R Recensione

9/10

Van Der Graaf Generator

Pawn Hearts

Dopo aver pubblicato  due dischi vicini al capolavoro come "The least we can do.." e "H to He -Who Am the only one", i Van Der Graaf Generator sfornano quello che viene considerato unanimemente il loro vertice e uno dei dischi più importanti di tutto il progressive.

Le atmosfere sono lugubri e da suicidio e in questo senso è esemplificativo il primo brano "Lemmings" : i Lemmings sono infatti piccoli roditori del Grande Nord che  secondo la leggenda si suicidano in massa annegandosi nel mare : la metafora è perfetta  secondo Hammill per la razza umana e verrà usata anche dal gruppo Krautrock degli Amond Duul II in "Dance of the Lemmigns".La musica è sorretta dall'organo di Banton, che in questo album si cimenta anche al Mellotron e al sintetizzatore ARP, e dal mitico sax di David Jackson nonchè dalla multiforme inventiva del "drumming" di Guy Evans.

Il successivo brano Man-Erg si caratterizza per un inizio toccante di pianoforte e viene considerato dai fan uno dei loro migliori di sempre : qui le liriche di Hammill scavano all'interno dell'inconscio umano e cercano di esorcizzarne i fantasmi poco rassicuranti che si  agitano al suo interno.Il capolavoro di tutto il disco resta in ogni caso la strepitosa suite ( quasi inevitabile per un gruppo prog ) "A Plague of Lighthouse Keepers" che inizia con i celebri versi "I stil waiting for my saviour..", da qui in avanti l'ascoltatore viene catapultato in un'atmosfera ora drammatica e convulsa ora apparentemente quieta  ma pervasa sempre da una sottile inquietudine : la musica è tenuta insieme come di consueto dall'apporto fondamentale del sax e dell'organo e vede  la partecipazione di Robert Fripp in veste di ospite alla chitarra.

C'è da dire che i VDGG, rispetto a gruppi coevi come Genesis e Yes, risultano alla distanza più moderni : dove infatti questi raccontavano storie di elfi e regni incantati, qui ci troviamo di fronte ad un cupo espressionismo esistenzialista e a un "sound"  dark-prog influenzato dalla musica contemporanea, dal jazz e dalla psichedelia che trova espressione in un caleidoscopio sonoro perfetto.Il disco balzerà sorprendentemente in testa alle classifiche di vendita italiane portando il gruppo in tour nel nostro paese per molte date.

Va anche detto che "Pawn Hearts" segna anche il primo scioglimento del gruppo: ma ci saranno per fortuna altre reunion a testimoniare che c'è ancora un'anima nel generatore.

V Voti

Voto degli utenti: 9,2/10 in media su 56 voti.

C Commenti

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Neu! (ha votato 8 questo disco) alle 15:28 del 29 agosto 2008 ha scritto:

uno dei capolavori progressive

PierPaolo (ha votato 9 questo disco) alle 15:47 del 29 agosto 2008 ha scritto:

Uno dei capolavori progressive anche per me

Resta da stabilire perchè i guardiani di faro colti dalla peste e i suicidi di massa dei roditori siano più moderni ed attuali degli elfi e dei regni incantati. Colgo, anche in questo passaggio della recensione, la generale abitudine a considerare più attuali, più fresche, più fighe le espressioni artistiche riguardanti pazzie, angustie, tragedie, catastrofi, rispetto alle situazioni fiabesche, positive, eroiche, vincenti.

Perchè mai le depressioni di Peter Hammill sarebbero invecchiate meglio degli umori più chiari e stabili del giovane Peter Gabriel e di Jon Anderson?

cthulhu, autore, (ha votato 10 questo disco) alle 16:14 del 29 agosto 2008 ha scritto:

RE: Uno dei capolavori progressive anche per me

Grazie per il commento!! Penso comunque che sia un discorso soggettivo, ho infatti una passione personale per queste tematiche.

TheManMachine (ha votato 9 questo disco) alle 13:31 del primo settembre 2008 ha scritto:

Non sono un grande intenditore di progressive, ma riconosco la magnificenza di questo disco. Poi vorrei osservare che quest'anno i VdGG sono usciti con un nuovo full length, "Trisector", passato abbastanza in sordina, mi pare, mentre si tratta di un lavoro molto buono.

cthulhu, autore, (ha votato 10 questo disco) alle 13:45 del primo settembre 2008 ha scritto:

RE:

Si in realtà i VDGG erano già tornati sulle scene con "Present" nel 2005, un disco secondo me al di sotto delle aspettative a parte la gioia dei fans per il loro ritorno, mentre con "Trisector" hanno ritrovato maggior compatezza.

prinz1 (ha votato 10 questo disco) alle 15:44 del 11 settembre 2008 ha scritto:

CAPOLAVORO!!!

Un album che dal punto di vista musicale può subire pochissime critiche e che viene rifinito dalla voce e dai testi isterici di un Hammill tanto alienato quanto ispirato. L'organo di Banton e la batteria di Evans fanno il resto.

swansong (ha votato 9 questo disco) alle 15:08 del 18 settembre 2008 ha scritto:

Fantastico!!

Capolavoro senza tempo! Per me solo di un'inezia inferiore a Still Life nella mia personalissima classifica relativa ai capolavori dei VdGG...e poi...l'inizio di Man-Erg è qualcosa che và oltre il tempo e lo spazio...Sublime!

cthulhu, autore, (ha votato 10 questo disco) alle 16:06 del 18 settembre 2008 ha scritto:

Still Life

Fa sempre piacere vedere l'entusiasmo che generano i "Van Der Graaf, "Still Life" è inferiore a "Pawn Hearts" pur trattandosi di un ottimo disco IMHO ma è indubbio che la seconda fase del Generatore vada rivalutata!!

Moon (ha votato 10 questo disco) alle 13:57 del 4 maggio 2009 ha scritto:

non ci sono parole.....

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 19:05 del 2 maggio 2010 ha scritto:

voto copertina 9

voto disco originale 6

voto cd plus 5 bonus tracks 5

un lavoro sconclusionato che di cupo e lugubre musicalmente ormai sprigiona poco tanto è invecchiato male(a parte le liriche), con i soli di sax pernacchie da LOL infinito...il tutto poi appesantito dai 5 pezzi terribili aggiunti per allungare un brodino di per sè già insipido.

Franco (ha votato 9 questo disco) alle 21:50 del 2 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Stok, hai la capacità di smontare come se nulla fosse dei miti con cui sono cresciute (molto bene) intere generazioni, ma non ti senti un pò in colpa? Evidentemente devi averne fatto una vera e propria missione, un pò come nel gioco del Risiko in cui dovevi distruggere a tutti i costi le armate gialle...

Totalblamblam (ha votato 6 questo disco) alle 0:29 del 3 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE:

ti manderò la mia nuova guida al progressive: the untold story

bart (ha votato 7 questo disco) alle 16:38 del 3 maggio 2010 ha scritto:

Disco dall'atmosfera tragica e inquietante, la voce di Hammill è straordinaria, ma i singoli brani non mi convincono del tutto. Il mio preferito è Man-Erg, mentre Lemmings non mi piace molto. Per quanto riguarda la suite A Plague Of Lighthouse Keepers, poteva durare di meno, anche se al suo interno vi sono grandi episodi. Le 5 bonus tracks non aggiungono nulla.

Utente non più registrat (ha votato 9 questo disco) alle 13:43 del 21 marzo 2018 ha scritto:

di tutti i brani che "potevano" durare di meno (e da fan dei DT ne conosco un tot), Plague non c'entra

g.falzetta (ha votato 9 questo disco) alle 13:12 del 8 luglio 2010 ha scritto:

Tre brani portentosi, la voce di Peter Hammill la trovo semplicemente perfetta!

Magica l'atmosfera che evoca, spettacolare nelle sue trame e nelle parti più melodiche. Tuttavia, per raggiungere la perfezione delle 5 stelline manca un quid di non so che.....

scimmiadigiada (ha votato 10 questo disco) alle 18:16 del primo marzo 2011 ha scritto:

Con tutti i dischi mediocri ai quali vengono inspiegabilmente "regalate" le cinque stellette piene,noto con disappunto che è proprio di fronte a questo "Pawn Heart" che ci si "contiene" nei giudizi... Mah!

dalvans (ha votato 10 questo disco) alle 15:05 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Epocale

Il secondo capolavoro dei Van der Graaf Generator

g.falzetta (ha votato 9 questo disco) alle 13:42 del 24 settembre 2011 ha scritto:

dalvans ma hai i commenti pre-impostati?

Giuseppe Ienopoli (ha votato 8 questo disco) alle 14:05 del 24 settembre 2011 ha scritto:

Dai tempo al tempo

Non suonare Impressioni (spiritose) di Settembre ... dalvans è uno che seppure in maniera sintetica ha una conoscenza molto vasta della musica e, al contrario di te, non cincischia nei giudizi!

g.falzetta (ha votato 9 questo disco) alle 19:15 del 25 settembre 2011 ha scritto:

Ehm..... ero ironico, condivido molte delle cose che ha detto. Ci mancherebbe altro!

TheRock (ha votato 7 questo disco) alle 8:52 del 23 febbraio 2012 ha scritto:

il cantante è dotato ma fa troppi vocalizzi e abusa delle sue indiscusse capacità. Peccato perchè Man Erg è una bellissima melodia ma rovinata da troppo carico vocale.

ThirdEye (ha votato 10 questo disco) alle 0:41 del 24 giugno 2012 ha scritto:

Che album, madonna che album! Altro che etichette come Progressive, qui siamo a livelli di musica totale...come un Bitches Brew...impossibile e riduttivo dare etichette! Assieme al precedente e bellissimo anch esso "H To He", il capolavoro assoluto di questa banda di svitati...

ThirdEye (ha votato 10 questo disco) alle 0:45 del 24 giugno 2012 ha scritto:

Ps. Dimenticavo, assieme ai King Crimson e agli High Tide, il più grande gruppo """prog""" dei 70. Altro che gli Yes e quegli onanisti degli E.L.P.

Utente non più registrato alle 14:47 del 8 novembre 2012 ha scritto:

Sublime, fin dalle prime note...

alekk (ha votato 8,5 questo disco) alle 19:40 del 16 novembre 2012 ha scritto:

grande album. sono molto legato al progressive perchè è l'unico genere dove anche noi in italia abbiamo avuto grande importanza. ci sono cresciuto tra il prog italiano e quello made in uk. ogni volta che li risento è come ritornare bambini

Utente non più registrato alle 14:47 del 3 febbraio 2013 ha scritto:

Per tutti i Veri Amanti di questo Grandioso ed Unico Gruppo è appena uscito il libro: Van der Graaf Generator - La biografia italiana

Utente non più registrato alle 12:43 del 20 marzo 2013 ha scritto:

E' appena uscito un'altro libro veramente ben fatto, che esamina la GENIALE scrittura VdGGraffiana anche dal punto di vista tecnico-musicale e poetico: "Van Der Graaf Generator - Discesa nel Maelström progressivo".

FrancescoB (ha votato 10 questo disco) alle 10:13 del 18 maggio 2013 ha scritto:

Forse la vetta dell'intero movimento progressivo, o comunque un lavoro talmente vasto e spietato da meritare quantomeno il podio. Musicalmente vedo trame di ricchezza e complessità assolute, Hammill genio inarrivabile.

ProgHardHeavy (ha votato 10 questo disco) alle 0:56 del 8 settembre 2014 ha scritto:

Madonna che album! Tra i migliori 20 di sempre.

gianni m (ha votato 10 questo disco) alle 13:55 del 12 marzo 2016 ha scritto:

10 indiscusso capolavoro l'apice della bellezza del prog

brogior (ha votato 9,5 questo disco) alle 17:33 del 10 gennaio 2018 ha scritto:

Ritenengo riduttivo leggere che gli Yes e i Genesis nei loro testi parlassero di elfi e regni incantati (forse in parte) e non lo condivido affatto, condivido appieno il giudizio su questo immenso capolavoro anche se per me il culmine e la sintesi del mondo sonoro dei VDGG sarà Godbluff, l'ultimo, vero, CAPOLAVORO del prog anni 70

GiuliaG (ha votato 10 questo disco) alle 10:48 del 9 luglio 2018 ha scritto:

Grazie VDGG, per i VdGG e per tutti i dischi segnalati.

Giuseppe Ienopoli (ha votato 8 questo disco) alle 11:30 del 10 luglio 2018 ha scritto:

"Grazie VDGG" ... GiuliaG convinci VDGG a tornare prima di Ferragosto ... ho l'impressione che ce la puoi fare!

theRaven (ha votato 10 questo disco) alle 10:18 del 5 novembre 2019 ha scritto:

71 anno di pubblicazione di questo capolavoro assoluto, 71 gli anni che oggi compie il Genio Peter Hammill.

bluesboy94 (ha votato 10 questo disco) alle 13:12 del 19 marzo 2023 ha scritto:

Il massimo capolavoro del progressive inglese per quel che mi riguarda.