A The Divine Comedy live Roma 29/07/2017

The Divine Comedy live Roma 29/07/2017

Quando la direzione dell'Auditorium Parco della Musica di Roma comunica che l'esibizione di The Divine Comedy è spostata dalla prevista Cavea alla Sala Petrassi, qualche perplessità sorge spontanea: la prevendita è stata scarsa.

Questi i dubbi che assalgono l'ascoltatore medio indie-qualcosa, sarà perchè siamo ancora abbagliati dai recenti numeri astronomici di Depeche Mode, U2, Vasco Rossi. Stasera siamo pochi ma pronti a tutto, seicento-settecento non di più, e appena inizia lo show (ore 21.05 puntualissimo) ci rendiamo conto di stare dalla "parte giusta", si fa sempre più netta e palpabile la sinora sfocata convinzione che quando un prodotto raggiunge masse spropositate, in qualche modo quel prodotto si sia irrimediabilmente guastato. Libere riflessioni, serene e senza snobismi inutili, ma ora non c'è tempo per elucubrazioni d'ogni tipo, la cerimonia è iniziata.

L'apertura è affidata ai pezzi migliori dell'ultimo fortunato album Foreverland (2016), How Can You Leave Me On My OwnCatherine The Great e la splendida e fatalista To The Rescue.

Neil Hannon, unico titolare della ragione sociale The Divine Comedy, dopo venticinque anni on the road è ormai un consumato entertainer, si muove con disinvoltura tra ammiccamenti, cambi d'abito, battute, controbattute, veri e propri intermezzi con tanto di drink per i musicisti. Il pubblico partecipa con convinzione, l'umore della serata si fa altissimo, quando poi è il momento di hit anni '90 come Generation Sex, National Express e Becoming More Like Alfie c'è lo svacco totale, chi abbandona le poltrone rosse per correre sotto palco, chi urla a pieni polmoni, chi non sa se scattare foto o seguire con attenzione lo show.

Nel frattempo abbiamo potuto assistere a versioni incantevoli di Our Mutual Friend (tra i cinque migliori pezzi in assoluto della discografia Divine Comedy?), Songs of Love, The Frog PrincessA Lady of A Certain Age, mentre l'istrionismo tra cabaret e opera di Sweden (album Fin de Siècle - 1998), merita un plauso a parte.

La serata volge al termine, At the Indie Disco durante la lunga coda offre un frammento di Blue Monday dei grandi New Order; mentre la conclusiva Tonight We Fly è, con buona probabilità, uno dei finali più intensi che desideravamo vedere e ascoltare dal vivo. 

Si accendono le luci e il teatro lentamente sfolla, rimanere a casa stasera non è stata la scelta più saggia che potevate fare.

https://www.youtube.com/watch?v=VVkB8YkgpLM

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ManuWR alle 14:09 del 11 novembre 2017 ha scritto:

Pienamente d'accordo su tutto. C'è da dire però che la visita in Italia non me la sarei aspettata (proprio per le scarse vendite) ... spero anche io un giorno di poterli vedere dal vivo!