V Video

R Recensione

6,5/10

A$AP Rocky

Long Live A$AP

Sembra una storia semplice: fai un mixtape con produttori emergenti, ti becchi un consenso pressoché universale e subito bell’e pronto ti arriva un contratto da 3 milioni di dollari per la RCA Records, con incoronazione a nuova star di New York inclusa. Potrebbe essere l’apologia dell’hipster diventato famoso. A$AP Rocky ne è l’emblema. Del resto lui è solo la punta di diamante di un fenomeno che riguarda sempre più artisti in quel panorama midstream che di fatto sta diventando il nuovo mainstream. Ed è la prova definitiva che per fare il salto della celebrità non servono un background à la Paris Hilton o particolari doti, basta trovarsi al posto giusto al momento giusto. In tutto questo A$AP Rocky c’ha messo quella arroganza un po’ snob che non fa che aumentare l’acquolina in bocca al pubblico: Long Live A$AP avrebbe dovuto seguire il mixtape Live. Love. A$AP nel 2012, invece Rocky ha iniziato a gigioneggiare, a prender tempo, facendo salire hype e interesse mediatico a livelli impensabili. Aggiungiamoci un’estetica che è metà residuo gangsta rap, metà trendy-nigga, ed ecco spiegato il motivo per cui New York guarda a Rocky come al suo nuovo re. In copertina, allora, Rocky si avvolge nella bandiera americana, ma appare un po’ strano che un tipo del genere possa esprimere sentimenti patriottici; in realtà, statene certi, la scambierebbe volentieri con un cappotto D&G. Ma questa non è solo la storia di un 24-enne di Harlem che fa il suo ingresso nello stardom musicale. E’ anche la storia di un disco. C’è quindi sostanza dietro questo apparato di lustrini e denti placcati in oro? Risposta: in parte.

 

Se Long Live A$AP è un disco riuscito a metà non è perché gli manca la profondità spirituale di “good kid m.A.A.d. city”: sarebbe sbagliato in partenza fare un ascolto comparato con il disco di Lamar. I due contesti sono troppo diversi, troppo diverse le modalità di espressione. In realtà, A$AP Rocky ambisce a diventare una popstar, ed è solo questione di tempo prima che abbia l’ubiquità di un Jay-Z o di un Lil’ Wayne. No, questo major-debut delude un poco proprio perché non è abbastanza pop! Il cast in produzione è stellare: Clams Casino, Hit-Boy, Danger Mouse, Skrillex (!) confezionano basi ineccepibili, che cavalcano l’onda del mixtape ampliandone gli orizzonti. Rocky ha già imparato a perseguire un gusto musicale preciso e a circondarsi della gente più adatta per confezionarlo in modo appetibile. Ma, quando la tavola era ormai apparecchiata per un trionfo di spettacolarità pop-rap, ecco che ci si accorge della mancanza di una cosa fondamentale per un disco di questo genere: gli hook. Questo disco non ha praticamente hook degni di nota. Essi infatti risultano noiosi e trascurabili sia quando è Rocky a cantare (fatto di cui non sentivamo la necessità), sia quando lo fanno le sue guest star, come una sconcludente Santigold (“Hell”); per non parlare poi dell’abuso spropositato della tecnica del chopped & screwed. Per carità, può andare bene una volta, magari per quel fighissimo club banger che è “Goldie”, ma ho contato almeno CINQUE hook monopolizzati dalla voce chopped & screwed! Cos’è, siamo tornati negli anni ’90? (In verità, questa tecnica non è mai del tutto scomparsa e recentemente anzi si nota un ritorno di fiamma, ma è inevitabile notare il cattivo gusto di un simile artificio ripetuto ad oltranza).

 

E’ un peccato, perché a livello di produzione Long Live A$AP è tra le cose migliori che si possano trovare in giro. Poco o nulla vi è dell’estetica East Coast. Rocky sembra piuttosto guardare alla scena Southern (UGK, Three 6 Mafia, Gucci Mane) graziandola con raffinati inserti synth, a tratti quasi debitori di certa hypnagogia virata new-age. E’ dal lato strumentale che arrivano le migliori intuizioni in termini di melodia. Le esigenze da club sono asservite a un suono curato e scintillante, con microsuoni che pullulano da ogni parte e hi-hat stilosi. Come avviene nella bellissima “Fashion Killa”, pezzo sulla carta praticamente impensabile (il testo è costituito da un’elencazione degli stilisti più in voga) ma che funziona, merito di una base ariosa e celestiale, ricolma di voci filtrate e aspirate. In “Phoenix” troviamo un Danger Mouse fumoso e malinconico alle prese con un cloud-rap il cui stacco strumentale all’altezza del chorus è semplicemente sublime. “1 Train” è invece a mani basse la traccia più East Coast del disco: una trafila di ospiti tra cui Lamar, Big Krit, Danny Brown che si passano il testimone a ogni verso come nelle produzioni targate Wu-tang Clan. Due altre basi molto belle le confeziona Clams Casino, sfortunatamente però sui pezzi più scadenti del disco: i suoni rarefatti  di “LVL”, sogno ipnagogico rovinato da un hook atroce, o gli echi distanti di “Hell”, la cui magia è interrotta dall’ingresso di Santigold, rivelano un gusto davvero sopraffino. All’estremo opposto, funziona inaspettatamente quella truzzata da stadio che è “Wild for the night”, col solito Skrillex sborone, ma questa volta simpatico in versione cartoonish.

 

Long Live A$AP funzionerà perché Rocky sa come porre se stesso al centro dell’attenzione,  il disco arriva al momento giusto, e la superficie è patinata. “Extraordinary swag and a mouth full of gold”, recita Goldie, e l’impressione è davvero che oltre all’estetica ci sia poco. Viene anche il dubbio che Rocky non senta poi il bisogno di dire quello che dice, come se l’importante fosse prima di tutto esporre la propria megalomania. In questo senso i testi non sono affatto interessanti, essendo tutti esclusivamente self-centered. Poi però quel siluro dissonante di “Long Live A$AP” posto in apertura riparte, e la diffidenza cede il posto a una certa ammirazione: è A$AP Rocky il nuovo re dell’hip-hop di New York, e anche se questo titolo non sarà del tutto meritato, lo seguiamo volentieri nel suo victory lap.

V Voti

Voto degli utenti: 6,6/10 in media su 4 voti.
10
9,5
9
8,5
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
loson 5/10

C Commenti

Ci sono 36 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 10:37 del 11 gennaio 2013 ha scritto:

a me a$ap semplicemente piace. il disco di lamar so che è bellissimo (e più di questo), ma non si ora paragonara qualsiasi cosa esca con goodkidmaadcity. per semplificare molto io direi che la differenza sta nel fatto che a$ap rocky fa rap e kendrick lamar hip-hop. almeno direi così.

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 10:42 del 11 gennaio 2013 ha scritto:

phoenix è veramente stupenda!!!

fgodzilla (ha votato 7 questo disco) alle 11:36 del 11 gennaio 2013 ha scritto:

Niente paragoni con Kendrik che per altro ha 2 feat nel disco produzione stellare per un buon disco ma Lamar per me e' su altro pianeta. ma se questa nuova leva e' il futuro siamo in ottime mani

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 12:36 del 11 gennaio 2013 ha scritto:

sono generi diversi tutto qua.

daniele colombo alle 19:25 del 2 febbraio 2013 ha scritto:

@rdegioann452 esattamente mi dici la differenza tra il genere hip hop e il genere rap? perchè questa cazzata la voglio proprio sentire

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 22:26 del 2 febbraio 2013 ha scritto:

facendo rap ci si concentra sullo stile di cantare (quindi più sulla forma e di conseguenza sull'aspetto commerciale, vedi a$ap), fare hip-hop invece come kendrick lamar è più complesso e non da tutti. e ovviamente se fai hip hop se anche rapper, ma non viceversa.

poi se non riesci a capire, perché sei idiota o troppo intelligente per scendere al mio livello, non me ne frega niente.

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 22:27 del 2 febbraio 2013 ha scritto:

*sei anche

daniele colombo alle 17:29 del 3 febbraio 2013 ha scritto:

@rdegioann452 maseipropriosicuro? perchè tutte le ho sentite,ma che l'hip-hop è un genere proprio no. rap è una cosa,hip-hop è un'altra. Questo e rap zarro,quello di lamar è rap punto e basta. rap,non hip-hop. la doppia h lasciala a afrika bambataa

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 17:39 del 3 febbraio 2013 ha scritto:

non è vangelo quello che penso. comunque non stiamo parlando di scienza quindi gradirei in futuro che facessi meno il "simpaticone".

daniele colombo alle 19:29 del 3 febbraio 2013 ha scritto:

@rdegioann452 ma non è questione di scienza o di fare il simpaticone: qui è una questione di precisione. e quando si parla di musica a volte è necessario esserlo; non dico di essere precisi al massimo,ma almeno di non fare errori simili. Mi spiace che tu l'abbia presa male,ma il commento che ti ho ripreso esprimeva una cazzata grande quanto una casa. Non puoi parlare di rap e confonderlo con l'hip-hop capisci? Se tu dici " la differenza sta nel fatto che a$ap rocky fa rap e kendrick lamar hip-hop",non esprimi un concetto giusto,ma un'emerita stronzata perchè,come ti ho fatto notare,l'hip-hop non è un genere. IO qui su storiadellamusica leggo tante recensioni rap e commenti pieni di cazzate miraolanti e non è giusto,perchè uno che è alla prime armi e vuole tentare di farsi una cultura su questo genere,la predispone su basi errate.

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 13:50 del 4 febbraio 2013 ha scritto:

l'ho presa male per la tua spocchia iniziale. detto questo, intendevo l'hip hop music. quali sono stati invece gli album migliori del 2012 escluso good kid maad city?

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 19:59 del 4 febbraio 2013 ha scritto:

questo rap e quello di a$ap sono la stessa cosa? per me solo in phoenix vengono a contatto.

daniele colombo alle 22:50 del 4 febbraio 2013 ha scritto:

per me il miglior disco rap del 2012 è stato quello di aesop rock ,seguito a ruota da el-p con il suo cancer 4 cure e dal progetto in collaborazione con killer mike. Sempre dall'america mi è piaciucchiato anche cruel summer.In italia invece tanti,ma tanti dischi capolavori: da rancore e dj mike a ghemon,passando per dargen d'amico. il paragone tra kendrick e asap è emerso nei commenti. Loro 2 pur appartenendo al mainstream non c'entrano nulla. Asap fa gangsta rap tamarissimo,mentre lamar una versione più commercialotta e meglio arrangiata del rap anni 90

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 23:47 del 4 febbraio 2013 ha scritto:

non conoscevo un nome di quelli che mi hai fatto (a parte la compilation good music). ho sentito poco, ma el-p mi piace tantissimo. mi ricorda vagamente mellowhype (non voglio bestemmiare eh). lamar ok ricorda nas, ma non mi sembra tanto commerciale. ciò detto mi sono piaciuti anche i mixtape di chip tha ripper e dizzy wright, i dischi di lupe fiasco, big boi e the game.

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 23:48 del 4 febbraio 2013 ha scritto:

di italiano non ascolto (per ora) nulla. e dico solo più che a$ap è tamarro, però lo sa fare bene. anche altri lo sono, ma sono di cattivo gusto almeno per me.

daniele colombo alle 9:05 del 5 febbraio 2013 ha scritto:

sisi ma che A$sap sia bravo non si discute,solo che alla fine è il classico gangsta rap che (almeno a me) ha rotto le palle....no lamar non si può definire propriamente commerciale,diciamo che sta a metà tra l'underground più puro (the art of peer pressure,sing about me i'm dying of thirsty,good kid,money tree,compton) e il commerciale( l'r'n'b pregiato di poeticj justice o il sofisticato soul di real,passando per il pop di swimming pools). è un album completo almeno su quel versante e decisamente superiorire ad a$ap anche per questo motivo. segnalo anche il meraviglio ep "beaks and claw" degli s/s/s

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 14:27 del 5 febbraio 2013 ha scritto:

rancore & dj myke spaccano!

daniele colombo alle 15:51 del 5 febbraio 2013 ha scritto:

e di brutto è stata una delle sorprese più piacevoli dell'anno scorso. buttaci un orecchio anche su Ghemon se hai tempo

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 9:45 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

http://www.hotnewhiphop.com/mixtape.75542.html Ieri ho scoperto questo ricky hil figlio dello stilista hilfiger. non mi pare molto un rapper, però questo mixtape non è affatto male, su tutti il pezzo con the weeknd.

REBBY alle 10:25 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

rapper or not rapper that is the question eheh

"Meet Tommy Hilfiger's rapping son Rich Hil and consider sucking his dick"

www.avclub.com/articles/meet-tommy-hilfigers-rapping-son-rich-hil-and-cons,60246/

hip hop a lula

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 10:58 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

sinceramente del "personaggio" mi frega poco da ogni punto di vista.

REBBY alle 11:08 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

ci avrei scommesso, del resto costuma così oggi eheh ma "non ti pare molto un rapper" vero?

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 13:37 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

semmai oggi vale il contrario. il fatto che non mi sembri un rapper non vieta che mi possa piacere e comunque quell'articolo che hai postato è un po' vecchio. hai ascoltato qualcosa da syldd?

REBBY alle 15:29 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

Un po' vecchio? Quello sarò io semmai eheh Che ti piaccia era senz'altro evidente, Quello che non ho capito bene è perchè non ti sembra un rapper.

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 21:21 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

Mah... senti questa su tutti e dimmi se ti sembra che stia rappando Io lo vedo come un incrocio tra The Weeknd (che duetta con lui in Nomads, che merita) e Frank Ocean.

REBBY alle 9:13 del 8 febbraio 2013 ha scritto:

Ho ascoltato, anche altri brani, mi son fatto una cultura eheh http://noisey.vice.com/blog/exclusive-premiere-ricky-hils-syldd-album

Mah non so, dovresti chiedere a Daniele che ne capisce più di me in questo campo, io credo che il "rap duro e puro" si senta sempre meno e come succede per altri generi musicali ci sia molta contaminazione.

Ritorniamo all'origine, rapper o non rapper, il flow c'è o non c'è?

Intanto in giro per il web chi lo ammira parla di "new rap" e i detrattori di "rap bianco da strapazzo" o giù di lui e lui nel suo sito sembra definirsi "genio del rap"...

Non è che magari la tua concezione di rap sia un attimino rigida? Lo dico da supremo ignorante eh, leggendo anche le cose che hai detto prima di Ricky.

rdegioann452 (ha votato 8,5 questo disco) alle 9:44 del 8 febbraio 2013 ha scritto:

contamina molto e il rap c'è, anche se non moltissimo specialmente in certe canzoni. chi lo critica partendo dal fatto che è bianco si commenta da solo. le basi sono qualcosa di eccezionale.

daniele colombo alle 10:04 del 8 febbraio 2013 ha scritto:

mah guarda rebby ormai il new rap è il rap underground. esistono ancora produzione sui piatti 4/4 (vedi dj premier che nel 2012 ha fatto uscire una sua raccolta,oppure pete rock e così via),ma tra def jux,rhymesayers e anticon il rap ha subito un evoluzione spaventosa. Gente come El-p,Aesop Rock,Doseone,Sole,Jel,Dalek e chi ne ha più ne metta hanno completamente rivoluzionato il concetto. Ma il rap duro e puro stile anni 90 esiste ancora oggi

REBBY alle 10:13 del 8 febbraio 2013 ha scritto:

Si sente sempre meno ho detto, non che non esiste più.

Quindi per te il Rich può essere ancora definito rapper or not?

Ah, qui sotto, se ho intuito bene, si ricomincia con rap ed hip hop come generi differenti... e la confusione in me aumenta eheh

daniele colombo alle 10:30 del 8 febbraio 2013 ha scritto:

è un modo un po diverso di fare rap,ma secondo me si dai,è rap nessuna confusione:facciamo una distinzione alla zulu nation che tra l'altro è la più facile per capire. Rap è il genere musicale;hip-hop è cultura. una cultura che si basa su una stupida filosofia e comprende determinate arti qual iil writing il bboyng il djing e non ricordo quali altre tu però se devi parlare di musica,di rap,non hip-hop

REBBY alle 11:04 del 8 febbraio 2013 ha scritto:

Si quello che dici tu è (ed era) chiaro, tra l'altro corrisponde a quello che ho imparato anche da altre fonti.

Vediamo ora se anche sotto sono d'accordo

gallico alle 9:49 del 8 febbraio 2013 ha scritto:

beh avendo due nomi differenti i generi sono differenti; trovano molte similitudini ma alla fine altri dettagli li rendono distinti.

C'è il modo di cantare, il tipo di beat, la filosofia che sta dietro (?).

REBBY alle 9:56 del 8 febbraio 2013 ha scritto:

Due nomi differenti? A quali nomi ti riferisci?

gallico alle 11:09 del 4 aprile 2013 ha scritto:

hai ragione non ho specificato: mi riferivo alle differenze fra Rap e HipHop

REBBY alle 15:34 del 4 aprile 2013 ha scritto:

Eheh, e quali sono le differenze tra rap ed hip-hop?

"Rap è il genere musicale;hip-hop è cultura. una cultura che si basa su una stupida filosofia e comprende determinate arti qual il rap, il writing, il bboying, il djing e non ricordo quali altre: tu però, se devi parlare di musica, devi parlaredi rap, non hip-hop". (cit.)

Questo dice Colombo, in sintonia con numerose altre fonti. Sembrerebbe invece che tu non sia d'accordo e che sostieni al contrario che sono due generi musicali differenti...

Luca1908 alle 0:37 del 8 luglio 2013 ha scritto:

Personalmente non mi piace Asap però non metto in dubbio la sua bravura anche se per me Kendrick lo distrugge.. Asap è il classico rapper della New School tamarro, tematiche scontate.. Good Kid in pochi mesi è diventato il secondo album della mia modestissima classifica scavalcando un capolavoro come The Massacre di 50.. stabile in prima posizione c'è Get Rich Or Die Tryin' però ehehe