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R Recensione

6,5/10

Andrea Fascetti meets Fabrizio Bosso

Travels In Europe

La tromba di Fabrizio Bosso è ormai una sorta di collante fra alcune delle migliori realtà del jazz italiano, che si tratti di gruppi a suo nome (come il quintetto High Five o il gruppo Latin Mood codiretto con Javier Girotto), di formazioni estemporanee dedite al versante mainstream, oppure sperimentali connubi fra jazz e altri mondi sonori.

Qui il trombettista torinese figura in veste di comprimario del frizzante trio di Andrea Fascetti, bassista, didatta dello strumento, suonato in una particolare versione a sette corde ed appassionato dell’opera di Steve Swallow, a cui qualche anno fa ha dedicato la prima incisione in studio. La struttura del trio è solida e ben bilanciata fra il pianoforte raffinato e “narrativo” di Andrea Garibaldi, il drumming versatile di Vladimiro Carboni e lo strumento del leader, spesso usato anche in veste solista: esempi delle potenzialità del gruppo sono evidenti in “Live In Stuttgard”, in “Downtown Viareggio” dedicata alla città di Fascetti, nella lirica “Nightfall In Vienna”, e nel finale monkiano di “Roscoff Bridge”.

Bosso rappresenta il valore aggiunto dell’incisione, con l’usuale impeccabile fraseggio che aggiunge personalità e tono alle belle composizioni di Fascetti, siano esse ballads, come l’iniziale “Flowers of Scotland” o “Cornwall”, oppure scattanti esercizi in stile post bop, come l’accattivante “Paris Blues”, dove compaiono le vertiginose sequenze di note, alle quali  Bosso ogni tanto si concede, o ancora le articolate atmosfere solari di “Postcards from Valencia” o quelle notturne di “Walking Down Baker Street”. “Promenade De La Croisette” è, invece, uno di quei pezzi nei quali si avverte il piacere ed il divertimento del suonare insieme: tema magnetico esposto a velocità sostenuta e poi un ottovolante di soli, dal piano di Garibaldi, al basso di Fascetti, prima del “ritorno a casa” sul tema iniziale.

Tutto il cd è dedicato al tema del viaggio e gli undici titoli sono altrettante dediche a luoghi significativi della strada percorsa dai musicisti in Europa, dalla Spagna alla Francia, dall’Inghilterra all’Austria, fino alla Toscana, regione di provenienza di Fascetti.

Se cercate originali sperimentazioni sonore, siete fuori strada, ma se l’obiettivo è un’ora di jazz moderno, elegante e talvolta entusiasmante, avete fatto centro.

 

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