R Recensione

7/10

Accordi Disaccordi

Swing Avenue

Il nome coincide con il titolo del film di Woody Allen del 1999, ispirato alle gesta del chitarrista belga Django Reinhardt, e lo stile gipsy manouche rappresenta senza dubbio una delle principali ispirazioni del duo torinese formato da Alessandro Di Virgilio e Dario Berlucchi. Ma l’orizzonte a cui tende la loro musica, concentrata nell’essenziale strumentazione di contrabbasso, qui suonato a turno da Luca Curcio ed Isabella Rizzo, chitarra solista e chitarra ritmica, è molto più ampio e ricco di riferimenti, tanto che loro si sono inventati una definizione apposita: “hot italian swing”. Uno stile che si propone di tradurre in swing al fulmicotone i materiali più vari, spaziando dal jazz degli anni ‘30 ai temi cinematografici, da standards del songbook americano a Neil Young o David Bowie. “Swing Avenue” è il secondo cd, a seguire “Bouncing Vibes” del 2013, lavori che non sono passati inosservati, considerato il recente invito della band all’edizione invernale del festival Umbria Jazz ad Orvieto.

Nelle quattordici tracce c’è molto cinema, oltre a quello della ragione sociale, come nel riuscito arrangiamento de “La Valse d’Amelie”, dal film omonimo, firmata da Yann Tiersen, nel western crepuscolare del “Dead Man Theme” di Neil Young o quello della originale “Spaghetti Killer”, uno dei pezzi scritti da Alessandro Di Virgilio. L’aspetto che colpisce maggiormente e che differenzia “Swing Avenue” da altri lavori del genere gipsy jazz, è la sorprendente capacità di muoversi con grande naturalezza fra materiali così vari, riuscendo a mettere il virtuosismo, componente essenziale dello stile chitarristico manouche, al servizio di interpretazioni che sanno arrivare facilmente al cuore dell’ascoltatore. Provate con l’iniziale “I’ll See You In My Dreams” che sembra riportarci a cavallo della luna gialla di cartone nel film di Woody Allen, oppure con la malinconica “Elena’s Bossa” del compositore e chitarrista argentino Gonzalo Bergara o, ancora, con la swingante “Dinette” di Django Reinhardt, arricchita dal clarinetto di Giacomo Smith. Ma lo stesso effetto lo otterrete con il Buscaglione swing’roll di Buonasera Signorina”, gli standards “Out Of Nowhere”, condotta dal sassofono di Emanuele Cisi, “Lullaby Of Birdland” scritta da George Shearing nel 1952 per il famoso locale di New York, e “How High The Moon”composta da Morgan Lewis per il musical “Two for the road”, con un tema cinematografico che il gruppo si diverte a centrifugare nel finale. 

La chiusura è affidata al compassato tema per clarinetto di Sydney Bechet Si Tu Vois Mà Mere” che, con un altro salto nel tempo, riporta il calendario agli anni ’30. Eclettici, swinganti e divertenti. Fate un giro fra questi Accordi Disaccordi e non ve ne pentirete.

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 2 voti.
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cono57 10/10
luin 4/10

C Commenti

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cono57 (ha votato 10 questo disco) alle 22:37 del 7 gennaio 2016 ha scritto:

Emozioni in musica.