R Recensione

6/10

The Twang

Love It When I Feel Like This

Dei Twang se ne è vociferato tanto oltremanica, ancor prima che uscisse il disco, con riviste come Nme intente a vaticinare (indovina un pò) che sarebbero stati la “Next Big Thing” made in Uk.

Dal canto loro la risposte era state piuttosto confortante, grazie a due singoli quali “Wide Awake” e “Either Way”, che hanno fatto da catapulta mediatica per la band, mentre il passaparola faceva il suo corso portandoci a questo  “ Love It When I Feel Like These”, album di debutto che ci porta una band capace di coniare un sound che è sorta di miscela tra la psichedelia degli Stone Roses, il connubio acido tra dance e rock di Primal Scream e Happy Mondays, e le melodie di scuola Oasis .

Ice Cream Sundae”,  posta in apertura dell’album possiede tutti questi elementi, dalla marcata voce e immancabilmente british di  Phil Etheridge, a quei suoni che ti immergono dritto nella “middle class “ inglese; e’ in questo contesto che nascono inni come “Wide Awake”,  fortunatissimo singolo di debutto. Indubbiamente tutta la scena di “Madchester“ ha influenzato notevolmente la band, capace di ricongiungersi con abilità alle ritmiche dei padri putativi  Happy Mondays in “The Neighbour” e di tessere le liriche sognanti della stupenda “Either Way”, impreziosita anche dalla collaborazione di “The Streets”, che ne ha curato il remix.

Spunti Brit Pop in “Push The Ghost”, magnificamente suonata e avvolta anche dalle ottime distorsioni del chittarista Stu Hartland, emblematica dello stato d’animo, anch'esso molto british, sospeso tra il cupo e lo scanzonato, che tanto caro era ai connazionali Oasis. Dopo le prime quattro tracce prende posto la monotonia di “ReapWhat You Sow” , tra le tracce più anonime del disco. “Two Lovers”, solare e positiva, dona luminosità al disco che attraversa momenti di “chiaro/scuro” in brani come “Don’Wait Me Up” e “Got Me Susseded”, tra le meno incisive.

Cloudy Room” chiude l’album con una song dalle chiare influenze “Baggy”, che riesplora  gli episodi migliore della Acid House inglese della fine degli anni ‘80, infarcendo di ritmo, incisività e psichedelia il finale di questo “Love It When I Feel Like These”.

I Twang potrebbero fare di più, la personalità non manca e nemmeno lo stile in un disco che si presta bene all’ascolto,ma che non rivoluzionerà di certo la scena inglese del 21simo secolo. Li lasciamo in “stand by”,  aspettando fiducisio la completa consacrazione alla prossima, sempre sperando che il tutto non resti solo un altro “Morning Glory”…

V Voti

Nessuno ha ancora votato questo disco. Fallo tu per primo!

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.