Lullatone
Plays Pajama Pop Pour Vous
Non so quanti di voi ricordino i Múm, gruppo islandese che si dilettava (e ancora si diletta) con atmosfere naif e vocine infantili di stampo Bjorkiano, in una commistione tra indie pop da giardino dinfanzia ed elettronica giocattolo che riportava allasilo la musica dei Sigur Ròs e, con lo splendidio Finally We Are No One (2002), si sovrapponeva trasversalmente alla nascente indietronica di scuola Morr. Prima che Cocorosie e Joanna Newsom rendessero cool il fatto di cantare con timbri e vezzi da dodicenni.
Nel caso la memoria non vi venga in soccorso, potete comunque immaginarvi un dream pop dallelettronica discreta e calda e dalle melodie tonde ed elementari, più sonnambulico che sonnolento, rannicchiato nelabbraccio e nella pace della posizione fetale.
Oppure, ancora più semplicemente, potete seguire i Lullatone nel loro limbo musicale: vi accoglierà la melodia scarna di Good Morning Melody (ehm) e farete conoscenza con i sussurri di Yoshimi Tomida, con le melodie delicate e minimali di Shawn James Seymour e col suo onnipresente glockenspiel. Sempre in punta di piedi, i due vi allieteranno con una tenera bossa da cameretta (Bedroom Bossa Band), vi addormenteranno gentilmente con le tastierine giocattolo di Magical per poi finalmente dare avvio al Pigiama Party (Pijama Party Pop) annunciato nel titolo: sottovoce, ma con brio. Seguono sambe narcotiche (Sleepytime Samba) e svolazzi di indietronica dal cuore twee (Thoughts And Clouds).
Finchè non arriva il momento di abbandonarsi definitivamente alle braccia di Morfeo, galleggiando su una Floating Away che pare un riadattamento da Kinder Garden dei Telepopmusik: rispunta anche una drum machine pulsante, ma sempre sottovoce e con prudenza. Che se la babysitter li scopre, poi son dolori.
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