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Classifica 2009 di Emanuele Bellerio
10. Magpie Wedding
Torches (Starling Tunnel 2009)
Interessantissimo esordio per questi anglo-bolognesi, che propongono un fiabesco e delicato post-rock suonato in maniera squisitamente classicheggiante e distorta al tempo stesso. Un approccio originale, subito piacevole e poco impegnativo: sei pezzi scritti con grandissimo gusto.
9. Antony and the Johnsons
The Crying Light (Secretly Canadian 2009)
Opera splendida ed essenziale, dalla raffinata e potentissima delicatezza. Hegarty dimostra la rara capacità di ostentare pretenziosità avvalendosi al contrario di una disarmante semplicità.
8. Giardini di Mirò
Il Fuoco (Unhip Records 2009)
Faville, vampe e ceneri si rincorrono in questo meraviglioso e malinconico concept strumentale, che i Giardini di Mirò suonano all\'altezza dei Mogwai più in forma. Un capolavoro, da ascoltare tutto d\'un fiato, destinato a stupire da subito.
7. The Dead Weather
Horehound (Sony 2009)
Il personaggio del decennio piazza un altro graditissimo centro. Dopo White Stripes e Raconteurs, ecco il volto più feroce e cupo di un Jack White, per l\'occasione batterista, che riversa la sua incessante e mai banale creatività in un contesto rock-blues più Hendrix-Zeppeliniano, affiancato da una Alison Mosshart graffiante e sensuale, un Dean Fertita eclettico e in gran forma, e un Jack Lawrence alle quattro corde che si conferma ottima spalla. Progetto squisitamente acerbo nella forma: convincente ed intrigante.
6. Sunset Rubdown
Dragonslayer (Jagjaguwar 2009)
Portabandiera 2009 di quella scena canadese che in questi anni, diciamolo, ci sta davvero viziando, i Sunset Rubdown di Spencer Krug sfornano un disco creativo, variopinto e splendidamente confusionario, destinato a diventare un must del suo genere.
5. Animal Collective
Merriweather Post Pavilion (Domino 2009)
I suoni, i mondi e le particolarissime atmosfere a cui gli Animal Collective ci hanno abituati, trovano in quest\'album gradita compiutezza e notevole maturità. Non possiamo quindi non avere a che fare con qualcosa di straordinariamente elevato.
4. Grizzly Bear
Veckatimest (Warp 2009)
Tutto quello che avete letto su questo disco è vero.
3. Clues
Clues (Constellation 2009)
Esordio sorprendente e maturo per questo supergruppo canadese, tra Unicorns e Arcade Fire. Un disco dai molteplici volti, che incastra perfettamente un rock bizzarro ed eccentrico dai tempi schizofrenici a melodie ed atmosfere più candidamente lineari e sognanti: ogni pezzo è un centro, nulla è fuori posto.
2. Oneida
Rated O (Jagjaguwar 2009)
Con quest\'opera monumentale gli Oneida chiudono il decennio forse meglio di come l\'hanno aperto. Lunga, ostica, complessa, ambiziosa. Ma perfettamente riuscita. E dunque, nonappena assimilata, appagante come poche altre.
1. Mew
No More Stories Are Told Today I'm Sorry They Washed Away No More Stories The World Is Grey I'm Sorry Let's Wash Away (Sony 2009)
Questo disco è una gioia, è festa e meditazione, è esibizionismo, spettacolo e colori, è un sogno, un\'altra dimensione in cui riecheggiano voci e piovono suoni, ora sommessi, ora frenetici. Un dream pop orchestrale creativo e brillante, riserverà al vostro orecchio e ai vostri sensi emozioni forti e contrastanti.