Beck
Modern Guilt
Decimo album in studio per Beck, il quale, per la produzione di Modern Guilt si appoggia a Danger Mouse dei Gnarls Barkley e si affida alla XL Recordings come etichetta.
Due uomini di sicuro valore Beck e Danger Mouse, accomunati dalla passione delle atmosfere pop di fine anni sessanta, come si può notare in Replica, Volcano e nella stessa Chemtrails, malinconico brano appartenente, al pop psichedelico, di cui un estrapolato venne lanciato nelle radio prima dell'uscita dell'album.
Degne di nota la melodica Orphans con ottime frazioni acustiche, la title track Modern Guilt, quella marcia elettronica che risalta all' interno dell'opera e le sinfonie di Walls addolcite da archi e coro nel ritornello, coro in cui figura la signorina Chan Marshall alias Cat Power.
A completare il disco il pop ritmato di Gamma Ray, le sonorità scandite dai fenomeni elettronici di Youthless, traccia che si accosta moltissimo al sound di The Information e per finire Soul of a man, splendida l'apertura, e Profanity prayers che hanno in comune le influenze rock.
Da due artisti del calibro di Beck e Danger Mouse ci si aspetta qualcosa di eccezionale, ma il risultato non è quello sperato, ha tradito le aspettative: una mezzora di musica sfocata, una visione annebbiata, che non convince del tutto nonostante il giusto mix tra i vari generi quali folk, blues, pop, rock ed elettronica, e che forse sente la mancanza di una hit da lanciare sulle classifiche. Non è certamente una catastrofe, la sufficenza c'è, ma da uno del calibro di Beck si pretende (sempre) di più.
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