V Video

R Recensione

7,5/10

Riccardo Tesi & Banditaliana

Maggio

Quando Riccardo Tesi imbraccia il suo organetto, puoi sentire tante cose diverse. L'amore per la propria terra, la Toscana di Appennino, le sue tradizioni, la gioia di un ballo all'aperto in un giorno di sole o la malinconia di un momento di riflessione. Ma, fra i tasti di quello strano piccolo strumento corre anche la comprensione e la partecipazione alle battaglie di chi è' più debole, un idea di giustizia e libertà proposta senza mai perdere la leggerezza e la voglia di sorridere, quasi che l'impegno possa trasformarsi con naturalezza in gioco.

Quando le prime note di “Maggio”, che intitola questo nuovo lavoro della Banditaliana, una delle più belle (e meno conosciute) realtà musicali del panorama nazionale, si spandono nell’aria, sai già che sarà un nuovo viaggio attraverso queste suggestioni ed emozioni, un percorso nel tempo e negli spazi geografici che alterna forme musicali delle tradizioni popolari più varie a  vere e proprie canzoni popolate dai testi immaginifici di Maurizio Geri, di suo anche esperto chitarrista manouche.

Così la traiettoria attraversa  il dolce canto propiziatorio intitolato al mese più ricco di promesse, la pizzicata “Taranta samurai”, il trittico di valzers riletti in chiave balcanica con l’aiuto della banda di ottoni Fanfara Tirana , l’incalzante strumentale “Scaccomatto”, arricchito dall’apporto del pianista jazz Alessandro Lanzoni, “Maresca moresca”, ispirata all’antica danza di origine araba. Oppure, fra i brani cantati, “Galata”, che riprende le suggestioni del quartiere “genovese” di Istanbul già frequentate dall’Orchestra Bailam,  la percussiva “Corno d’Africa”, “L’arca e la paura” condotta dai fiati, la tradizionale “Merica”, dedicata ad una nostra epoca di migrazione.

Alla fine un piccolo, ma prezioso pezzo originale di Riccardo Tesi, “Pietrasecca”, possibile colonna sonora di un ricordo, un luogo, una persona, o anche congedo toccante dalle strade di questo affascinante viaggio.

Un disco, “Maggio”,  cheè testimonianza di un progetto di sintesi culturale realizzato con  coerenza, lucidità ed un amore che traspare chiaramente all’ascolto, dai quattro componenti del gruppo (insieme a Tesi e Geri, gli ottimi Claudio Carboni ai sassofoni e Gigi Biolcati alle percussioni).

Lunga vita a Banditaliana.

V Voti

Nessuno ha ancora votato questo disco. Fallo tu per primo!

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.