R Recensione

8/10

Madball

Demonstrating My Style

New York, 1995. Questa e' la citta' che sta portando alla ribalta, a livello mondiale, un genere fino ad ora ritenuto una bestia minacciosa per la societa' civile: l'hardcore. Basti pensare che l'anno precedente, il 1994, questa citta' cosmopolita per eccellenza ci regala "Scrath the Surface" dei Sick Of It All per East/West ( divisione della Major Atlantic Redcords ), mentre l'anno dopo, il 1996, sara' il turno dei Biohazard che con "State of the World Address" entreranno in casa Warner Bros. Ma New York non è solo questo: a livello mondiale si vanno affermando gli Shelter ( ex Youth Of Today ), i 108 ( su Equal Vision ), i Warzone ( che sono gia' una leggenda ) ed i Madball, che in questa gloriosa annata sfornano un must che dal titolo e' gia' un programma inequivocabile: " dimostrando il mio stile ".

Nati per volonta' di Vinnie Stigma ( Agnostic Front ) e Freddy Cricien ( fratello minore di Roger Miret degli Agnostic Front ), i Madball vanno guadagnandosi il rispetto nella scena tramite album potenti ( il precedente " Set it off " e' gia' un piccolo classico ), concerti al fulmicotone e un attitudine stradaiola, gangsteryola e incazzosa da far invidia a qualsiasi fighettina di rapper che ha comprato il primo turn table con i soldi dei nonni sotto l'albero di natale.

DMS porta qualcosa di nuovo all'interno della scena hc tramite un tipo di ritmiche mid-tempos e riff diretti e spezzati che saranno il marchio di fabbrica per tutti gli altri album dei newyorkesi. 14 mazzate tra mid tempo's e tupatutupa ad evocarci situazioni brutte che certi quartieri della metropoli regalano tutti i giorni a molti malcapitati. La voce di Freedy è piu' potente e meno strozzata rispetto a " Set it off " e il suono in generale è piu' rifinito ma non per questo all'altezza. Qui e la' abbiamo richiami ad un tipo di cantato rap ( nuestra familia ) in pieno " dms crew style " e soprattutto in moltissime canzoni abbiamo dei coroni della madonna ( "dms ", " unity " , " back of the bus " ) in cui è possibile immaginare la periferia piena di loschi tipi che si riscaldano attorno ai bidoni infuocati. " Dms " non disdegna nemmeno richiami al metal con tanto di schitarrate thrash metal e belle tirate ( " streets of hate ").

V Voti

Voto degli utenti: 7,5/10 in media su 2 voti.
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C Commenti

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Marco_Biasio (ha votato 8 questo disco) alle 21:28 del 18 aprile 2009 ha scritto:

Recensione modesta, disco tiratissimo. Ma issimo issimo.