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A Afterhours

Afterhours

Gli Afterhours sono una band milanese nata nel 1986 da un’idea di Manuel Agnelli. La band debutta nel 1988 con l’EP “All the good children go to hell”, interamente composto dal solo Agnelli e caratterizzato da sonorità rock acerbe ed oscure, cui farà seguito, nel 1990, il primo album “During Christine’s sleep”. Nel 1993 la band mette a fuoco le proprie sonorità incidendo il secondo album “Pop kills your soul”, nel quale si intuisce l’apporto del nuovo chitarrista Xabier Iriondo, subentrato a Paolo Cantù. La svolta avviene però nel 1995, anno in cui la band incide una cover di “Mio fratello è figlio unico” di Rino Gaetano, cantando per la prima volta in italiano.

La scelta della lingua italiana verrà confermata nei successivi album della band, che subiranno una evoluzione stilistica e musicale continua. Dal post-grunge sporco e psichedelico di “Germi” (1995), all’eclettismo di “Hai paura del buio?”, fino alle (criticate) semplificazioni melodiche di “Non è per sempre” (1999). Dopo l’abbandono di Iriondo, avvenuto nel 2002, gli Afterhours diventano sempre più un affare del solo Agnelli, il quale da un lato si imporrà come personaggio di riferimento per tutta la scena indipendente italiana (creando il festival “Tora! Tora!” e producendo i dischi, tra gli altri, di Cristina Donà, dei Verdena, degli Scisma e dei Massimo Volume), dall’altro si prodigherà per dare respiro internazionale ai suoi Afterhours (affiancandosi ai Mercury Rev ed ai Twilight Singers  per il tour di supporto all’album del 2002 “Quello che non c’è” e suonando dal vivo negli U.S.A. una versione cantata in inglese dell’album ”Ballate per piccole iene” del 2005).

L’ultimo album in studio della band è “I milanesi ammazzano il Sabato” (2008)