R Recensione

9/10

Coil

Musick to Play in the Dark vol 1,2

 Pur trattatandosi di due dischi separati, in realtà i due volumi di "Musick to Play in the dark" sono da considerarsi come un'opera unica nella lunga e sterminata discografia del gruppo inglese.Si tratta di musica fra le migliori mai incise dai Coil, e rappresenta una sorta di "evoluzione sonora" che li porta dal cupo gotich-industrial degli esordi ad una sorta di contaminazione fra la Cosmica tedesca dei primi Tangerine Dream e Cluster e la musica "ambient" dei vari Aphex Twin ed Autechre.Questo sviluppo "sonico" verrà da loro definito "Moon Music" come si può evincere già dalle copertine dei dischi dove sono rappresentati paesaggi di pianeti extra-dimensionali illuminati da oscure lune aliene.

Il primo LP si apre con la sepolcrale litania di "Are You Shivering?", dove la voce recitante, minacciosa e declamatoria di John Balance è accompagnata da un cupo "drone"  elettronico ed a cori inquietanti che evocano atmosfere "Lovecraftiane".Si prosegue poi con un palese e riuscito "omaggio" ai Tangerine Dream periodo "Phaedra" con "Red Birds Will Fly Out of the East and Destroy Paris in a Night".La successiva "Red Queen" si rivela invece una splendido pezzo dominato da un pianoforte jazzato ma con il consueto "feeling" dark-gotico che li ha sempre caratterizzati."Broccoli" si snoda invece in modo bizzarro e ondulato fino a condurre l'ascoltatore ai deliri di "Strange Birds" dove è possible ascoltare un "collage"  di fonti sonore non identificate e il canto di uccelli di altri pianeti.Si chiude poi con l'efficace "The Dreamer is Still Asleep", un'invocazione "accorata" ad un oscuro e misterioso sognatore che potrebbe essere anche Cthulhu conoscendo l'influenza di H.P.Lovecraft sulla poetica dei Coil.

Il secondo volume iniziacon la suadente e ventosa nenia di "Something" per poi lasciare subito il posto al sinfonismo sperimentale elettro-etnico di "Tiny Golden Books"."Ether" si apre invece con ronzii elettronici degni dei migliori Cluster per poi proseguire con le sonorità cupe del piano e la voce malata di Balance."Paranoid Inlay" è un brano sperimentale che evoca stati d'animo angoscianti : è evidente come i Coil siano ormai degli abilissimi manipolatori del suono e in questo senso gioca un ruolo fondamentale Peter Christoferson.Il disco si chiude con "Where are You?", pezzo che si basa su un "loop" sfasato di pianoforte su cui Balance cerca di condurre l'ascoltatore verso visioni folli non di questo mondo.Il capolavoro arriva comunque alla fine con l'inno sacro di "Batwings", brano sorretto dalle sonorità di un organo e ispirato dalle liriche dello scrittore inglese Sir Thomas Brown recitate in stato di "trance" da un Balance in stato di estasi mistica.

In conclusione ci troviamo di fronte ad una delle più efficaci prove dei Coil che si confermano come uno dei gruppi sperimentali inglesi di punta.Purtroppo oggi il gruppo  esiste più a causa della prematura e tragica scomparsa di John Balance.

V Voti

Voto degli utenti: 8,9/10 in media su 5 voti.
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loson 7,5/10
gramsci 10/10

C Commenti

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Moonlight Love alle 16:45 del 4 settembre 2008 ha scritto:

Non aggiungo nulla se non che sono ben lieto di sentir parlare di neofok e affini! Ancora bravo Cesare!

Roberto_Perissinotto alle 14:34 del 12 ottobre 2008 ha scritto:

finalmente qualcuno ke rende giustizia a un gruppo davvero innovativo e all'avanguardia.Complimenti Cesare.

cthulhu, autore, (ha votato 9 questo disco) alle 22:23 del 12 ottobre 2008 ha scritto:

Coil!!

Grazie!! Spero di invogliare qualcuno ad avventurarsi nella musica dei Coil però andateci con cautela, la discografia è sterminata e non tutto è essenziale.

Roberto (ha votato 9 questo disco) alle 23:55 del 15 aprile 2010 ha scritto:

Conobbi i Coil in una gelida notte d' inverno. All' interno della mia vecchia Pegeot 205 librava nell' aria da un' obsoleta musicassetta, un suono che avrebbe cambiato il mio modo di concepire la Musica. Ottima recensione. Grazie e complimenti

Bellerofonte (ha votato 9 questo disco) alle 21:07 del 25 febbraio 2011 ha scritto:

Atmosfere uniche

Due album stupendi... ma ancora meglio a mio avviso The Ape Of Naples che è quello che preferisco della discografia dei Coil.. ma poi una carriera enorme e ssempre all'insegna dell'innovazione partendo da Scatology, Horse Rotorvator.. e chissà che avrebbero potuto creare ancora se Balance non fosse scomparso prematuramente