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R Recensione

7/10

Jaka

Invincible Soul

Il sesto album dell’artista siciliano (ma fiorentino d’adozione) è una vera e propria esplosione di suoni black, un’immersione nel mondo non solo della musica giamaicana, di cui è stato ed è uno dei primi e principali esponenti in Italia, ma anche nei suoni collaterali al reggae, come pure nel soul e nel rap. Un disco in cui Jaka sfodera tutte le sue qualità di scrittura, toccando temi importanti e molto spesso anche introspettivi, fuggendo da quei luoghi comuni del reggae che in bocca ad artisti italiani risultano sovente perfino ridicoli. 

Coadiuvato da validi musicisti ed un ricchissimo parterre di ospiti, Jaka contamina il reggae con i suoni urbani del dubstep nel primo singolo estratto, Frontline (gran featuring di Mistilla), dove su suoni elettronici rivendica il primato della vecchia scuola e di chi, come lui, da allora è rimasto fedele a quei valori, ricordando che qui non si tratta solo di musica, ma di uno stile di vita, che richiede coerenza tra ciò che si canta e ciò che si vive. In Funky Reggae Party (con i featuring di Crissing, e dei rapper newyorkesi Dre Love e Donald-D) si contaminano lingue (inglese e siciliano) e linguaggi musicali: rap, soul, stacchi funky, e un tiro dance micidiale. E’ ancora il rap, contaminato con la musica tradizionale siciliana, a farla da padrone in C'è nu jardinu, un brano che serve a Jaka per raccontare la sua amata / odiata Sicilia, e attraverso lei, l’Italia intera.

Jaka sorprende per l’estrema facilità con cui passa da un suono all’altro, rimanendo sempre credibile e padrone della materia. Dal rocksteady di Live On (cantata in un impaccabile inglese) con i suoi suoni in levare e una chiusura tendente al dub, allo ska di Close to me, un brano dalle sonorità estive, impreziosito dalla voce soul di Queen Mary a duettare con il cantato reggae in inglese di Jaka, fino alla dance di In Danza, dove si unisce ad un vecchio amico, star della dance anni ’90, l’inglese Ice Mc, per un brano tra reggae e dance, un inno alla potenza e forza della danza.  

Non manca il reggae classico, anche qui con grandi ospiti, da Brinsley Forde degli Aswad nella title track Invincible Soul, un brano solare, positivo e ottimista, tutto cantato in inglese, al giamaicano HI-Kee, alla cui voce si alterna l’italiano di Jaka, nel brano Diversi, un roots reggae dal testo bello e profondo. E sono proprio i testi l’altro punto di forza di questo disco, sempre originali e lontani dai canoni classici del reggae, come in Solo in montagna, un classic reggae dal testo intimista, o nella conclusiva Fermati osserva respira, un invito a rallentare il ritmo frenetico di vita occidentale, per prendersi il tempo per guardarsi intorno, e scoprire magari che il bello è in ogni cosa. A chi ci riesce è dedicato il brano A tutta la bella gente, un ragga scatenato e travolgente, energico e positivo, che ci fa ricordare le potenzialità insite in ogni essere umano. Bisogna solo saperle trovare, e Jaka in A Real Change, insieme alla splendida voce soul di Crissing) ci ricorda che il vero cambiamento non può che essere innanzi tutto interiore.

Questo disco, disco suonato benissimo dai musicisti della Michelangelo Buonarroti Band, ci regala un Jaka in splendida forma, che colpisce per varietà di stili e tematiche trattate, come per l’estrema facilità con cui passa dal siciliano (il reggae lover Duci) all’italiano, all’inglese, dimostrando ancora una volta avere pochi rivali in Italia.

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