V Video

R Recensione

7/10

Sulutumana

Vadavialcù

Uscito alla fine del 2018 e passato colpevolmente sotto silenzio, il nuovo disco dei lombardi Sulutumana merita di essere recuperato ed ascoltato con attenzione. Per questo sesto lavoro, la band ha preso spunto dal grande Ugo Tognazzi, che ha ispirato la titletrack del disco, in cui ritroviamo campionata la sua voce mentre ripete la parolaccia più famosa della Lombardia. Più che un insulto, il Vadavialcù è un invito, rivolto a tutti quelli che vorrebbero vendere opinioni, manipolare cervelli, urlare verità, imporre pensieri e azioni. E proprio con la giostra del Vadavialcù si apre il disco, un brano dal forte impatto che convince al primo ascolto, per allontanare non solo persone indesiderate, ma anche dubbi, paure, calcoli, recriminazioni.

Per questo disco la band ha provato a fare le cose in grande, e i risultati si sentono e si vedono. Si sentono per la pulizia e prefezione dei suoni (il disco è stato mixato agli Abbey Road Studios di Londra) e si vedono per la confezione, un vero piccolo gioiello di genialità: il cd è racchiuso in una scatola di cartone, il lettering è in un nuovo font chiamato Alphabet Street ideato da Enrico Cazzaniga, le immagini sono curate dall’artista Fabrizio Bellanca, il libretto interno si apre a fisarmonica.

Dentro questa particolare confezione, oltre alla title track, troviamo altri undici brani, tra cui spiccano per originalità Enigma, un brano che cresce nel suo svolgimento, con gli strumenti che entrano uno alla volta, e un gran bel testo, uno dei brani più riusciti del disco, la canzone d’autore in chiave rock Raccontami , e la rock ballad Dal Treno In Corsa. Testi, quelli dei Sulutumana, che riescono ad essere profondi con un linguaggio semplice, usando a volte anche l’ironia per parlare di argomenti importanti, come in La Ballata Dell`odio, un brano dall’andatura ritmata, che ironizza su quello che sembra essere diventato il sentimento più diffuso, ma anche in grado di parlare con originalità di temi quotidiani, come la fine di un amore raccontata in Uscirne Vivi. Il disco convince anche quando la band utilizza suoni più pop, come in Così Van Le Cose e Alter Ego, o come nei brani più lenti, le ballate Infinito Presente, Una Scusa Per Vivere, L`isola Misteriosa e Quello Che Sfugge.

Gian Battista Galli (voce), Francesco Andreotti (pianoforte, tastiere.), Nadir Giori (basso elettrico, contrabbasso, chitarra acustica), Angelo Galli (cori), Beppe Pini (chitarra acustica, chitarra elettrica), Marco Castiglioni (batteria, percussioni) hanno realizzato una buona prova sotto tutti i punti di vista.

V Voti

Nessuno ha ancora votato questo disco. Fallo tu per primo!

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.