Piano Magic @ Lanificio 159, Roma - 12/12/2012
Dopo un album così intimo/introverso come quello pubblicato qualche mese fa era impossibile attendersi un live così portentosamente elettrico e noisy per i Piano Magic.
Life Has Not Finished With Me Yet sembrava aver ridefinito le prospettive di una band che comunque in tutta la sua discografia non ha mai prodotto lavori con gli stessi colori, con le stesse intenzioni artistiche: la scelta di questo disco così scevro da ogni atteggiamento rock, pareva dare continuità al concerto tenuto nelle Grotte di Castellana nel 2010. In onore alla coerenza di Glen Johnson & soci, era dunque lecito aspettarsi un concerto in punta di piedi, teso a privilegiare trame tenui e atmosfere crepuscolari fuori dal tempo. Invece siamo stati sorpresi nel sentire nuovamente i Piano Magic ai loro massimi livelli di potenza espressiva: le opzioni tratte quindi dal loro lavoro del 2012 sono state ridotte allosso (Judas, The Slightest Of Threads e la magnifica The Way We Treat The Animals) anche se comunque capaci di delineare la continuità artistica che, che nonostante la lunga e variegata storia della formazione, riesce a emergere come un tenace filo rosso sangue.
Iniziare con The Blue Hour (da "Ovations", opera di grande rievocazione della stagione dark-wave) era già in sé una dichiarazione di intenti, anche se le vere esplosioni sonore sono giunte con Saint Marie, Speed The Road, Rush The Lights e Luxemburg Gardens, tutte dall'amatissimo "The Troubled Sleep Of Piano Magic" del 2003, presentati in versioni davvero prorompenti. Non tutto ha funzionato alla perfezione nellangusta sala del Lanificio, e la veemenza della band non si è tradotta in una piena nitidezza di suoni, anche se comunque la riuscita del concerto non è risultata compromessa. Il pubblico sembrava concentrato e proiettato nelle oscure geografie emozionali del malinconico vate Glen Johnson: ancora una volta impossibile non pensar ai Piano Magic come ai più degni eredi di quellidea di musica, divisa fra cupezza, poesia e sprazzi di accecante luminosità messa a punto a cavallo fra fine Anni 70 e primissimi Anni 80. E ancora una volta nel sentir scorrere le dense e sofferte note, una girandola di sensazioni si affastellano nel cervello e nel cuore e in rapida sequenza passano in parata i ricordi di Dead Can Dance, Joy Division, New Order, And Also The Trees, The Chameleons, The Cure.
Franck Alba con la sua chitarra solista ha scalato vertiginose scale dal sapore psichedelico, incarnando lindomita anima di Robert Smith. Un plauso anche Jerome Tcherneyan che dietro le pelli ha dato vita ad una performance tiratissima, esaltante, supportata dal pulsante basso di Alaistair Steer. Angèle David-Guillou resta langelo evanescente dei Piano Magic, lelemento capace di rendere presente con i suoi synth (e con la sua voce) il senso e lo spirito di era passata da oltre 30 anni eppure ancora così viva, al di là di ogni logica possibile.
Della serata rimarranno impresse a fuoco nella memoria degli spettatori la fulminante esecuzione dello strumentale Great Escapes e di (Music Won't Save You From Anything But) Silence. Alla fine dellora e quaranta di musica senza soste, senza cedimenti, rimane chiaro che lapprezzamento per i Piano Magic rimane un investimento emotivo sempre completamente ripagato.
Questo tour italiano è iniziato davvero sotto i migliori auspici e illuminato da una luminosissima, penetrante luce al neon.
Le date del tour:
12/12 @ Lanificio 159 Roma
13/12 @ Viper Theatre Firenze
14/12 @ Bronson Madonna dellAlbero (Ravenna)
15/12 @ Interzona Verona
Setlist Lanificio 159:
The Blue Hour Ovations (2009)
The Nightmare Goes On Ovations (2009)
Judas Life Has Not Finished With Me Yet (2012)
The Slightest Of Threads Life Has Not Finished With Me Yet (2012)
Saint Marie "The Troubled Sleep Of Piano Magic" (2003)
The Way We Treat The Animals Life Has Not Finished With Me Yet (2012)
Help Me Warm This Frozen Heart "The Troubled Sleep Of Piano Magic" (2003)
Speed The Road, Rush The Lights "The Troubled Sleep Of Piano Magic" (2003)
Louxemburg Gardens "The Troubled Sleep Of Piano Magic" (2003)
Love + music Disaffected (2005)
Great Escapes Part Monster (2007)
The Fun Of The Century Low Birth Weight (1999)
(Music Won't Save You From Anything But) Silence Writers Without Home (2002)
Incurable Part Monster (2007)
Disaffected (acoustic) Disaffected (2005)
Deleted Scenes Disaffected (2005)
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The Last Engineer Part Monster (2007)
Line-up: Glen Johnson: voce, chitarra, percussioni - Angèle David-Guillou: voce, synth, percussioni - Franck Alba: chitarra, percussioni - Alaistair Steer: basso - Jerome Tcherneyan: batteria, percussioni