R Recensioni jazz hop (pagina 2 di 3)
6,5/10Binker Golding
Davvero impressionante, persino per la nostra epoca di
lastricati e fibra ottica, la rapidità con cui il sassofonista londinese Binker
Golding è riuscito a...6,5/10Ezra Collective
Dont judge a book by its cover, recita ladagio, anche se la
sorridente istantanea di gruppo in b/n sbandierata sulla cover e il titolo vagamente
post...6,5/10Alfa Mist
Fact checking: a farmi scoprire il talentuoso pianista e
producer Alfa Mist non è stata la peraltro assidua frequentazione dei meandri
di quel paradiso in...7,5/10Sons Of Kemet
Parliamo, ancora una volta, di jazz contemporaneo, partendo
da uno dei suoi più considerevoli agitatori culturali. Se londata di nuova e
considerevole...8,5/10Makaya McCraven
I like to
remember things my own way. [
] How I remember them. Not necessarily the
way they happened
Fred Madison Lost Highway
Faranno la gara a...7,5/10Binker & Moses
Vivere oggi a Londra, da appassionati di linguaggi jazz
contemporanei, deve rassomigliare molto al paradiso sostanziato in terra,
qualsiasi cosa possa voler...6/10Kamaal Williams
Pur costretti a confrontarsi, tutte in un colpo e tutte
assieme, con alcune delle intelligenze più sviluppate e sofisticate del revival
contemporaneo jazz-e...8/10GoGo Penguin
Pochissimo e moltissimo quantitativamente e
qualitativamente si può dire di A Humdrum Star, quarto disco in studio dei
GoGo Penguin (ad appena due anni...7/10Makaya McCraven
A Chicago, Illinois, è la sera di domenica 20 novembre 2016.
Le temperature sono pungenti, il freddo penetra nelle ossa. Il vero gelo,
tuttavia, alberga...8/10Robert Glasper Trio
In
principio era il Texas. Erano i retrobottega, i locali da quattro
soldi e le serate spese in mezzo a cowboy che si minacciano con le
stecche da biliardo...8/10BADBADNOTGOOD
Running away is easy / Its the leaving thats hard / And
loving you was easy / It was you leaving that scarred
Flash: il twang malinconico della chitarra...