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R Recensione

7,5/10

Sick Rose

Blastin' Out...Plus

I torinesi Sick Rose sono stati il gruppo italiano garage-punk più rappresentativo, molto considerati a livello internazionale e non inferiori a nomi del calibro di Fuzztones e Chesterfield Kings. Il loro momento di maggior notorietà fu durante il revival del garage-punk e della psichedelia degli anni ’80 in cui pubblicarono un classico del genere come “Faces”. 

In un periodo in cui dominavano i suoni freddi e cupi della new wave ci fu un’ondata spontanea in cui molti gruppi – fra cui, oltre a quelli citati, ricordo i grandi Lyres, i Miracle Workers e i Morlocks – tornarono a immergersi nei  suoni e nei colori dei ’60. Il sound del gruppo era costruito attorno all’organo farfisa di Rinaldo Doro, alla chitarra fuzz di Diego Mese e alla voce carismatica e rabbiosa di Luca Re mentre le fonti di ispirazione erano i gruppi oscuri sixties-punk texani come i Moving Sidewalks e i Count V. Ora la coraggiosa etichetta pisana Area Pirata, per festeggiare il trentennale della band, ristampa “Blastin’ Out” del 2006, prodotto dall’esperto Dom Mariani (ex membro degli Stems), album della riunione e della svolta power-pop

Con l’occasione viene anche abbinato un secondo e succoso cd che rappresenta una sorta di “best of” della loro carriera. Si possono così riascoltare pezzi di culto come il mitico singolo “Get Along Girl”,trascinante ed energico garage-punk con il farfisa e il fuzz ben in evidenza che conferma come i Sick Rose fossero fra i migliori e più calligrafici interpreti di quella stagione. Ci sono poi alcune tracce da “Faces” (1986) - considerato addirittura dall’esperto del genere Timothy Gassen, autore del libro “The Knights Of Fuzz”, fra i primi 10 album garage di tutti i tempi – e dall’ottimo e devastante Ep “Double Shot”. 

Molto saccheggiato è anche il successivo e notevole “Shakin’ Street” (1988) , disco più hard e influenzato da MC5, Real Kids e Flamin’ Groovies che conteneva autentiche perle come “Little Sister” e “Little Girlie Pearl”. La raccolta si chiude tributando anche i successivi “Floating” (1990) e “Renaissance” (1992), album sempre nel solco di suoni duri e stradaioli. “Blastin’ Out”, come si diceva, è invece un ottimo album di power-pop  in cui le melodie ’60 sono molto forti. Si possono ascoltare splendide ballate come la title-track e “Cigarettes Girl” ma in tracce come “It’s Gettin’ Bad” ritorna però il vecchio approccio garage con i riff di chitarra decisi e dirompenti. A “Blastin’ Out” ha fatto poi seguito il recente e valido “No Need For Speed” (2011- Area Pirata). Il consiglio – a tutti gli amanti delle sonorità di matrice ’60 - è quello di non farsi scappare l’occasione di riscoprire i Sick Rose. Fate vostro questo doppio cd!

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