Desire
II
Montreal, Canada, anno 2009: nasce in sordina il progetto “Desire”, trio composto dalla vocalist Megan Louise e dai due membri dei Chromatics Jhonny Jewel e Nat Walker. Con il suo disco d'esordio “II” la band mantiene un profilo basso, senza ricorrere a grandi campagne pubblicitarie e scegliendo per la pubblicazione un'etichetta indipendente il cui nome regala un sorriso, la “Italians do it better”. L'album segue un concept interessante: il primo brano si apre con deboli applausi e la presentazione del gruppo da parte della cantante.
L'atmosfera rimanda ad un generico lounge bar, con luci soffuse e poche decine di persone. Il sound della band, legato ad un synthpop che rimanda vagamente ai primi Depeche Mode, cattura l'ascoltatore e gli riserva un posto in prima fila nel locale: la sapiente combinazione di tastiere, echi e melodie dolci ma mai noiose risultano estremamente coinvolgenti. Dopo la prima traccia -più simile ad un intro che ad un pezzo vero e proprio- si viene sorpresi dal ritmo di “Mirroir Mirroir”, il brano più “dance” dell'intero album.
Degno di nota è il fatto che buona parte dei testi -non particolarmente ispirati in realtà- siano cantati in francese, cosa che contribuisce notevolmente a rendere l'atmosfera ancora più sensuale. La band trova nella combinazione tra la voce femminile e l'alternanza di inglese e francese un valido espediente per rendere l'ascolto piacevole e accattivante. La tracklist, composta da nove brani, spicca in qualità nelle tracce “Under Your Spell” (colonna sonora del film “Drive” del 2011), “Don't Call” e “If I Can't Hold You Tonight”.
Il disco si conclude con tre minuti di distensivo silenzio, opportuni nel contesto; “II” è un album perfetto per essere ascoltato in auto alle 3 di mattina, da soli o in compagnia, girando tra le vie illuminate di una città che dorme. La voce di Megan Louise seduce e ammicca in maniera affascinante: l'atmosfera che si crea richiama davvero ambienti “parigini”, forse secondo un modello stereotipato, ma non per questo meno efficace o gradevole. “II” è un lavoro semplice e profondo all'ascolto, rivolto ad un pubblico capace di fermarsi tre quarti d'ora per ascoltarlo, magari fumando una sigaretta. Il consiglio è quello di approcciare il disco nelle ore serali/notturne, trattandosi di musica che trova la sua massima espressione quando il sole cala. In sintesi, “II” stupisce per il suo fascino: pur non rivelandosi un capolavoro, coinvolge e stimola.
Si tratta dell'album che vorreste consigliare ad un amico oppure di quello che regalereste alla dolce metà per colpirla/o: musica piacevole, senza fronzoli, con una ben misurata carica di sensualità. Inserite il cd nell'autoradio o nello stereo, spegnete le luci e godetevi la serata, “nous sommes Desire”.
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