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R Recensione

7/10

Clark

Clark

In casa Warp, a compensare l’incostanza creativa di un peso massimo come Aphex Twin, c’ha pensato Chris Clark con ben sedici release dal 2001 - tra LP, EP e split, ad esempio con Bibio

Regolari, di qualità, a volte anche troppo ordinarie, come testimonia il recente "Iradelphic" - al netto, invero, di un talento che l’ha imposto come uno dei migliori producer britannici della sua generazione.

E come, però a sorpresa, il vate dell’IDM e dell'ambient techno, torna prevedibilmente anche Clark in questo 2014: con un disco omonimo robusto (i 4/4 di "Unfurla"), dal peso specifico d’IDM massimalista benché dai paths ritmici e textures di synth minimali - il trascinarsi di “Snowbird“, prima di sfociare in un cullare melodico, tra i detriti e gli abissi, d’incanto. 

A volte Clark assottiglia la sua elettronica verso una resa disco all’osso (mentre l’apocalisse, lontana, avanza: il capolavoro “Strenght Through Fragility”; “Silvered Iris” e il suo tocco, a metà, glo), altre esibisce tutta la fisicità (“Winter Linn”) e la schizofrenia techno di cui è capace (il martellio iperattivo di “Banjo”; l’Aphex Twin di “There Is A Distance In You”) coprendola di manti ambient.

La gestalt, teutonica, da ultimo giorno della terra, tiene; anche nei momenti più complessi: quelli gravi e di solita glacialità (“Everlane”). 

L’estro c’è, ancora, intatto: anche maggiore rispetto al recente passato - si sentano perle assolute come "Winter Linn", "Strength Through Fragility", "There's A Distance in You".

V Voti

Voto degli utenti: 8/10 in media su 1 voto.
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Dusk 8/10

C Commenti

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Dusk (ha votato 8 questo disco) alle 17:36 del 5 gennaio 2015 ha scritto:

Una delle uscite più felici dell'anno passato, nell'ambito.

Snowbird e Banjo sopra tutte.