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9/10

The Stooges

The Stooges

Anno 1969. Esordio degli Stooges. Iggy Pop alla voce. Dave Alexander al basso. Scott Asheton alla batteria. Ron Asheton alla chitarra. Una delle formazioni più leggendarie di sempre pubblica per la Elektra uno dei capolavori massimi della storia del rock. L’influenza che ha esercitato sul biennio 1976-77 è determinante. Pur essendo un disco garage-rock, di fatto questo The Stooges presenta infatti molti caratteri premonitori del movimento punk. Anzi…Si potrebbe quasi dire che è pura scarica adrenalinica, è punk come mai il punk riuscirà ad essere, è rabbia allo stato puro come neanche Kurt Cobain riuscirà a trasmettere mai, è il rock come deve essere: distruttivo nello stato più assoluto, pura istantanea di orgoglio giovanile e ribellione primordiale, è malessere senza rassegnazione, è Satisfaction dotata di una perversione sessuale estremizzata.

E come vuole la tradizione, tutta questa roba fu oggetto di contemplazione all’epoca per l’esiguo numero di 35.000 fortunati che ebbero l’intuizione di acquistare l’album. Presumo che nessuno di loro si sia pentito dell’acquisto. Ma vogliamo provare a sentire l’album? Io sono pronto. Voi siete certi di esserlo?

Sicuri davvero?

Beh, allora partiamo. Allacciatevi le cinture mi raccomando perché si parte subito col botto:

1969 è sinuosa, viscida, penetrante e accattivante col suo ritmo boogie sottofondo che ti spinge a ballare tanto che vorresti non finisse mai. Iggy canta volutamente distaccato, provocatoriamente assente, limitandosi a interpretare uno stile classico senza eccessi, senza rabbia; “è il 1969, pupa” e quello che senti è un assolo tra i più acidi e malati che puoi trovare in giro. E ascolta il basso che ti fa sobbalzare e ora ascoltami mentre ti urlo in faccia con tutta la mia violenza che “IT’S NINETEENSEXSIXTYNINE BABY!!!”. Sono già in delirio.

Non c’è molto da dire su I wanna be your dog…forse si può affermare che rappresenta l’inno primordiale del rock…forse si può dire che la schitarrata iniziale non riuscirà mai ad essere eguagliata per violenza e passione, nemmeno da una Welcome to the jungle qualsiasi…forse si può dire che mai, MAI più tre semplici accordi ripetuti così ossessivamente riusciranno a sconvolgere una mente devastata come la mia. Provate a suonarli questi maledetti tre accordi. Non vi stancherete mai. Mai. E il testo…questo testo lascivo che non lascia spazio a troppi conformismi morali nella sua spensierata e non troppo nascosta allusione sessuale

Now I'm ready to close my eyes

And now I'm ready to close my mind

And now I'm ready to feel your hand

And lose my heart on the burning sands

And now I wanna be your dog

Come non restarne affascinati?

L’assolo di Asheton chiude con lungimiranza tre minuti tra i più sconvolgenti di sempre della storia.

We will fall spezza il ritmo e di fatto fa da spartiacque del disco. Il suo lento incedere cadaverico, la sua trama diabolica ci precipita in un’atmosfera da messa nera, da rito satanico, da quieto sabba. Il contrasto con un testo che narra di un incontro che porterà amore rende ancora più inquietante il pezzo. We will fall inoltre sfrutta John Cale alla viola e risente chiaramente dell’influenza della psichedelia malata e “noir” dei Velvet underground ma ricorda molto anche i Black Sabbath (esordienti nello stesso anno) e i Rolling Stones di Their satanic majesties request.

No fun è altro manifesto della musica rock. Tra battito di mani e chitarra balzellante, Iggy canta il malessere di una generazione che se ne frega del free-love e del movimento hippy e di Woodstock e di tutto il resto. Ne viene fuori che No fun anticipa di fatto di quasi un decennio il movimento nichilista del punk ’77 di cui God save the Queen dei Sex Pistols sarà il manifesto. L’ennesimo spettacolare assolo di Asheton lo inserisce automaticamente tra i più grandi chitarristi della storia. Ma questo in fondo è una bazzecola…

Real cool time è un’altra orgia sonora primordiale. Riff ripetuti ossessivamente, batteria che pesta precisa e puntuale, Iggy che ripete almeno 5-6 volte la frase “I say we will have a real cool time tonight” e l’ennesimo gioco di prestigio di Asheton che chiude il pezzo

Ann parte lenta, romantica, Ann cara Ann, questo è un pezzo d’amore, non vogliamo farti del male, vogliamo amarti, vogliamo solo amarti, ma vogliamo amarti ora, ADESSO! E quello che era un dolce e tenero incedere tipico della più smaccata ballata diventa un muro, anzi una muraglia: batteria che si trasforma in martello pneumatico e chitarra che crea la distorsione più malata e possente che uomo ricordi.

Not right segue lo schema ormai solito senza scadere nel ripetitivo: riff micidiale che accompagna le acrobazie stilistiche impeccabili di Asheton.

Little doll è l’ultima scarica elettrica nonché ennesimo delirio sessuale.

Non ho altro da aggiungere. Per me avete appena ascoltato la perfezione. Non lavatevi mai più le orecchie.

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Voto degli utenti: 8,5/10 in media su 43 voti.

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Cas (ha votato 9 questo disco) alle 13:20 del 8 giugno 2007 ha scritto:

Avanti anni luce...Si possono scorgere spunti punk e addirittura shoegaze con anni e anni di anticipo! Wow!

conte max (ha votato 10 questo disco) alle 17:24 del 30 aprile 2008 ha scritto:

portando tutto a casa!

Quella volta Iggy e compagni ci riuscirono in pieno, con estrema naturalezza riuscirono a posare sopra un disco di vinile nero le loro passioni piu' sincere mischiate ad un desiderio insopprimibile di rivolta e di cambiamento.Così venne fuori forse il più bel disco rock n'roll di sempre.Mi spiace vedere solo un commento ad un disco epocale come questo^ Bravo Alessandro per le recensioni Stooges.

a presto

Conte Max

Mr. Wave (ha votato 10 questo disco) alle 13:25 del 8 giugno 2008 ha scritto:

Iggy GOD!!!

Uno degli esordi più folgoranti di sempre. Inutile nominare tutte le band che da questo disco hanno imparato che cosa è il rock. Si fa prima a dire che, forse, senza "The Stooges" la new wave e il punk non sarebbero stati la stessa cosa.

bargeld (ha votato 10 questo disco) alle 15:00 del 28 gennaio 2009 ha scritto:

iggy pop insieme a bowie e reed è la mia rockstar preferita in assoluto. e questo è l'esordio più incendiario della storia.

fabfabfab (ha votato 10 questo disco) alle 0:12 del 24 novembre 2009 ha scritto:

Non l'ho ancora votato?

bart (ha votato 8 questo disco) alle 23:17 del 21 marzo 2010 ha scritto:

Pioneristico

Gran bel disco. Pezzi energici e vitali che anticipano il punk di quasi un decennio. Solo We Will Fall non mi piace perchè troppo lunga e ripetitiva.

Bellerofonte (ha votato 10 questo disco) alle 22:22 del 26 marzo 2010 ha scritto:

Un macigno

Se The Doors è il più grande esordio della storia del rock questo non è tanto lontano!

PetoMan 2.0 evolution (ha votato 5 questo disco) alle 15:16 del 9 luglio 2011 ha scritto:

le solite schitarrate grezze. divertente all'inizio, dopo 4 o 5 ascolti già non ha più niente da dire. Gruppo sopravvalutato all'inverosimile

Totalblamblam (ha votato 8 questo disco) alle 21:01 del 9 luglio 2011 ha scritto:

RE:

scusa peto sopravvalutato da chi? dai critici? da noi di storia? da chi? perché a vendite non siamo ai livelli che so di ac dc per andare dietro al tuo commento abbastanza superficiale che dischi come questo fino al 69 e anche dopo non ne trovi tanti...sono sempre stati un gruppo di nicchia

dalvans (ha votato 4 questo disco) alle 16:54 del 23 settembre 2011 ha scritto:

Fastidioso

Mediocre

David (ha votato 10 questo disco) alle 16:38 del primo settembre 2012 ha scritto:

Acidi e malati.

ufodictator74 (ha votato 10 questo disco) alle 17:59 del 3 ottobre 2012 ha scritto:

3/4 della roba che ascolto proviene da questo disco.fondamentale è poco

Gabs alle 14:46 del 22 aprile 2013 ha scritto:

Semplice e minimale, sbragato e irriverente come deve essere il r'n'r: una parola -PERICOLOSO. Gli ingredienti fondamentali sono 3: Gibson V-Flying, Tone Bender, Wha Wha. Troppo in anticipo su tutto, quindi VERO.

Mattia Linea (ha votato 7 questo disco) alle 13:40 del 19 agosto 2014 ha scritto:

Questo disco deve tutto al chitarrista, Ron Ashetone. Una linea chitarristica quasi primordiale, sporca e grezza da cui moltissimi gruppi in futuro prenderanno spunto. Indubbiamente molto avanti coi tempi, non c'è che dire. Le canzoni (fatta eccezione per "We Will Fall" e "Ann"), tuttavia, si somigliano molto: la formula è sempre la stessa, rimarcata più e più volte. Il voto è stato dato esclusivamente per l'importanza che ha avuto nella storia del rock.

ProgHardHeavy (ha votato 6 questo disco) alle 9:41 del 21 settembre 2014 ha scritto:

Disco più importante che bello, io non riesco ad ascoltarli senza annoiarmi. L'unica che mi piace "I Wanna Be Your Dog", per il resto non mi ha mai detto nulla

bart (ha votato 8 questo disco) alle 11:48 del 21 settembre 2014 ha scritto:

Io gli preferisco il successivo Fun House. Secondo me è uno dei più grandi dischi rock della storia! Se non l'hai ancora sentito ti consiglio di dargli un ascolto.

ProgHardHeavy (ha votato 6 questo disco) alle 12:23 del 21 settembre 2014 ha scritto:

Esatto, non l'ho ascoltato, se me ne parli così rimedierò subito!

bart (ha votato 8 questo disco) alle 14:45 del 21 settembre 2014 ha scritto:

Rimedia infatti. Funhouse è veramente un capolavoro! Decisamente superiore a questo.

È un giudizio personale ovviamente.

ProgHardHeavy (ha votato 6 questo disco) alle 16:58 del 26 settembre 2014 ha scritto:

Lo stò ascoltando in questi giorni, ed avevi proprio ragione, è un discone, molto bello. Resta il fatto che questo non lo riesco a digerire, ogni volta che provo a riascoltarlo.

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 13:24 del 27 settembre 2014 ha scritto:

dai questo e' 10 secco ragazzi, motor town brucia ancora!

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 20:57 del 21 febbraio 2017 ha scritto:

oggi e domani in tutta italia ( isole comprese, come diceva mister aiazzone) si puo' vedere il biopic di Jim Jarmusch su Iggy e la sua band, appuntamento imperdibile!

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 21:46 del 25 febbraio 2017 ha scritto:
K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 22:26 del 25 febbraio 2017 ha scritto:

Nell'articolo! Peccato che mi sono perso il documentario al cinema. Comunque prima o poi sarà disponibile anche su YouTube come tanti altri documentari... Almeno spero...

K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 22:27 del 25 febbraio 2017 ha scritto:

Bello-articolo. Quanto odio i correttori automatici

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 13:42 del 26 febbraio 2017 ha scritto:

coraggioso anche quando definisce we will fall una palla eheheh ( i bei tempi delle cassettine in cui i pezzi lunghi si potevano mettere alla fine...

K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 20:44 del 28 febbraio 2017 ha scritto:

Anche secondo me è una palla! Ahahah proprio non mi va giù. Rispetto alle altre del disco è nettamente inferiore a mio avviso!

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 22:30 del 28 febbraio 2017 ha scritto:

una palla forse è esagerato, certo è il brano che ho ascoltato di meno degli stooges in vita mia: la loro risposta a "heroin" e "the end" senza pero' eguagliarle.

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 14:41 del 28 febbraio 2017 ha scritto:

Una delle poche volte in cui il ripescaggio di un album del passato non mi ha lasciato deluso. Anni luce avanti gli altri Punk Shoegaze e Grunge ( vedi Mudhoney) nel 1969 pazzesco. Mi tocchera ascoltare anche Funhouse e Raw Power

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 19:01 del 28 febbraio 2017 ha scritto:

funhouse e raw power osno le basi, rimedia subito! meno radiohead, + stooges! comunque secondo me con lo shoegaze non ci azzeccano molto, semmai sono stati piu 'influenti per lo stoner e per il noise alla sonic youth...dovessi citare un gruppo anni 60 che ha anticipato lo shoegaze direi gli Electric Prunes.

K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 20:47 del 28 febbraio 2017 ha scritto:

Vabe i Mudhoney hanno sempre voluto riproporre un sound alla Stooges. Mark Arm è un grandissimo fan della band di Iggy Pop (come del resto gli altri membri del gruppo).

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 21:39 del 28 febbraio 2017 ha scritto:

certo, gli Stooges sono la principale influenza dei Mudhoney anche se non l'unica: nella loro mistura sonora si trovano anche cose precedenti come il garage dei Sonics e il proto-hard roccioso dei Blue Cheer.

K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 23:04 del 28 febbraio 2017 ha scritto:

Dei Sonics lo sapevo ma i Blue Cheer non li conosco e non lo sapevo neanche. Provvedo subito

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 23:55 del 28 febbraio 2017 ha scritto:

Non posso fare altro che darti ragione nei primi EP ed album Mudhoney per me i migliori Blue Cheer e Sonics influenti quanto Stooges. Per quanto riguarda lo Shoegaze riascoltantolo meno rispetto ai primi ascolti. I Radiohead li ho quasi osannati dal 95 al 07 poi un po' meno ma non solo loro non ho un genere musicale preferito I'importante è che si tratti di buona musica pure artisti che vendono tanto, per me l'equazione più vendi meno qualità non è sempre valida. Gli Stooges non li ho mai ascoltati perché vedendoli sempre associati ai MC5 e avendo di loro Kick of the jam album apprezzato ma che non mi ha entusiasmato come questo perciò li ho tralasciati ingiustamente. Proverò anche con gli Electric Prunes grazie per il consiglio.

K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 14:42 del 16 aprile 2017 ha scritto:

Zagor mi serve il tuo aiuto! Sono anni che me lo chiedo: ma il cantante qui non è Iggy Pop?? Io non ho mai trovato niente su internet

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 15:17 del 16 aprile 2017 ha scritto:

James Osterberg il vero nome Iggy Stooge in questo album e Iggy Pop forse da Raw Power in poi .

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 16:47 del 16 aprile 2017 ha scritto:

Scusa se mi sono intromesso

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 16:56 del 16 aprile 2017 ha scritto:

Adesso è tutto chiaro parlavi del video mi sembrava una domanda troppo stupida ( avevo problemi con la connessione e non avevo visto il video scusa di nuovo )

K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 21:20 del 16 aprile 2017 ha scritto:

Sì dicevo della canzone del video!

K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 21:22 del 16 aprile 2017 ha scritto:

A me sembra Iggy Pop ma non ho mai trovato conferme in giro. Ho voluto provare qui su storia come ultima spiaggia!

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 14:31 del 18 aprile 2017 ha scritto:

onestamente non ho mai sentito quel brano. mi sembra un cantante che scimmiotta Iggy, non credo sia lui.

K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 18:14 del 18 aprile 2017 ha scritto:

Grazie a entrambi!!!

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 15:17 del 18 aprile 2017 ha scritto:

È quello che pensavo pure io (scimmiotta iggy Pop) band o cantante al 99,9 % periodico sconosciuti dato che l'amico K.O.P. non ha mai trovato niente in rete . Cosa impossibile se fosse stato un pezzo di Iggy.

baronedeki (ha votato 10 questo disco) alle 15:37 del 18 aprile 2017 ha scritto:

Se cerchi qualche band che prende gli Stooges come principale fonte di ispirazione ti consiglio gli Yak album del 2016 Alas Salvation a me sono piaciuti .

K.O.P. (ha votato 9 questo disco) alle 18:13 del 18 aprile 2017 ha scritto:

Nono era solo una curiosità personale abbastanza vecchia che mi è tornata in mente durante queste vacanze in un momento di cazzeggio estremo con quel videogame ahahahah

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 21:43 del 6 ottobre 2019 ha scritto:

Eccezionale ma... poteva essere meglio.

Complimentoni ad Ashleton, spaventoso; e a Stooge, un figlio bastardo fra Lou Reed e Mick Jagger che cova un'immensa primordiale rabbia, a volte tenuta repressa, e a volte... no.

I capolavori E-PO-CA-LI sono 1969, I Wanna Be Your Dog, No Fun ed Ann.

zagor (ha votato 10 questo disco) alle 13:46 del 7 ottobre 2019 ha scritto:

"poteva essere meglio" ahahahah sei incontentabile. l'unico dioetto forse e' che we will fall dura un po' troppo, il resto e' perfetto...comunque e' Storia.

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 14:33 del 7 ottobre 2019 ha scritto:

Hahaha e ci hai messo così tanto a capire che sono uno schizzinoso del piffero?

LOL a parte, le canzoni che ho citato mi fanno girare la testa come poche cose del '69. Però insomma, diciamo che se We Will Fall fosse durata meno - Scarr dice che è in pratica The End + Venus in Furs, e io rispondo "ok, ma è molto inferiore ad entrambe" -, se si fossero scambiati Real Cool Time e Right Now con due brani-killer, il mio voto sarebbe stato ben più alto. Ma d'altronde Se mio nonno avesse avuto una ruota sarebbe stato una carriola, quindi...

Utente non più registrat (ha votato 7,5 questo disco) alle 8:13 del 21 settembre 2020 ha scritto:

No vabbè hai ragione, alzo il voto a 8, capolavoro e stop. Ripetitivo e (apparentemente) idiota compositivamente parlando, ma c'è anche da dire che il Rock in fondo è questa cosa qui.

FrancescoB (ha votato 8,5 questo disco) alle 14:36 del 21 settembre 2020 ha scritto:

Per me anche "We Will Fall" è inattaccabile, amo ancora di più i cromatismi psichedelici dei Doors o il rumore bianco e la poesia beat dei Velvet Underground, ma resto dell'idea che se non ti piacciono gli Stooges, non ti piace il rock.

Vito (ha votato 9,5 questo disco) alle 10:45 del 2 marzo 2020 ha scritto:

Uno degli esordi più sconvolgenti della storia del rock.un disco cupo ,malato ,claustrofobico. La musica degli stooges è psichedelia andata a male come quella di velvet e doors coi quali il gruppo di pop forma la triade nera della summer of love.il punk dieci anni prima che nascesse.immensi.