R Recensione

8/10

Sufjan Stevens

Songs for Christmas Volume 8: Astral Inter Planet Space Captain Christmas Infinity Voyage

Sono trascorsi più di vent'anni, ma il ricordo ancora mi tormenta. Era il ventiquattro dicembre, io ero un bambino e dormivo in un piccola stanza insieme a mio fratello, un bambino appena più cresciuto. Non riuscivo a prendere sonno, contavo i minuti affinché quella notte finisse in fretta. Avevo inviato una lunga lettera a Babbo Natale e sapevo che mi avrebbe portato un bel regalo.

Ad un certo punto intravedo un'ombra entrare dalla porta. Vedo solo il profilo, illuminato dalle luci rosse dell'albero di Natale. Si avvicina silenziosa, poi scompare nell'ombra per riemergere dopo pochi secondi. Con passo fermo si volta, e le luci rosse illuminano brevemente la sua schiena mentre guadagna l’uscita e scompare, lasciando una scia odorosa di tabacco.

Io, estasiato, sollevo la testa dal cuscino ed esclamo: “Ma … ma … Babbo Natale!”. La voce impastata e sonnolenta di mio fratello mi risponde: “Ma stai zitto … dormi … era papà”. Ma come, papà? E Babbo Natale? Santa Claus? E le renne?. Mio fratello mi aveva strappato un sogno così, nel dormiveglia. Col tempo imparerò che gran parte delle cose che ho ricevuto nella vita me le ha date mio padre, che Babbo Natale è solo un pupazzo che pubblicizza la Coca Cola, e che le renne esistono ma non hanno alcun interesse a trascinare una slitta di legno con a bordo un ciccione.

Eppure, nonostante le delusioni e nonostante la dura realtà, io al Natale ci credo. Ho bisogno dell’atmosfera del Natale. Ho necessità di quel senso di malinconia e raccoglimento, mi piace l’idea del calore familiare, del rito collettivo, del riportare tutto a casa. Ho bisogno dei canti di Natale, ogni anno. Allora cerco su Google “Musica natale 2008” e, dopo intere pagine dedicate all’album natalizio di Irene Grandi, leggo una notizia che mi mette subito di buon umore: “Anche quest’anno Sufjan Stevens ha inciso un Ep di canzoni natalizie e lo ha distribuito ad amici e parenti…”. Non che sia una novità, visto che il menestrello di Detroit confeziona questo “regalino” da quasi dieci anni, ma trattandosi di uno dei più talentuosi cantautori in circolazione, l’interesse è sempre molto alto.

Come al solito, Stevens mette in opera un mezzo miracolo. Filtrando tutto attraverso il proprio caleidoscopio fatto di pop colto, arrangiamenti orchestrali e piccole geniali intuizioni, l’autore alterna ai pezzi scritti apposta per l’occasione la rivisitazione di classici brani natalizi, riuscendo a rendere indistinguibili gli uni dagli altri. Così, il canto tradizionale “Angels we have heard on high”, scritto qualche centinaio di anni fa, diventa un pezzo di Sufjan Stevens a tutti gli effetti, mentre l’altro “christmas carol”, “Do you see what i see”, tra effetti vocoder e malinconie degne dei Beirut, diventa il brano più bello e intenso del lotto. A seguire, un breve intermezzo simile a quanto già proposto dal nostro nel 2001 con l’album “Enjoy your rabbit” (“It came upon a midnight clear”), un pezzo scritto apposta per l’occasione (“Christmas in the room”, Sufjan Stevens al cento per cento), una folle rivisitazione tecnologica del classico “Good king Wenceslas” (Aphex Twin che fa irruzione nello studio di registrazione dei primi Air, giusto per capirci) e una versione dilatata e corale del canto di Natale “Joy to the world”, già rivisitato nel 2005 e pubblicato nel box “Songs for Christmas” (2006).

In chiusura, il colpo di coda del genio: “The child with the star on his head”, scritta apposta per celebrare questo Natale, vede Sufjan Stevens esprimersi al massimo delle sue incredibili quanto eclettiche capacità. Il pezzo dura tredici minuti, ed è un canto corale e notturno accompagnato da chitarre languide, pianoforti a pioggia, fiati, bassi jazz e voci angeliche.

Aspettando il prossimo album della serie dei cinquanta Stati (California, si dice…) questa è la conferma che possiamo sempre contare su Sufjan Stevens. L’unico che, nonostante tutto, lotta per salvare lo Spirito del Natale. L’unico insieme a mio padre, e a tutti i padri del mondo.

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Voto degli utenti: 7,5/10 in media su 2 voti.
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cielo 9/10

C Commenti

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Roberto Maniglio (ha votato 6 questo disco) alle 21:05 del 30 agosto 2009 ha scritto:

Chissà perchè ad agosto mi va di votare un disco di natale!?!

Roberto_Perissinotto alle 22:10 del 24 dicembre 2010 ha scritto:

Credo che questo disco sia lo spazio migliore per augurare a tutti per uno splendido Natale 2010!