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R Recensione

6/10

Memory Drawings

Music For Another Loss

La poesia di luoghi dalla bellezza ancestrale viene rappresentata in “Music For Another Loss” con un suono fuori dal tempo che si esprime attraverso delicati ricami dalle trame apparentemente esili eppure elaborate e seducenti. Una poetica ambientale compiutamente interpretata dall’uso di una strumentazione acustica e dal sapore antico, che non ne vuole sapere di affrettarsi o di risentire dell’inquietudine di panorami urbani sempre più minacciosi e incombenti. Un folk minimale e pregno di bucolica malinconia riesce, pur nella sua tenue natura, a portare alla luce emozioni dalle tinte forti in quanto innate nella umana ricerca dei luoghi d’origine, dove tutto era calma, pace, essenza.

Ad incarnare l’anima di questo progetto partecipano Richard Adams (polistrumentista che ricordiamo anche nei sublimi Hood, nei Declining Winter e negli Epic45), Joel Hanson (al dulcimer) e Sarah Kemp (violinista dei Lantern On The Lake e dei Brave Timbers). Si tratta di musicisti dalla personalità affine: Adams affresca così le composizioni come acquerelli, ispirandosi alle foto di Ted Hughes e Fay Godwin del natio West Yorkshire. Profondamente inglese dunque il sentimento che percorre questa intensa trasposizione in musica di un territorio sempre più in via di estinzione e la cui aura pastorale è in via di dissolvimento, prossima divenire solo una pagina ingiallita in un atlante di ricordi. Chiunque coltivi sensazioni analoghe troverà in questo “piccolo” album (doppio cd: il primo della durata di 26 minuti, il secondo di 33) un libro da sfogliare con la mente e con il cuore, inseguendo una suggestione che, nonostante la delicatezza dell’insieme, rimane poderosamente struggente. Se il primo dei due dischetti è animato da una musica puramente strumentale (particolarmente vicina agli esiti dell’altro progetto uscito su Second Language, Tyneham House), il secondo si apre alla possibilità di rilettura da parte di amici con i quali i Memory Drawings sono in rapporto di consanguineità artistica: e così Rachel Grimes (leader dei Rachel’s) offre il suo piano a The Canal’s Drowing Black e l’artificio di un remix a The Chinese History Of Colden Water come anche i Dakota Suite che “rivedono” There Come Days To The Hills e i Piano Magic che inondano del loro evanescente incantesimo Sunstruck , facendone un canto. Yvonne Bruner dona la sua voce a Heptoostall, Slump Sundays, Sunstruck (presente quindi in tre versioni) e a There Come Days To The Hills, calandole in ad una onirica prospettiva sottilmente pop che, non nego, avrei desiderato fosse estesa all’intero lavoro.

La magia delle piccole cose trova in “Music For Another Loss” il posto ideale nel quale manifestarsi: una magia talmente lieve che ogni disturbo fuori luogo ferirebbe, che ogni ascolto privo della dovuta concentrazione, potrebbe disperdere e far volare via. Come un sogno adagiato sul dorso di una foglia in autunno.

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