Subsonica
L'eclissi
I ritorni dei Subsonica sono sempre segnati da un certo grado di attesa: attesa che la band torinese è sempre riuscita, di volta in volta, a soddisfare.
Il nuovo lavoro, LEclissi, è un treno pulsante di suoni e ritmi che trovano un buon vessillo nella dance cupa e frastornata di Veleno e nelle sue pulsazioni tecnofobiche che si reggono sui ritmi vocali serrati di Samuel. Nella composizione, i testi spezzati da costanti loop e synth, melodie veloci assecondate da estenuanti bassi non troppo lontani dai più letali Chemical Brothers con i ritornelli dalla bella armonia stile Subsonica come in La Glaciazione .
Sembra che la band si guardi alle spalle ripercorrendosi e rinnovandosi lasciando da parte le digressioni rock di Terrestre e immedesimandosi nel viaggio electro già avviato con Microchip Emozionale e proseguito con Amorematico, ripescando ora solidi groove costruiti sui bombardamenti sonori di Boosta che crea, con la complicità della voce di Samuel, grandi episodi di elettro-pop in LUltima Risposta e farà felici gli amanti della dancefloor in Il Centro Della Fiamma, dove compaiono anche le prime chitarre.
I testi seguono una scia angosciosa e fredda, a riconfermare la profondità compositiva che i Subsonica hanno raggiunto ormai da tempo, e non manca lo spazio per la ricerca di nuove, vorticose formule verbali in Quattrodieci, bene abbinate alle grasse ritmiche che arrivano a martellare i nostri timpani per poi sopraffarli con la jungle di Piombo, che richiama il maestro Goldie.
Limpressione è che la band possa davvero far un ottimo dj-set del nuovo lavoro , una sorta di grande party tra dance, elettronica e piccole contaminazioni rock frullate sui paurosi bpm altissimi e infuocati che rendono LEclissi un disco compatto, ruvido senza sfaccettature pop di alcun tipo se non per i testi che si concedono ancora alle aperture melodiche dell asfissiante Alibi.
Un viaggio fulmineo e vertiginoso verso un percorso noto ai tanti seguaci della band, ma che ora, trapiantato sulla distanza dei dieci anni, risulta pasradossalmente più attuale ed eccessivo che mai: un altro mattone è stato inserito nel muro sonoro dei Subsonica.
Tweet