R Recensione

6/10

The Rakes

Ten New Messages

Nonostante la loro ormai non più tenera età, i Rakes erano usciti, nell’ormai lontano 2005 con un album abbastanza punk e “giovanile”: Capture-Release era zeppo di riferimenti che descrivevano la necessità di oltrepassare la routine che coinvolge la maggior parte della popolazione londinese (work work work pub club sleep), e bisogna ammettere che ci riusciva più che bene, con ritmiche e suggestioni più disco punk che scialbamente e dozzinalmente new wave.

Nel loro nuovo lavoro, Ten New Messages, i quattro londinesi incappano in una tanto notevole quanto forse prevedibile inversione di tendenza: sembra che il romanticismo la faccia da padrone,

le epilettiche canzoni da due minuti, quelle che odoravano di punk fine settanta ma anche disco punk e new wave, quelle che elettrizzavano le piste da ballo, sembrane essere svanite. E con esse, è lecito dirlo, sembra essersena andata la raison d’etre stessa dei “rastrelli”.

I primi pezzi, da “The World Was A Mess,But His Hair Was Perfect”, a “Suspicious Eyes”, hanno una componente fortemente empatica che il grosso del loro primo lavoro non aveva: non che questa sia necessariamente una brutta notizia, però i Rakes li si amava per “22 Grand Job” , “Strasbourg” e “Retreat”. E, lungi dal disprezzare canzoni come “Open Book” e “Work Work Work” (un filino meno tirate ma che rimangono comunque piacevoli), non ce la sentiamo di approvare a pieni voti un lavoro come questo, autoreferenziale al massimo, che fa troppo affidamento su canzoni che a questa band non sono mai state troppo congeniali (anche la resa dal vivo dei pezzi del nuovo album non è nulla di che, comparata alle vecchie glorie da combattimento).

Insomma buone le idee se vogliamo, ammettiamo pure buone le intenzioni, ma questo disco non riesco ad andare aldilà di una mera sufficienza, che sicuramente è meritata, ma altrettanto certamente non può che essere deludente par chi aveva apprezzato i fasti sonori di Capture-Release.

V Voti

Voto degli utenti: 5,7/10 in media su 5 voti.
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REBBY 6/10

C Commenti

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Alessandro Pascale (ha votato 4 questo disco) alle 11:32 del 23 marzo 2007 ha scritto:

Anche troppo generoso

Ricordo che all'epoca in cui uscì provai ad ascoltarlo più volte per trovarci qualcosa di buono ma falli mestamente nel mio tentativo. Per me disco sostanzialmente inutile

Giaduzza (ha votato 6 questo disco) alle 12:50 del 27 luglio 2007 ha scritto:

Penso che scopiazzino gli Strokes, tutto sa di già sentito, ma in fin dei conti in giro c'è di peggio.