Babyshambles
The Blinding EP
Dobbiamo ringraziare le prodezze della stampa gossip inglese (e nostrana) se, recensendo il nuovo ep dei Babyshambles, questo The Blinding, ci si trovi quasi in imbarazzo, con in testa i continui bollettini di cronaca rosa (e nera) incentrati su Pete Doherty. Si dirà che è solo l’ennesimo baraccone dell’iconografia rock, sesso droga e rock’n’roll. Sarà, ma il risultato finale è che con tutto questo bailamme di scoop, indiscrezioni, pseudo-scandali di plastica la musica rischia di passare in secondo piano. Se non altro con l’uscita di questo Ep si può ricominciare a parlare della musica di Doherty e non di quante piste di coca e quanto crack si è fatto nell’ultima settimana.
Per chi avesse trascorso gli ultimi due anni in un universo parallelo, Doherty è stao, insieme a Carl Barat (ora leader dei Dirty Pretty Things) frontman degli indimenticabili e indimenticati Libertines, risposta inglese agli Strokes, sintesi meravigliosa di Clash e Smiths, autori di un paio di dischi, Up the Bracket (2002) e l’omonimo The Libertines, del 2004, che hanno fatto un pezzo di storia del pop rock inglese (e non solo), mentre ora si trova a capitanare la formazione dei Babyshambles.
E i Libertines sono ben più di una suggestione nella splendida Beg, Steal or Borrow, penultimo pezzo di questo The Blinding, uno di quei pezzi per cui sei corso a prendere questo Ep, nonostante tutti e tutto. Lo stesso dicasi per la bellissima ballata Sedative, vago sapore anni ’60, refrain istantaneo e atmosfera crepuscolare, ad accompagnare il calare del sipario. Prima di tutto questo tre pezzi discreti: la titletrack, The Blinding, già uscita con The Big Issue (la rivista autogestita dai senzatetto inglesi), puro stile Babyshambles, senza infamia e senza lode; Love But You’re Green scorre via senza troppi scossoni, ma non lascia il segno; I Wish è uno ska un po’ fuori posto, più Obladi Oblada che The Specials, ma non dispiace.
In definitiva siamo dalle parti di Down in Albion: il talento di Doherty non si discute ma, secondo l’opinione di chi scrive, i Libertines erano un'altra cosa. Nella speranza vana di una reunion, non resta che aspettare fiduciosi il definitivo salto di qualità.
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