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R Recensione

7,5/10

Sin / Cos

Parallelograms

Seno e coseno nella funzione trigonometrica: rapporti tra il cateto opposto od adiacente all’angolo e l’ipotenusa del triangolo. Colui che fu il fondatore dei My Awesome Mixtape, Maolo Torreggiani, torna con concetto nuovo, disco nuovo e nuove idee messe in cantiere, dopo una lunga pausa riflessiva, assieme al fido Vittorio Marchetti (aka Osc2x). Il tutto è confluito nel progetto Sin/Cos e nel conseguente “Parallelograms”, disco geometrico, tanto lineare quanto avvolgente, basico, razionalistico, insomma bellissimo. Prodotto assieme a Lorenzo Nada (aka Godblesscomputers), “Parallelograms” intercetta l’ultimo colpo di coda del r’n’b anni Duemila, meticciandolo con dubstep e illbient.

L’autore afferma che questo disco è frutto di avvenimenti realmente vissuti ed infatti sembra volerli rendere musicalmente in dodici pezzi, come i mesi dell’anno. Fotografie, schizzi, ritratti, chine o immagini sfocate di una vita vissuta tra chitarre e knobs, rullanti e drum machine, un’autobiografia piena di talento ed idee innovative. Il progetto Sin/Cos ricorda il sound 2-step della nightlife di Ayia Napa e, al contempo, contiene spore delle oscure vessazioni di Scuba, della melanconia elettronica di James Blake, della severa progressione di Pantha Du Prince, del rap illuminato di Kendrick Lamar e dell’eleganza downtempo di Andy Stott.

In tutte le tracce Torreggiani utilizza largamente la tecnica di sovrapporre le vocals autentiche a quelle processate in auto-tune, producendo un effetto straniante tra la tonalità bassa della voce umana e il tono metallico del vocoder (ricordando a tratti la talk box di Snoop Dogg). Ne risultano migliorate le linee vocali di “Epilogue”, “Away” e “Asteroid”, i tre pezzi trainanti dell’intero LP. In un altro paio di canzoni, “Armanian” e “Dropping”, è invece presente la delicata voce di Laura Loriga (aka Mimes Of Wine). Poi vi sono brani come “Orchid”, “Praxis”, “Domaine” e “Corpses”, che presentano una medesima struttura di evocazione emotiva ma che forse non raggiungono la lucentezza delle tracce già citate, di per sé davvero coinvolgenti.

Dopo il progetto vincente My Awesome Mixtape, Maolo Torreggiani sottoscrive dunque una nuova esperienza musicale, andando a rinvigorire l’humus elettronico italiano, troppo spesso sovrappopolato di cafoneria dance e rimasugli italo disco. Gli incastri trigonometrici di kick, synth e snare, riempiono “Parallelograms” e lo piazzano, qualitativamente parlando, in cima alle produzioni italiane del 2014.

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