V Video

R Recensione

8/10

Scuba

Triangulation

"Se dovessi definire la tua musica in una sola parola, quale sceglieresti?"

"Contro."

 

E' il tentativo di Paul Rose, in arte Scuba, di tradurre ermeticamente l'intera propria filosofia di vita. L'importanza della libertà, non solo nel mestiere di artista musicale, ma estesa a tutte le espressioni individuali. Libertà di potersi esprimere fuori dagli schemi canonici, di andare "contro" le rigide classificazioni, di eludere la trappola del conformismo. Un valore estremamente importante per l'artista britannico ora stabilitosi nell'ambiente berlinese, la cui musica non manca mai di spaziare fuori dai confini dell'area stilistica di partenza, il dubstep.

 

Con questa chiave di lettura riusciamo ad apprezzare maggiormente Triangulation. Ancora più che nel precedente A Mutual Antipathy del 2008, l'ultima fatica di Scuba guarda oltre, orientandosi in più direzioni. Una goccia caduta nella pozza del dubstep, con un'energia che subito si espande, allontanandosi su cerchi concentrici. Un'operazione realizzata con grande spontaneità, senza alcuna forzatura, mossa da buona ispirazione e istintività creativa. L'artista Rose sale a bordo delle sue macchine del suono per uno spensierato giro fuori città, senza itinerari programmati. Libertà, appunto.

 

Ne risulta un colto compendio di elettronica contemporanea. Un appassionato affresco delle tendenze più vive nello scenario techno (e non solo) di oggi. Il viaggio dello Scuba esploratore parte da un paio di brani tipicamente dubstep come Latch, cupo e claustrofobico come il tunnel in copertina, e Three Sided Shape, ma si lascia presto investire da nuove correnti d'aria: le infiltrazioni sono molteplici, dal drum'n'bass di Minerals o You Got Me, alla house/techno da dancefloor di On Deck e Heavy Machinery. Fino a lontanamente sfiorare, peraltro in maniera deliziosa, le misteriose sfumature del trip-hop, in quelli che sono i momenti migliori dell'album, Before e So You Think You're Special.

 

Il vero fascino di Triangulation è la varietà sonora, che scongiura pericoli come noia e monotonia. Al contrario, il disco ha sempre qualcosa di diverso da dire, mostrando spigoli duri o evanescenti morbidezze, ritmi irregolari o soavi vocalizzi. La poliedricità è una mossa intelligente ed opportuna, che compie un passo avanti, condividendo la necessità diffusa di evolvere la tesi posta dal dubstep: uno stile sì coinvolgente, ma pur sempre uno schema, un territorio dai confini stretti che alla lunga scopre il fianco alla ripetitività. Da questo punto di vista, Scuba segna così una tappa importante di un percorso già avviato e in piena metamorfosi.

 

Triangulation è un'opera complessa, che rivela gradualmente le proprie qualità, ascolto dopo ascolto. Un lavoro strettamente legato al tempo in cui nasce, ma che suona come un classico. Un'ottima prova, che riesce a stimolare una grande curiosità relativa non solo alla musica di Scuba, ma in generale alla storia del dubstep: quale sarà il capitolo successivo?

 

Ma è un interrogativo legato al domani. In attesa che le nostre smanie futuristiche vengano appagate, il momento del vero godimento è, come sempre, l'Adesso.

V Voti

Voto degli utenti: 7,2/10 in media su 14 voti.

C Commenti

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Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 0:15 del 12 maggio 2010 ha scritto:

Bello, bello e ancora bello: ottima lavoro Carlo, sei riuscito a raccontare in maniera superba un album cupo, bellissimo e dannatamente dub. Va di diritto nella top 15 dell'anno.

Dr.Paul alle 14:44 del 12 maggio 2010 ha scritto:

vero è che il dubstep ormai ha vissuto la sua stagione migliore e se nn si evolve rischia di diventare uno sterile esercizio di stile! se si deve però evolvere come in "Before", il primo video qui in rotazione, non può contare su di me!! molto meglio gli altri 2 video! questo disco lo devo ancora ascoltare, certo è che Scuba è il mio preferito nel genere, A mutual antipathy del 2008 è stato un discone, su storiadellamusica non lo abbiamo altrimenti lo avrei messo dritto dritto nella mia top10 di fine anno!! carlo qualora avessi voglia di recensirlo, puoi contare sulle mie 4 stelle e mezzo!! )

synth_charmer, autore, alle 14:56 del 12 maggio 2010 ha scritto:

RE:

eheh io però gliene darei 3 e mezzo mi sa. Questo mi è piaciuto di più

REBBY alle 19:31 del 12 maggio 2010 ha scritto:

E invece a me Before garba (sarà per l'accompagnamento pscichedelico di Sam Geer eheh),

mentre le altre due mi dicono poco.

modulo_c (ha votato 9 questo disco) alle 21:42 del 12 maggio 2010 ha scritto:

molto bello

m'e' molto piaciuto, molto avvolgente sia nelle tracce piu' oscure che in quelle piu' solari. L'ho trovato veramente ben fatto, strati di suono perfettamente cesellati che, come da recensione, si apprezzano appieno dopo molti ascolti.

tramblogy (ha votato 8 questo disco) alle 21:53 del 12 maggio 2010 ha scritto:

bello si!!!!

tunnel travolgente...foto di copertina da 6 stelle.

tramblogy (ha votato 8 questo disco) alle 21:55 del 12 maggio 2010 ha scritto:

un 'lawrence' del sottosuolo metropolitano

Lobo (ha votato 4 questo disco) alle 16:02 del 13 maggio 2010 ha scritto:

Oh ma possibbile che sti dischi techno-dubstep prendano sempre solo 8 o 9? Questo poi è una rottura di palle peggio di Four Tet...

REBBY alle 16:47 del 13 maggio 2010 ha scritto:

Ogni scarrafone è bello 'a mamma soia eheh

synth_charmer, autore, alle 19:53 del 13 maggio 2010 ha scritto:

'sto dubstep!

Ah però! Adesso vado a piantare un bel 3 a Alice In Chains - Dirt, sbraitando "non se ne può più di sto grunge, è sopravvalutato!". Così, perchè proprio mi dà fastidio che piaccia a tanti e a me no! Anzi metto 1, così scende ancora di più nella classifica, e rispecchierà più i miei gusti

Lobo (ha votato 4 questo disco) alle 10:17 del 14 maggio 2010 ha scritto:

RE: 'sto dubstep!

Se vuoi dare agli Alice in Chains fa pure, che mica è vietato da un decreto legge. Il mio commento sul disco non è dovuto al fatto che non mi piace il dubstep (Burial lo adoro), ma semplicemente dal fatto che ogni disco "elettronico" (Four Tet mica è dubstep?) prenda sempre 8 dal recensore. Allora ho votato 4 questo disco (che - detto per inciso - mi annoia come un discorso di Veltroni) perche la penso così, e non per abbassarlo in classifica, perchè proprio la cosa non mi interessa. Sono un uomo, io. Adesso piglia il syntetizzatore e vai a farti una passeggiata.

Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 19:59 del 13 maggio 2010 ha scritto:

Un momento, questo è un disco grandioso, quello di Four Tet è una cagata. Non confondiamoli, su su.

modulo_c (ha votato 9 questo disco) alle 23:00 del 13 maggio 2010 ha scritto:

RE:

d'accordo con Filippo al 100%. Ho dato un gran voto a Four Tet sulle ali dell'entusiasmo dopo i primi ascolti e ne sono pentito amaramente, ma il disco in questione, secondo me, e' tutt'altra cosa, acquista valore col passare del tempo.

synth_charmer, autore, alle 10:21 del 14 maggio 2010 ha scritto:

la passeggiata me la farò appena smette di piovere rilassati, uomo!

Lobo (ha votato 4 questo disco) alle 11:24 del 14 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Nono ma vai a fartela sotto la pioggia sta passeggiata, così ti schiarisci le idee. Io non voto mai per influenzare la classifica (cosa di cui mi hai ingiustamente accusato), ma solo in base ai miei gusti. conosco qualcuno invece che ha votato gli Autecre tre volte così la classifica "rispecchierà più i miei gusti ". Il bue che dice cornuto all'asino.

Luca Minutolo (ha votato 5 questo disco) alle 11:17 del 14 maggio 2010 ha scritto:

A me sembra che Scuba ricalchi un pò troppo le linee dei Massive Attack periodo Mezzanine...Di dubstep ne sento ben poco quì dentro...Album carino, ma nulla di più...

synth_charmer, autore, alle 11:28 del 14 maggio 2010 ha scritto:

RE:

Luca, tu senti il dubstep in Four Tet e non qui ma sei sicuro di aver inquadrato il genere? E metti 5 perchè somiglia a Mezzanine? Tutto molto logico e poi vendetta contro chi? Che ha fatto Scuba a Four Tet?

Lobo (ha votato 4 questo disco) alle 11:32 del 14 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE:

Luca lascia perdere, sennò synth si incazza e vota sto disco altre 4 volte ...

Luca Minutolo (ha votato 5 questo disco) alle 11:19 del 14 maggio 2010 ha scritto:

Ah, metto le mani avanti...QUESTA NON E' UNA VENDETTA PER LA DISPUTA SU FOUR TET...Sia chiaro

Filippo Maradei (ha votato 8 questo disco) alle 11:33 del 14 maggio 2010 ha scritto:

Ma che discorsi stai facendo Lobo? Sono senza senso.

synth_charmer, autore, alle 11:36 del 14 maggio 2010 ha scritto:

RE: RE:

Uomo si chiamano provocazioni, non accuse. La loro particolarità è che fanno imbestialire chi non sa reggerle, mentre divertono chi ha il senso dell'umorismo. Sugli Autechre la questione era differente, ma non fa niente. Anzi, fammi un piacere: metti un 3 anche lì così equilibri il mio voto grazie, ti devo un caffè (o una camomilla)

Luca Minutolo (ha votato 5 questo disco) alle 12:06 del 14 maggio 2010 ha scritto:

Non hai capito la battuta...Mi riferivo alla discussione parallela per la recensione di Four Tet...E poi il dubstep non lo reputo ancora un genere in sè per sè, dato che sta prendendo forma negli ultimi 2-3 anni, ma piuttosto una attitudine e un approccio diverso alla materia elettronica, fatto di suoni oscuri, ovattati e riverberati come un eco lontano, e qui secondo il mio modesto parere questo non c'è...il mio voto è scaturito dal semplice fatto che non sento nulla di nuovo, originale e coinvolgente fra i solchi di questo disco. Se non si può più esprimere un giudizio, andiamocene tutti a casa perchè non ha senso stare quì a discutere. Abbiamo tutti gusti differenti e variegati, il bello stà nel confronto, non nell'offesa gratuita e nel bollare come cretini e incompetenti chi non condivide i propri gusti...Per chi vuole attorno a sè gente che la pensa allo stesso modo esistono le fanzine, dove si può idolatrare il proprio beniamino senza problemi sprecando parole fini a se stesse. In poche parole, il fine di tutto è la crescita e il confronto all'interno campo comune che condividiamo (cioè la musica), non l'offesa gratuita.

synth_charmer, autore, alle 12:46 del 14 maggio 2010 ha scritto:

RE:

"offesa gratuita e nel bollare come cretini e incompetenti chi non condivide i propri gusti" scusa, ma dove sono state queste offese? Nessuno ha dato del cretino o incompetente a nessuno e, a parte un "va a farti una passeggiata" peraltro indirizzato a me, nessuno si è agitato. Ci si sta confrontando e si sta parlando di gusti, Luca, come dici tu si sta solo esprimendo giudizi io trovo piacevole e divertente "scontrarsi" sui gusti personali, proprio perchè, in quanto si parla di gusti, è sottinteso che bisogna aver rispetto verso gli altri. Per quanto riguarda il dubstep, non sarà certo uno scemo come me (posso darmi dello scemo da solo? ) a spiegarti cos'è, ma ti assicuro che ce n'è molto più in questo disco che in Four Tet.

Dr.Paul alle 14:23 del 14 maggio 2010 ha scritto:

ma come...il dubstep non è ancora un genere? sta prendendo forma negli ultimi 2/3 anni? i massive attack qui? il dubstep esiste da dieci anni e sta vivendo ora la sua stagione di ribasso....booooh

Lobo (ha votato 4 questo disco) alle 14:53 del 14 maggio 2010 ha scritto:

Massì, lo decide synth quanto dubstep c'è qui e quanto dubstep c'è la. C'ha i poteri, lui. Come Maradei, che dice "calma calma, questo disco qua è una figata, quello la è una cagata".

Roberto (ha votato 8 questo disco) alle 19:14 del 15 luglio 2010 ha scritto:

L' album dubstep del 2010

synth_charmer, autore, alle 19:24 del 15 luglio 2010 ha scritto:

quale sarà il capitolo successivo del percorso evolutivo del dubstep? Presto su questi schermi la possibile risposta stay tuned!

Cas (ha votato 8 questo disco) alle 21:26 del primo ottobre 2010 ha scritto:

gran bella sorpresa, disco veramente bello. c'è un pò tutto quello che amo del dubstep assieme ad una serie di elementi inediti (per il genere -vedi "Before"-). ci sento molta techno ad esempio, come hai notato tu. bella lì!