R Recensioni Jazz modale (pagina 1 di 2)

In The Eyes Of The Whale7/10

Michelangelo Scandroglio
In The Eyes Of The Whale (Auand 2020)

Nella discussione sul rilancio internazionale del jazz italiano, inaugurata a proposito del sontuoso esordio dei Ghost Horse, si impone necessariamente...
Avantdale Bowling Club 8/10

Avantdale Bowling Club
Avantdale Bowling Club (Years Gone By 2020)

Questo sarà anche jazz irrilevante che arriva da un'isola altrettanto irrilevante posta al largo dall'Antartico (la Nuova Zelanda), come proclama un Tom...
Infection In The Sentence7/10

Sarah Tandy
Infection In The Sentence (Jazz Re:freshed 2019)

Nel recente sunto critico in cui, partendo dal suo esordio solista, abbiamo provato a schematizzare la frenetica attività del Binker Golding degli ultimi tre...
Abstractions Of Reality Past And Incredible Feathers6,5/10

Binker Golding
Abstractions Of Reality Past And Incredible Feathers (Gearbox Records 2019)

Davvero impressionante, persino per la nostra epoca di lastricati e fibra ottica, la rapidità con cui il sassofonista londinese Binker Golding è riuscito a...
Blume7,5/10

Nérija
Blume (Domino 2019)

Dovessi servirmi di una figura geometrica per pittografare la scena jazz londinese contemporanea, impiegherei una spirale equiangolare: una curva che si...
The Painted Bird7/10

John Zorn
The Painted Bird (Tzadik 2016)

Dietro Kandinskij, tra i miei pittori preferiti v’è, senza dubbio, Hieronymus Bosch: un genio assoluto, avanti anni luce al suo tempo. Alla domanda “perché”...
Inferno7/10

John Zorn
Inferno (Tzadik 2015)

Ah, questo benedetto diavolo, sempre a metterci in mezzo la coda… Damy i gospoda, Simulacrum, third act. Dal titolo, roboante, quasi definitivo nel suo...
The True Discoveries Of Witches And Demons8/10

John Zorn
The True Discoveries Of Witches And Demons (Tzadik 2015)

Quaranta minuti di lividi e cazzotti agitati a destra e a manca e poi, inaspettatamente, il cerotto. Il sorriso. La conclusione romantica. Così si...
Simulacrum6,5/10

John Zorn
Simulacrum (Tzadik 2015)

Si pensi all’immensa opera di John Zorn (1973-2015: quarantadue anni) come ad un’unica, maestosa ragnatela. Ogni brano, superfluo che possa sembrare, ne...
Nefertiti9/10

Miles Davis
Nefertiti (Columbia 1968)

Il secondo quintetto di Miles Davis è una delle cose migliori della vita. La carriera del massimo regista e organizzatore di suoni mai comparso in ambito...
Astigmatic10/10

Krzysztof Komeda
Astigmatic (Polske Nagrania Muza 1966)

Se parliamo di jazz, ho la presunzione di definirmi un appassionato vero. Esperto no, servono un'altra cultura e un'altra preparazione, anche in termini di...