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10. Dr. John
Locked Down (Nonesuch 2012)
Dan Auerbach, voce e chitarra dei Black Keys ha prodotto questalbum. Basta ascoltare davvero poche note di Locked Down per capire che sarebbe naturale immaginare i Black Keys, specie quelli di Brothers, ad interpretarlo. Auerbach ha dato qualità al suono, ripulendolo e potenziandolo, concedendo al maestro di fare il maestro, che al resto pensava lui. Immortale.
9. Dirty Projectors
Swing Lo Magellan (Domino 2012)
Gran bel disco, degno erede di Bitte Orca. Potremmo definirlo "orchestral math step", perchè è uno splendido concentrato di Soul Step (Blake), Math Rock (Battles) ed il pop orchestrale di Sufjan Stefens. Un mix perfetto di innovazione e tradizione.
8. The xx
Coexist (Young Turks 2012)
Che ansia l'attesa del nuovo disco degli XX. Potevano sfruttare l'hype e partorire un album immediato e vendere a palate. Hanno invece scelto la via più difficile, più minimal e con meno fronzoli del passato, addirittura. Chapeau, altro piccolo capolavoro.
7. Django Django
Django Django (Because 2012)
L'elettro folk in salsa wild western dei DJANGO DJANGO ha lasciato senza fiato. E non è solo questione di "Default". Ascoltare bene, tutto l'album, per apprezzare tutte le gemme che lo compongono. Un album pieno, fiero, sempre onesto e sicuramente mai sottotono. Trascinante e sognante, sa essere sempre originale, regalando spesso quelle pulsioni danzanti di chi sa pescare con malizia e lungimiranza nella tradizione popolare. Ennesimo mix perfetto di tradizione ed innovazione
6. Rover
Rover (Wagram 2012)
Un gran bel disco, a tratti travolgente. Pieno di una miriade di rimandi a mostri sacri del passato, Bowie su tutti, mantiene comunque una sua originalità ed uno spessore qualitativo che per gran parte del disco è da capolavoro. Aqualast e Remember sono tra i migliori singoli degli ultimi anni.
5. Poliça
Give You the Ghost (Totally Gross National Product 2012)
Il consiglio di Justin Vernon si è rivelato preziosissimo. L'esordio di Poliça con questo Give You the Ghost è tutto da gustare, a cominciare dal capolavoro, Amongster, per poi necessariamente seguire con ogni singla traccia, nessuna esclusa. Una nuova frontiera per l'electro pop?
4. Goat
World Music (Rocket 2012)
Allucinati o no, genuini o cialtroni, classificabili o meno, il rock /funky psichedelico (poi anche krautrock, afrobeat ecc ecc.) dei GOAT è di una forza travolgente. Disco irresistibile.
3. Toy
Toy (Heavenly 2012)
Il quintetto londinese, nato sotto l'ala protettrice degli Horrors, ha prestissimo spiccato il volo con le proprie ali. E' un album straordinario e senza tempo. Le etichette non possono che essere che tirate fuori, perchè ci sono tutte. Dal proto punk (c'è molto del pathos e della ambientazioni musicali e visive dei Velvet Underground) al post-punk. Unica pecca dell'album è che sia uscito nel 2012. Fosse uscito 30 anni fa, sarebbe ora un classico venerato.
2. Bill Fay
Life Is People (Dead Oceans 2012)
Un disco immenso. Mette i brividi ogni volta. Bisogna ascoltarlo in silenzio, con religiosa adorazione, cercando di non commovuorsi, anche se è davvero difficile non farlo.
1. ALT-J
An Awesome Wave (Infectious 2012)
E' nato il folk step. Non è folktronica, non è dub step, non è nu folk. Un album perfetto. 14 tracce che si fatica a credere siano state partorite da 4 giovanissimi e scanzonati ragazzi inglesi. Non un solo calo di tono, mai una sbavatura, un sound ricco ed originale che ha conquistato tutti, o quasi. Enciclopedico per la capacità di contenere innumerevoli riferimenti a certa musica pop/rock ma profetico nell'aprire un nuovo orizzonte musicale che sono sicuro farà presto proseliti.