Fenech-Soler
Fenech-Soler
Dei Fenech-Soler ne avevamo già parlato in occasione del featuring offerto ai Groove Armada nel loro ultimo Black Light, dove il loro contributo aveva dato vita al singolo più riuscito dell'album, Paper Romance. In Inghilterra invece ne parlavano già da diversi mesi come uno degli emerging act più convincenti del momento. E si parlava prettamente in termini di ipotesi e sensazioni, visto che ci si basava solo su un paio di singoli, The Cult Of Romance e Stop And Stare, usciti tra il 2009 e l'anno corrente.
Adesso abbiamo un album d'esordio con dieci tracce, quasi tutte inedite, ed è il momento dei pronostici: i ragazzi sfonderanno? I numeri ci sono tutti: una line-up di quattro giovani pieni d'entusiasmo, un impiego generoso di bassi e tastiere, ed una voce (quella di Ben Duffy) dal timbro dannatamente pop.
E non ultimo, un album che rappresenta il lato più modaiolo e festoso della dance britannica, che come biglietto da visita non è niente male. Perchè l'impressione è che i Fenech-Soler possano essere tante cose: synth-wave perfetta per le frequenze radio (Demons, The Great Unknown), dance gioiosa per il popolo della notte (Stop And Stare), ma a sentir bene anche nu-rave ricco di adrenalina (Battlefields) e techno-pop dalla presa efficace (LA Love, Golden Sun). Ma alla fine sono soprattutto "pure fashion", una band di tendenza sulla cresta dell'onda, nel suo momento di massimo livello espressivo.
Non è un caso che, una volta tanto, ci possiamo permettere di non nominare i famigerati anni '80. Anzi, una certa parsimonia nei paragoni è quantomeno opportuna. Troppo facile snocciolare un elenco di nomi più o meno altisonanti come Underworld, Justice, Röyksopp, Klaxons, gli stessi Groove Armada, ma sarebbe un'indicazione poco significativa. L'aria che si respira è più vicina al marasma della dance underground targata UK, quel girone dantesco in cui i nomi sono solo un'etichetta utile per classificare un singolo brano, dove l'entusiasmo delle masse danzanti è in grado prima di farti schizzare alle stelle e poi di precipitarti nei bassifondi nel giro di un paio di settimane.
Tornando al nostro pronostico: sì, i ragazzi si faranno apprezzare, soprattutto dal grande pubblico. Hanno un'attitudine pop-dance particolarmente potente, e la capacità di sfornare hit di grande efficacia. I Fenech-Soler non faticheranno di certo ad entrare nel giro di programmazione della grande diffusione musicale, accanto ai vari (è il momento di sputare il rospo) Chromeo, Hurts, Lady Gaga, Justin Timberlake. Già, nonostante il disco mostri abilità in grado di puntare in alto, la strada scelta al momento è quella prettamente commerciale, volta ad aprire la strada per Mtv. Punto dolente, se vogliamo, ma è il caso di aspettare quantomeno una seconda conferma prima di condannare.
Ed eccoci così arrivati al nocciolo della questione: questo disco non vi piacerà.
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