Paolo Baldini

Dubfiles

Si stenta a credere che le diciassette tracce di “Dubfiles”, variegato caleidoscopio di stili in levare, non provengano dagli studi di un dj giamaicano, ma siano state forgiate al mixer di un (quasi) quarantenne di Pordenone. Poi però, svelata l'identità' del suddetto, tutto torna. Paolo Baldini è uno fra i più attivi ed influenti musicisti e produttori italiani nel panorama reggae: fondatore dei B.R. stylers, membro degli Africa Unite, la nazionale italiana del reggae, di cui ha prodotto “Controlli” e “Rootz”, alla consolle per l'avventura in levare dei Tre Allegri Ragazzi Morti "Primitivi del futuro” e nel seguente “Nel giardino dei fantasmi”, nonché produttore ed animatore di  Mellow Mood. “Dubfiles” nasce come un progetto video, dedicato a svelare il dietro le quinte del lavoro di Baldini nell’Alambic Conspiracy studio, dove le composizioni dei suoi gruppi vengono sottoposte alle alchimie dub ed interpretate da diversi cantanti, secondo una consolidata tradizione giamaicana che vede incrociare, in nome della creatività, microfoni e mixer. Il mood sonoro e' principalmente analogico e la crew di interpreti assicura varietà, impegno e divertimento ad un'opera che appassionerà, in particolare, gli amanti delle sonorità fondate sulla tradizione.

L'avvio è occupato dal fitto raggamuffin di “Who a talk”, ospite lo spagnolo Sr. Wilson, e di “Dub in a Babylon”, mentre più avanti si fanno spazio la melodia solare di “Likke  dub girl” affidata ai Mellow Mood con Richie Campbell, il perentorio tono di Forelock, voce dei sardi Arawak (“Leave i or love me forever”, “Who I Am” ) e le intriganti ritmiche dell'australiano Dub fx (Neve r be a slave). Fra echi, ritmi rallentati ed effetti analogici spunta anche un singolare omaggio a Bob Dylan su “Zion doors” che riprende il celebre refrain di “Knocking on heaven's door”, preludio ad un ribollente finale dove il dub domina ancora sia nei toni che nei titoli.

Lavoro di sicura presa ed efficace antidoto per chi lamenta la protratta assenza degli Africa Unite.