R Recensione

7/10

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Protected: Massive Samples

Dopo il disco “Discovered”, che raccoglieva una serie di brani da cui i Daft Punk avevano attinto a piene mani per le loro produzioni, la Rapster  prosegue il filone con questa raccolta dedicata ai Massive Attack. Quest'album è una collezione dei più celebri campionamenti (samples) che hanno contribuito a dar vita all’inconfondibile suono della band di Bristol spaziando dal reggae di Johan Holt e Lewin Bones Lock, all’elettro-dub di Wally Badarou fino ad arrivare ai classici di Isaac Hayes "Ike's Mood" e The Blackbyrds. L’uscita di “Protected: Massive Samples” a fine gennaio 2009, rappresenta un antipasto in attesa del nuovo lavoro dei Massive AttackWeather Underground” previsto per febbraio.

I Massive Attack, per chi non li conoscesse, rappresentano attualmente una delle band più seminali in attività, dal loro esordio “Blue Lines” nel 1991, creano composizioni dalla fusione di jazz, hip hop, rock e soul. Il collettivo musicale ha sempre rifiutato che la loro musica venisse racchiusa nell'etichetta di un genere, e nei brani originali da cui il gruppo di Bristol ha tratto le proprie fortune ritroviamo, pertanto, un miscuglio di generi tra i quali: puro dub, ambientazioni jazz-rock e ritmi giamaicani.

Coloro, invece, a cui sono piaciuti quei brani, imbrigliati nella definizione appositamente coniata di "trip hop", potranno sbizzarrirsi ascoltando "Mellow Mellow" di Lowrell, o l’infuocata versione dub di "Five Man Army" di Lewin Bones Lock; cercando di risalire a quali sono i momenti dei brani utilizzati in Blue Lines.

La raccolta non è destinata, quindi, soltanto ai loro fans più incalliti e potrà piacere sia agli amanti del jazz, che a quelli del reggae o del soul. La track list propone l’ascolto, o il riascolto, come avrete potuto notare di alcuni classici e una sfilza di musiche eterogenee.

In ogni modo sia che dei Massive Attack non avete mai sentito parlare, sia, invece, crediate che essi per voi non abbiamo segreti, con questo CD potrete sempre godervi ipnotiche linee di basso, sinuosi ritmi di batteria (Stratus di Billy Cobham, dal quale i MA attingono la linea di basso per realizzare Safe From Harm), oppure suadenti performance vocali.

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Voto degli utenti: 4/10 in media su 1 voto.
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