolescenza di Pink. Another Brick In The Wall è ripresa tre volte: la prima parte è più rilassata ed evidenzia il basso pulsante di Waters, la terza è veloce e pesante nel suo rock pieno, e la seconda perte è la canzone più famosa dei Pink Floyd, seconda forse solo a Money, con un incedere coinvolgente e il coro dei bambini che ribatte alla voce principale. Un cult è diventato anche il video di questo brano che mostra i bambini del coro rinchiusi all'interno del muro di copertina e la celebre marcia dei martelli.Ci sono momenti di leggerezza (Mother), ma per la maggior parte tutto è malfermo ed inquieto come gli ideali e le speranze adolescenziali: Empty Spaces evoca suoni e minaccie lontane cn la chitarra che dipinge trame inquietanti su una percussione ossessiva, Young Lust è un hard rock che nasconde la nevrosi.

Nel secondo disco si passa alle esperienze successive di Pink, al suo difficile rapporto cn la madre, alla fama di rockstar, fino a che anche il rapporto con la moglie si spezza per l'incomunicabilità: è l'ultimo mattone che chiude il muro, dentro al quale il personaggio si rifugia per non subire il dolore progressivo che sta cozando contro la sua vita e che però lo riduce in completa solitudine. Tenta di vincere il proprio isolamento, ma inutilmente (Is There Anybody Out There? , Nobody Home) mentre è in balia dei suoi produttori che lo salvano da un overdose solo per sbatterlo di nuovo sul palco a proprio uso e consumo in Comfortably Numb. Questo pezzo procede stupendo tra atmosfere stranianti e quasi da sogno febbrile, scandito da due degli assoli più belli della storia del rock , magistralmente eseguiti da David Gilmour.

Già l'inizio aveva graffiato con Hey You, sospesa tra chitarre ricamate e distorte ed elettronica deformata, il resto non è da meno: Run Like Hell, inizialmente concepito come "brano da discoteca" dai produttori e pulsante però del dramma della storia e Waiting For The Worms, dilaniata tra dolcezza e violenza difformi, rappresentazione ideale dello stato d'animo e mentale di Pink. Si apre poi un processo (The Trial) il cui esito è la condanna, forse dolorosa, ma liberatoria, ad abbattere il muro, ad esporsi senza difese precostruite ai proprio simili. Il doppio album si conclude con Outside The Wall, poetica ed intrsopettiva (Soli o a coppie/ Quelli che davvero ti amano/ Camminano su e giù fuori dal muro/ Qualcuno mano nella mano/ Qualcuno si riunisce in band/ I cuori sanguinanti e gli artisti/ fanno al loro comparsa/ E quando hanno dato tutto ciò che potevano/ Alcuni barcollano e cadono/ Dopo tutto non è facile/ Sentire il tuo cuore contro un muro di pazzi). Conclude la riflessione di waters, incentrata sulla massificazione giovanile e sulla perdita di identità degli adolescenti, spesso favorita e anche sfruttata dalle rockstar.

The Wall può essere considerato come un punto d'arrivo della complessa esperienza musicale dei Pink Floyd, ed è un capolavoro per il connubio tra liriche, musica ed esecuzione dal vivo. Forse non è stato il loro miglior disco, di sicuro è una gran bella prova del fatto che di un gruppo come i Pink Floyd oggi si sente la mancanza e riascoltando anche "The Wall" si capisce che questo gruppo è riuscito a far risplendere il grande diamante presente nell'anima di ognuno di noi.

V Voti

Voto degli utenti: 8,4/10 in media su 96 voti.
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anam73 10/10
lev 10/10
rael 8/10
krikka 8/10
swansong 10/10
luca.r 10/10
ff1975 10/10
bart 7/10
sbavni 10/10
TheRock 10/10
REBBY 7,5/10
Kid A 9,5/10
CIMI 9/10
alekk 8/10
Dusk 10/10
madcat 10/10
frenkoso 10/10
Anubi 9,5/10
Lepo 9/10
rubiset 10/10
PehTer 9,5/10
gramsci 6,5/10
B-B-B 9/10
Macuz93 7,5/10
Mushu289 0,5/10
Robio 8/10
PinkMoon 7,5/10
inter1964 8,5/10
K.O.P. 4/10
Dengler 10/10
Vito 7/10

C Commenti

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Marco_Biasio (ha votato 4 questo disco) alle 23:19 del 9 ottobre 2008 ha scritto:

Qui dentro si sa già cosa ne penso.

Alessandro Pascale (ha votato 8 questo disco) alle 0:21 del 10 ottobre 2008 ha scritto:

il canto del cigno di un gruppo incredibile. Forse un pelo sopravvalutato come album ma cmq di pregevolissima fattura e fuori dal tempo

TheManMachine (ha votato 8 questo disco) alle 10:27 del 10 ottobre 2008 ha scritto:

Sopravvalutato?

Io dire piuttosto bersaglio di acredini e critiche negative, e piu' passa il tempo piu' questa tendenza si acuisce. Secondo me, invece, anche qui Pink Floyd style inconfondibile, alcuni momenti che resteranno nella storia del rock, "Comfortably Numb" su tutte, e scusate se insisto. Disco ambizioso, e proprio in questo sta il suo maggiore punto debole (le ambizioni non sempre corrispondono ai risultati), nel complesso opera notevole che merita rispetto.

REBBY (ha votato 7,5 questo disco) alle 11:12 del 10 ottobre 2008 ha scritto:

Comfortably numb da sola vale bene il biglietto

swansong (ha votato 10 questo disco) alle 11:21 del 10 ottobre 2008 ha scritto:

Mi genufletto!

Scusate, ma qui rischio di essere troppo "esagerato" e fazioso nel tessere le lodi di questo lavoro, perciò cercherò di non dilungarmi troppo nel commento. Dirò solo che, per un milione di ragioni anche personali ed affettive, questo disco con tutti i suoi (pochissimi) difetti e tutti i suoi (numerosissimi) pregi stà armai da moltissimi anni sul podio delle mie preferenze assolute in ambito musicale. Un mirabile caleidoscopio di emozioni e summa perfetta di tutta l'opera pinkfloydiana, oltre chè dell'ego smisurato di Waters & C. Ma non solo, è anche dimostrazione di forza, coraggio e pazzia rivoluzionaria ancor più potente ed influente di quella (falsa ed artefatta) che stava nascendo in quegli anni e rappresentata dai primi vagiti punk, inevitabilmente destinati ad esaurirsi in breve tempo, come effettivamente è stato, e non durare in eterno, come questo colosso!

PierPaolo (ha votato 8 questo disco) alle 11:22 del 10 ottobre 2008 ha scritto:

Opera multimediale e sfaccettata

Concettualmente potente, ma anche dotata di episodi musicali eccellenti (e persino di un disco-rock epocale, quante persone non avranno, a proposito,mai saputo di avere ballato su una canzone che parla di repressione scolastica e controllo del pensiero?). Personalmente non lo ascolto mai per intero, troppo "musical", troppi passaggi importanti concettualmente ma musicalmente indigesti. Il film è un incubo.

lev (ha votato 10 questo disco) alle 9:09 del 26 ottobre 2008 ha scritto:

credo che questo disco (soprattutto il livewall uscito nel 2000) sia la cosa più intensa ed emozionante che abbia mai ascoltato. probabilmente il mio disco preferito di tutti i tempi.

SanteCaserio (ha votato 8 questo disco) alle 13:05 del 3 novembre 2008 ha scritto:

Sopravvalutato

come spesso capita quando si parla di questo gruppo.

Resta il disco più d'impatto. Quello da far ascoltare a chi non li conosce, per convertirli !

Detto questo complimenti per la recensione!

Paranoidguitar (ha votato 7 questo disco) alle 14:27 del 25 novembre 2008 ha scritto:

bel disco ma non bisogna esagerare

Il Cantastorie (ha votato 10 questo disco) alle 11:34 del 3 maggio 2009 ha scritto:

Una cosa al di sopra di ogni giudizio!

Prima di parlare di "The Wall", c'è una cosa da dire. Che cos'è esattamente?? Un album doppio? Un film? Uno spettacolo live? E, soprattutto, chi ne è il vero autore?? Roger Waters? I Pink Floyd?

La verità è che queste domande sono inutili. E soltanto provare a dare una risposta sminuisce questa cosa indescrivibile!

"The Wall" è la vita, la vita di tutti tradotta in note, pause e dinamiche; un sound che batte lo stesso tempo del cuore.

E non è un disco, non va ascoltato, va SENTITO. Va vissuto.

E non è importante che le tastiere di Wright non sono le solite, non è importante che Gilmour è coautore di soli 3 pezzi; non è importante nemmeno che "Confortably numb" è forse una delle più belle canzoni rock di tutti tempi.

"The Wall" è il Concept dei concept. Sacrilegio il solo saltare da una traccia all'altra! Se non vi è sembrato granché il motivo è uno solo: non l'avete sentito come si deve.

DucaViola (ha votato 7 questo disco) alle 19:55 del 22 luglio 2009 ha scritto:

Lo considero l'ultimo album dei Pink Floyd, non sicuramente il più bello tanto meno il più viscerale. Troppo ghiaccio per i miei gusti... è quella ricerca della perfezione che me lo fa allontanare... è come la morte del cigno... dopo "the wall" la fine. Lavoro di tutto rispetto, ma li preferivo prima.

luca.r (ha votato 10 questo disco) alle 15:32 del 24 settembre 2009 ha scritto:

c'è poco da dire... questo disco per me E' la Musica. l'album che mi ha iniziato al mondo del rock. Un sacco di ricordi legati a questo disco ne fanno una pietra miliare assoluta nella storia della musica. Come peraltro altri lavori dei pink floyd, ma forse il valore effettivo me lo fa mettere al primo posto assoluto.

galassiagon (ha votato 7 questo disco) alle 9:53 del 20 gennaio 2010 ha scritto:

Tronfio

Bellissima la title track perchè raggiunge il giusto connubio commercialità-genialità ed è un Evergreen.

Il resto è parecchio Floyd-involuto

ff1975 (ha votato 10 questo disco) alle 13:21 del 31 gennaio 2010 ha scritto:

5 stelle forever

Il più grande doppio album della storia della musica, nonche il testamento musicale dei PINK FLOYD.

In breve, un capolavoro assoluto.

10++

bart (ha votato 7 questo disco) alle 23:58 del 21 marzo 2010 ha scritto:

Eccessivo

Un disco importante con canzoni eccellenti come Another Brick In The Wall e Comfortably Numb, ma troppo lungo.

Bellerofonte (ha votato 10 questo disco) alle 20:55 del 26 marzo 2010 ha scritto:

The Wall non è un album. E' un opera. E' vita pulsante, e come la vità è intriso di tutti i sentimenti ed emozioni che un umano può provare.

Non si ascolta con l'organo uditivo, si ascolta con quello cardiaco!

ozzy(d) (ha votato 7 questo disco) alle 21:58 del 26 marzo 2010 ha scritto:

Io invece l'ho sempre ascoltato con l'organo urinario, sarà per quello che gli ho sempre preferito "Animals", lol

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 9 questo disco) alle 13:01 del 15 maggio 2010 ha scritto:

I miei Pink Floyd preferiti sono quelli del trittico Meddle - Dark Side Of The Moon - Wish You Were Here. Però questo The Wall è sicuramente un altro gran disco. Anche se faccio una certa fatica ad ascoltarlo tutto insieme, a causa della lunghezza e di qualche passaggio un po' forzato. Molti lo definiscono il capolavoro di Waters, io dico invece che senza gli assoli di Gilmour sto disco non sarebbe altrettanto bello.

DucaViola (ha votato 7 questo disco) alle 9:48 del 16 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Scusa PetoMan... tu dici che si attribuisce a Waters la bellezza di questo album quando invece per te senza la chitarra di Gilmour non sarebbe stato egualmente superbo. Indubbiamente il grande David suona molto bene... però la domanda che mi sorge spontanea è:

ma che fine hanno fatto i Pink Floyd quando il buon vecchio David ha preso il comando? Come s'intitola l'ultima loro cagata firmata Gilmour?

Gilmour è un'ottimo musicista come Phil Collins... fateli suonare, ma non date a loro le redini di una band.

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 9 questo disco) alle 10:42 del 16 maggio 2010 ha scritto:

Ciao Duca. Indubbiamente The Wall è creatura di Waters, il genio compositivo che la anima il suo, e questo non lo metto di certo in discussione. Solo volevo porre l'accento anche sul gran contributo di Gilmour in questo disco. Poi, come succede spesso in seno alle rock band, le cose migliori vengono fuori quando si mantiene un certo equilibrio fra i membri del gruppo. The Wall è stato partorito dalla mente di Waters, ma è ancora un disco dei Pink Floyd. Pensa invece a The Final Cut, anche quella è creatura di Waters, eppure non mi sembra molto riuscita, perchè ha avuto la pretesa di fare tutto (o quasi) da solo. Wright fu allontanato, e l'apporto di Gilmour e Mason fu ridimensionato, a vantaggio di invadenti interventi orchestrali. Non credo che Final Cut sia superiore a Momentary Laps of Reason e a Division Bell, anzi.

DucaViola (ha votato 7 questo disco) alle 11:00 del 16 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Diciamo che non impazzisco per the wall, i miei gusti pink floyd (al contrario di te) partono da barrett, ma li amo fino ad animals. Riconosco la grandiosità di questo album, ma il mio dna m'impone altri rosa fluido. Detto ciò ritengo il successivo the final cut riuscito solo a metà e non rientra assolutamente tra le mie preferenze musicali... ma paragonarlo a division bell è pornografico... quel disco è proprio brutto.

dalvans (ha votato 7 questo disco) alle 14:55 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Discreto

Più importante che bello

Suicida (ha votato 8 questo disco) alle 10:14 del 4 ottobre 2011 ha scritto:

RE: Discreto

Per una volta quoto Dalvans ;D

TheRock (ha votato 10 questo disco) alle 8:36 del 4 ottobre 2011 ha scritto:

Bellissimo. Spettacolare, grandioso, epico e apocalittico. Il miglior disco dei Pink Floyd senza dubbio. Sapete perchè è il migliore? Perchè è quello più Rock! Gli altri sono tutti molto belli, ma forse un po' troppo soft. Questo è vero rock invece!

ozzy(d) (ha votato 7 questo disco) alle 14:03 del 19 dicembre 2011 ha scritto:

esisterà un modo per mettere un voto senza farlo apparire come un commento? misteri del web!

alekk (ha votato 8 questo disco) alle 14:46 del 9 febbraio 2013 ha scritto:

non il miglior disco dei pink floyd. inoltre l'eccessiva lunghezza lo appesantisce un pò. ma in mezzo ci sono moltissime delizie. soprattutto l'immortale "comfortably numb",meravigliosa,con l'assolo più bello della storia. gilmour è capace di tirare fuori delle emozioni inarrivabili per tutti altri chitarristi,anche più dotati di lui tecnicamente ma senza anima(esempio malmsteen). THE WALL è l'epilogo dei pink floyd,il loro roboante ultimo lavoro. comunque da ascoltare e riascoltare.

accumuno molto questo disco a "the lamb lies down on broadway" dei genesis,con roger waters mente dominante dell'album come peter gabriel allora. e infatti entrambi,,dopo un album dove (Forse) straripano,se ne anadarono

classicsor (ha votato 10 questo disco) alle 14:39 del 13 agosto 2013 ha scritto:

è un disco da 9,5 - 10... eccezionale, l'idea di quell'assurda storia di pink, testi pieni di allegoria e... musiche spettacolari, ECCEIZIONALE, uno dei migliori dischi mai sentiti.

classicsor (ha votato 10 questo disco) alle 14:39 del 13 agosto 2013 ha scritto:

è un disco da 9,5 - 10... eccezionale, l'idea di quell'assurda storia di pink, testi pieni di allegoria e... musiche spettacolari, ECCEIZIONALE, uno dei migliori dischi mai sentiti.

tramblogy alle 18:22 del 22 gennaio 2014 ha scritto:

lo sto ascoltando dopo tanti anni...così pieno di sentimento...riscoprirlo...è perfetto!!

Lepo (ha votato 9 questo disco) alle 11:55 del 23 gennaio 2014 ha scritto:

L'album da cui sono partito come ascoltatore... Col tempo l'ho un poco ridimensionato, ma ci rimango troppo legato.

blaze94 (ha votato 5 questo disco) alle 15:33 del 5 novembre 2014 ha scritto:

Disco prettamente inutile e sopravvalutatissimo. Messo in fuga Rick Wright (che qui partecipa come misero turnista) Waters cerca di bissare la qualità dello splendido Animals fallendo clamorosamente. Il concept può anche passare ma è stragonfio di momenti morti, prolisso e tutto fuorché indimenticabile. Come sia diventato un must della loro discografia è tutto un mistero. Ha pochi pezzi degni di nota, Hey You, la title track, Comfortably Numb, pochissimo altro. Il paragone col suo maestoso predecessore risulta a dir poco impietoso (anche nel concept stesso)

glamorgan alle 11:49 del 9 agosto 2015 ha scritto:

Io rifuggo sempre dai dischi cosidetti "importanti", infatti anche sgt pepper non lo considero il migliore dei Beatles, Piper at the gates of dawn, meddle, obscured by clouds e atom earth mother i miei preferiti.

glamorgan alle 11:50 del 9 agosto 2015 ha scritto:

Opss heart mother

Dr.Paul alle 14:14 del 10 agosto 2015 ha scritto:

però anche rifuggire "per principio" non ha molto senso.

Utente non più registrato alle 14:16 del 10 settembre 2015 ha scritto:

Come posso occupare il mio tempo in questo momento?!

Ma certo...cosa c'è di meglio se non andare a curiosare i voti altrui?!

Ma cosa vedono i miei occhi?!

Uno 0,5?!

E chi l'avrà mai messo?! Mushu?!

Ma no, non è possibile?!

Faccio una piazzata???!!!...

Ma è un voto dato perché del genere o del gruppo non capisce una beneamata???!!!

Vuol spargere letame sui PF???!!!

E' un voto mollato alla c...o???!!!

Dopo almeno 3 dischi dei PF con voti bassissimi, la "logica" di qualcuno (sua compresa), sarebbe di abbandonare...

occupare il suo tempo in altro modo...

Io invece gli potrei "consigliare affettuosamente" di ri-provarci, magari anche con gli altri dischi, visto mai...

Ma cosa non vedo?!...

Strano, non vedo i nomi che sono insorti al mio voto...

PehTer (ha votato 9,5 questo disco) alle 15:34 del 10 settembre 2015 ha scritto:

Dai su, per piacere, basta, non è che adesso sotto ogni recensione dovete scatenare un flame chilometrico

tonysoprano (ha votato 6 questo disco) alle 13:39 del 6 aprile 2016 ha scritto:

Non mi ha mai ammaliato questo album che,secondo me,rappresenta una caduta per i Pink Floyd. Solo alcune tracce sono memorabili, le altre invece no. Meglio The Dark Side Of The Moon

roberto vinci (ha votato 9,5 questo disco) alle 10:09 del 31 dicembre 2018 ha scritto:

Ho sempre pensato che The Wall fosse un capolavoro,ma non è piu un disco dei Floyd,forse non è neanche un disco di progressive rock,il primo disco "solista"di Waters è un concept visionario e meraviglioso,se non ci fosse avrebbero dovuto farlo,è la definitiva consacrazione dei testi di Waters sulla musica dei Floyd,il giocattolo si è rotto,siamo all'apice della montagna ma un metro dopo siamo già in picchiata libera,e 4 anni dopo vedremo cosa succede a una band che ha perso il proprio equilibrio.

E' un disco diverso,ha fatto innamorare di se alcuni irriducibili dei quattro e molta altra gente che non sapeva nulla dei Pink Floyd,ci sono dentro capolavori immortali della musica rock,troppi per citarne solo alcuni.

Amo questo disco,ma non mi piace quello che afferma,ovvero che i Pink Floyd hanno finito di essere un gruppo coeso che lavora insieme alla realizzazione in un disco.

Ma David ha ancora voglia di suonare la chitarra e ripristinare l'equilibrio fra parole e musica,e "presto" ce ne accorgeremo

Giuseppe Ienopoli (ha votato 9 questo disco) alle 13:48 del 10 novembre 2019 ha scritto:

... dieci anni prima di quello di Berlino cadeva il Muro di Pink ... che dieci anni dopo si ripeteva anche in Laguna ...

.

Comfortably Numb

.

Hello,

Is there anybody in there?

Just nod if you can hear me.

Is there anyone at home?

Come on now

I hear you're feeling down

Well, I can ease your pain

And get you on your feet again

Relax

I'll need some information first

Just the basic facts

Can you show me where it hurts?

There is no pain, you are receding

A distant ship smoke on the horizon

You are only coming through in waves

Your lips move but I can't hear what you're saying

When I was a child I had a fever

My hands felt just like two balloons

Now I've got that feeling once again

I can't explain, you would not understand

This is not how I am

I have become comfortably numb

I have become comfortably numb

O.K.

Just a little pin prick

There'll be no more aaaaaaaah!

But you may feel a little sick

Can you stand up?

I do believe it's working, good

That'll keep you going through the show

Come on, it's time to go.

There is no pain you are receding

A distant ship smoke on the horizon

You are only coming through in waves

Your lips move but I can't hear what you're saying

When I was a child

I caught a fleeting glimpse

Out of the corner of my eye

I turned to look but it was gone

I cannot put my finger on it now

The child is grown

The dream is gone

I have become comfortably numb.

.

Vito (ha votato 7 questo disco) alle 13:12 del 28 dicembre 2019 ha scritto:

Se the wall durasse la metà sarebbe perfetto. Comunque è un classico con tutti i pregi e i difetti del caso.