Storia della musica
Scrivi una recensione
News
Storia della musica
Recensioni 2019
Oldies
Articoli
Artisti
Classifiche
Forum
Contatti
Storia dei film
Accedi
Indie Rock
Indie Pop
Songwriters
Metal/HC/Punk
Avant-Post
Soundtracks
Pop
Elettronica
World
Soul/Jazz
Classic/Psych/Wave
HipHop
News musica
Invia un comunicato
Invia una news
Prenota una recensione
Invia una recensione
Invia un articolo
La redazione
Abbonati a Storia
Storia su
twitter
Storia su
facebook
Ultimi commenti:
RIP Steve
di
zagor
Uno dei suoi dischi migliori.
di
bluesboy94
Questo disco rappresenta senza dubbio l'...
di
bluesboy94
È davvero un peccato che questo gruppo...
di
bluesboy94
Il folk progressive britannico degli...
di
bluesboy94
Yankee Bayonet ... appartiene a quelle...
di
Giuseppe Ienopoli
C'è anche il Fanfarlo al latte...
di
Giuseppe Ienopoli
Per la serie ... è più bello il video...
di
Giuseppe Ienopoli
Ultime dal forum:
Sondaggio Smartphone
di
brutto trip
di
Top ten 2008 filmz. E fatevi sta cultura cinematografica
di
Zeitgeist-Peter Joseph
di
CINEMA je t'aime-Il topic ufficiale dei filmz
di
SEVENTH SENSE Demo Pro 07_
di
primi passi NEL forum
di
recensioni
di
L'avatar
di
Subject2
di
Ultimi articoli:
Ultime recensioni:
Mirco Menna
SeStoQui
Bachelor
Doomin' Sun
Mdou Moctar
Afrique Victime
HUMANBEING
Humanbeing
The Chills
Scatterbrain
TEKE::TEKE
Shirushi
The Black Keys
Delta Kream
Fabio Caucino
Morimmo Tutti D’Abbondanza
IOSONOUNCANE
IRA
R
Classifica 2011 di Federico Colocresi
10. The Strokes
Angles (Sony 2011)
Il ritorno del supergruppo di New York non ha convinto tutti. Da Casablancas e soci è vero, ci si aspetta sempre il massimo, ma un disco onesto degli Strokes resta comunque un disco di altissimo livello. Il copione resta lo stesso, giusto un restyling soft. Ma ascoltare gli Strokes è sempre un piacere.
9. Smart Cops
Per Proteggere E Servire (La Tempesta 2011)
Tra le note più liete del 2011 italiano. Questi "cattivissimi" ragazzi vestiti da sbirri hanno il merito di riportare il punk più schietto e diretto sugli scudi. Venti minuti di musica per entrare in un mondo fatto di serene, sparatorie e sgommate. Elettrizzante.
8. Crystal Stilts
In Love With Oblivion (Slumberland 2011)
I Crystal Stilts da New York bissano il superbo disco d'esordio facendo ancora meglio. Cinematografici, psichedelici, oscuri. A metà strada tra The Doors e Cure, il sound degli Stilts diventa sempre più peculiare. Dark Wave, post garage e tanto altro. In love with oblivion è un signor disco.
7. Danger Mouse & Daniele Luppi
Rome (Capitol Records 2011)
Unendo l'estro dell'americano Danger Mouse al talento del "nostro" Daniele Luppi non poteva che nascere qualcosa di meritevole. Nel segno di Morricone, con fare delicato e sofisticato. L'opera "Rome" convince in pieno anche grazie a partecipazioni illustri (Norah Jones). E poi c'è lo zampino di Jack White. Che altro chiedere ?
6. Paolo Benvegnù
Hermann (La Pioggia Dischi - Venus 2011)
Paolo Benvegnù vive e crea al di fuori del tempo e dello spazio. Il più atipico, e il più talentuoso, dei nuovi cantautori del bel paese. Hermann nasce su premesse intriganti (come colonna sonora di un ipotetico film mai girato), e risponde alle attese emozionando dalla prima all'ultima nota. Difficile, ma delizioso.
4. Josh T. Pearson
Last Of The Country Gentlemen (Mute 2011)
Josh T Pearson è il texano che non ti aspetti. Delicato, struggente e gelido. Ma la musica del barbutissimo cantautore scalda l'anima e arriva a destinazione, merito della sua voce sinistra e del peculiarissimo tocco sulle corde. Last of the Country Gentlemen è uno dei migliori prodotti della musica a stelle e strisce dell'anno.
2. Kasabian
Velociraptor! (Columbia Records 2011)
Sempre più eccessivi, sempre più convincenti. Elettropop ballabile e rock d'autore sono il pane quotidiano offerto con la consueta deliziosa spocchia dai santoni Pizzorno-Meighan. Una babele musicale incredibilmente ricca di spunti. I Kasabian hanno fatto centro, di nuovo.
1. Arbouretum
The Gathering (Thrill Jockey 2011)
The Gathering è un granatico manifesto dello stoner più oscuro ed opprimente. Dave Heumann, leader maximo della band di Baltimora, emoziona ed incanta con un'espressività vocale degna del miglior Eddie Vedder. Dieci tracce pesanti, dure, devastanti. Un album sorprendente. Sorprendentemente bello.