R Recensione

8/10

Thom Yorke

The Eraser

di Raul

Tutto è cominciato dopo la tourneè di "Hail to the Thief". Thom Yorke è frustrato,stanco,

i suoi compagni pure. Decide quindi di staccare la spina, prende il fedele produttore Nigel Godrich e insieme cominciano a lavorare su un progetto che Thom ha in testa da un anno. Nasce così "The Eraser", primo lavoro solista del cantante di Oxford,che esce sul mercato il 10 luglio 2006. Qualche maligno parlerà di crisi,di scioglimento del gruppo: niente paura, l'album, ed è lo stesso Yorke a precisare,non sarebbe potuto uscire senza la benedizione e il consenso degli altri Radiohead,che sembra abbiano pure apprezzato.

A mio avviso ci troviamo di fronte ad un lavoro prezioso,un lavoro liberatorio e spontaneo,ben realizzato e calibrato,che ascolto dopo ascolto svela tutte le sue magiche sfumature.

Sicuramente un album politico dal punto di vista delle liriche, dove Yorke da sfogo alle sue preoccupazioni sulla situazione internazionale attuale e non si esenta certo dal criticare l'operato di Blair e co. degli ultimi anni. Una denuncia sempre in bilico tra l'istintiva voglia di lottare e la fredda consapevolezza di poter far poco di fronte ai "potenti" che decidono le sorti del mondo."E' uno dei periodi più bui per il nostro paese" ha dichiarato di recente in un'intervista. Musicalmente, dovendo trovare delle parentele con gli ultimi Radiohead, il richiamo più immediato è Kid A. Anche qui troviamo un'elettronica fatta di suoni minimali,di beat ossessivi che si assemblano benissimo con i sample di piano e i loop di chitarra sparsi qua e là nelle 9 tracce del disco. Ciò che però colpisce di più qui è la voce di Yorke, mai così limpida e intensa, spesso vicina a quella di Tim Buckley.

Si parte con The Eraser, pochi accordi di piano, linea melodica dolce e una voce che ci porta piano piano ad un ritornello sognante "Più cerchi di cancellarmi più io appaio". Bellissima.

Analyse è un pezzo malinconico e sofferto,che sembra essere uscito da Amnesiac. Nel magico tappeto sonoro che si srotola lungo la canzone c'è tutta la disillusione di Yorke: "Tu stai solo recitando una parte". The Clock secondo me è il pezzo più riuscito. Una giungla di suoni, un'atmosfera ipnotica e arabeggiante e un ossessivo ticchettio a scandire i secondi. A completare il tutto il lamento di Yorke. Black swan e Skip Divided sono le canzoni "minori" dell'album o forse hanno la sfortuna di arrivare dopo i primi tre gioiellini. A mio modo di vedere sono un po' troppo ripetitive e la loro struttura sonora non varia mai lungo i minuti dei brani.

Atoms for peace è la sorpresa,un pezzo molto originale. Un clima morbido ed etereo dato da suoni elettronici svolazzanti che ci rimandano dritti al titolo. Sarò ripetitivo ma anche qui come non citare la voce di Thom Yorke che trasmette con facilità diverse emozioni: calma, malinconia,speranza. In una parola: grandissimo.

Passando per And it rained All Night,canzone dalle tinte forti e dal fascino misterioso,arriviamo al manifesto dell'album: Harrowdown Hill,primo singolo estratto,è la collina dove è stato trovato morto il Dr. David Kelly,colui che smascherò gli errori sui dossier riguardanti la presenza di armi di distruzione di massa in Iraq. Qui più che mai è forte la rabbia e il senso d'impotenza: "Pensiamo la stessa cosa allo stesso tempo ma non possiamo fare nulla". Commovente ed intensa come il bellissimo video "dell'aquila" trasmesso dalle varie emittenti televisive. Cymbal rush infine è la degna chiusura di quest'album,un prisma che riluce di mille colori diversi a seconda di dove lo si guarda.

Si può solo sperare che il prossimo lavoro dei Radiohead (sarà presentato on-line il 18 dicembre) sia dello stesso livello qualitativo di The Eraser un album che potrebbe richiedere un paio di ascolti per essere apprezzato appieno, ma in grado di premiare lo sforzo dell'ascoltatore con un Thom Yorke al suo apice espressivo.

V Voti

Voto degli utenti: 7,4/10 in media su 34 voti.

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Marco_Biasio (ha votato 8 questo disco) alle 19:43 del 18 marzo 2007 ha scritto:

Thom...

Commoventemente crudo.

greg ranieri (ha votato 7 questo disco) alle 15:09 del 27 aprile 2007 ha scritto:

thom

e come al solito thom emoziona. Pur con qualche difetto è un album notevole.

swansong (ha votato 8 questo disco) alle 10:26 del 20 marzo 2008 ha scritto:

Sì, notevole..

e poi Harrowdown Hill è stupenda...

Paranoidguitar (ha votato 8 questo disco) alle 12:35 del 21 novembre 2008 ha scritto:

bel disco

Lo sto rivalutando ultimamente dopo averlo un po' snobbato. Nulla che cambia la storia, per intenderci, però un bel tassello.

george (ha votato 8 questo disco) alle 17:53 del 17 aprile 2009 ha scritto:

Lo trovo molto bello!!! Ci sono anche le canzoni...

Utente non più registrato alle 20:00 del 11 dicembre 2009 ha scritto:

Belle anche le b-sides, certe anche migliori dei pezzi scelti.

Emiliano (ha votato 1 questo disco) alle 20:01 del 7 febbraio 2010 ha scritto:

Nel mio inferno personale suonano 'sta roba tutto il giorno. Nessuna speranza che Yorke ci lasci anzitempo?

Gar (ha votato 8 questo disco) alle 17:40 del 2 febbraio 2011 ha scritto:

nonpoco

è un album. di un artista autentico.

Simone Giorgio (ha votato 8 questo disco) alle 23:01 del 4 novembre 2013 ha scritto:

a mio avviso gran disco, anche se Yorke è leggermente ridimensionato senza Greenwood

Robinist (ha votato 7,5 questo disco) alle 22:14 del 14 gennaio 2017 ha scritto:

Che discone, cantato benissimo. Sembra che senza il resto del gruppo la sua voce possa esprimersi al meglio

baronedeki (ha votato 8 questo disco) alle 1:06 del 15 gennaio 2017 ha scritto:

Disco col tempo rivalutato assieme a in Raimbows il migliore Thom Yorke degli ultimi 10 anni.