R Recensioni post dubstep (pagina 1 di 1)
7/10James Blake
A Blake non
interessa più innovare. Essere di nuovo avanguardia, immettere genetica propria nella musica.
A Blake, oggi,
preme solo essere se stesso...8,5/10Burial
Eccoci qua.
Puntuale come un orologio svizzero, a un anno perfetto di distanza dalla
release di Truant/Rough Sleeper, il
cantore della metropoli...8/10King Krule
La mia conoscenza della musica di
Archy Marshall risale a inizio 2011, quando mi capitò per caso di imbattermi
nel video di Out getting ribs. Allora, appena...9/10James Blake
Essere James Blake vuol dire
almeno tre cose, oggi: saper scrivere canzoni, saper cantare canzoni,
avere una classe infinita. Partiamo da un'idea semplice...6,5/10XXYYXX
Altro giro, altro enfant prodige sulla
giostra, ancora Bandcamp. Marcel Everett ha 17 anni
oggi, ma questo "XXYYXX", omonimo suo primo album, è
uscito quando...7,5/10Burial
Tutt'altro che pigro, l'ultimo
Burial. Il più grande innovatore dell'elettronica post '90s,
l'uomo che, risorto dalle ceneri del sound di Bristol (Massive
...6/10The Weeknd
Terza incarnazione in un anno per The Weeknd. Ok, forse i giovani d'oggi corrono troppo (eccomi), ma il nostro Abel Tesfaye pare davvero un concentrato...8/10Scuba
Paul Rose è andato avanti e il dubstep non è che un ricordo. Un emozionante ricordo. D’altronde questo ragazzo dallo sguardo serio aveva premesso fin da...8/10Katy B
Riepilogando velocemente: presta la voce per due brani ormai classici (As I con Geeneus e Tell Me con DJ NG) e diventa la "first lady del funky". Produce la...9/10James Blake
Il silenzio, dicevamo. Un momentaneo buio denso di attesa, e una strana sensazione di ineluttabilità. Stava per succedere qualcosa di grosso, di definitivo...8/10Magnetic Man
L'attesa intorno a questo disco era enorme. E di certo non perchè non si sapeva cosa aspettarsi: i due singoli I Need Air e Perfect Stranger avevano ricevuto...