Lifetime

Lifetime

Undici brani di puro hardcore melodico in ventitre minuti firmano il ritorno sulle scene dei Lifetime, band del New Jersey attiva negli anni ’90 che, dopo lo scioglimento del 1997 e l’annuncio della reunion nel 2005, ha appena pubblicato un album nuovo di zecca, che si presenta con una copertina un po’ bruttina e insulsa, ma all’interno racchiude un dischetto niente male.

Si parte con i due minuti scarsi di Northbound Breakdown ed è lecito pensare che già nella traccia di apertura sia contenuto, più o meno, tutto quello che ci aspetta da qui alla fine del disco: classico hardcore melodico della metà degli anni ’90, vicino a tratti alle melodie dei Lagwagon o dei No Fun at All come alla rabbia dei primi Pennywise, che viene ben amalgamato con riff melodici ma mai melensi, il tempo battuto da una martellante sezione ritmica e la voce di Ari Katz sempre appropriata alla parte. In alcuni episodi, come l’ottima Just A Quiet Evening, la velocità si sposa con melodie tipicamente “emozionali”, ma per nulla forzate e assolutamente piacevoli.

La musica scorre via senza momenti “morti”, ed e tuttavia è raro trovare pezzi al di sopra degli altri, (a parte i pezzi sopraccitati una menzione di rilievo va comunque alla canzone più orecchiabile del disco, Can't Think About It Now),.

Dopo aver ascoltato il disco, viene da chiedersi quale possa essere il pubblico per i “Lifetime”e a chi possa interessare quest’album, tolti i fan di vecchia data: per molti questo disco passerà inosservato, alcuni potrebbero trovarlo addirittura inutile, ma il fatto che è lo stesso album a dichiarare sinceramente, fin dall’inizio, la sua pura essenza pop punk e a manifestarsi per quello che è: prendere o lasciare.

“Lifetime” è un album omogeneo che tenta di dire qualcosa usando le regole non scritte di un genere, l’hardcore melodico, già saturo dalla fine dei ‘90, ma è anche un disco con una propria dignità, che mostra come la passione di cinque ragazzi, ormai un po’ cresciutelli, possa ancora mantenere in vita qualcosa di buono, distante dalle mode e dalle logiche commerciali. In questo momento, non è comunque poco.