Woodpigeon
For Paolo Ep
Woodpigeon e le montagne russe: questo è ciò che – con un pizzico di idiosincrasia, va detto - suggerisce a Mark Andrew Hamilton, leader del collettivo canadese, il nome della sua band; band che di momenti adrenalinici in chiave folk-rock ne ha suscitati discretamente nel recente passato, fosse solo per la bontà dei quattro precedenti Lp (in particolar modo, il corposo “Die Stadt Muzikanten/ Balladeer”). In questo nuovo Ep, “For Paolo”, l’umore generale si fa più sommesso/ composto, e le atmosfere create stimolano ancora rimandi tanto al cantautorato folk-rock/pop più recente (Andrew Bird; Iron & Wine; Bonnie "Prince" Billy), sia a quello più tradizionale (Fairport Convention) e sentimentale (Simon & Garfunkel).
A cavallo tra un Sufjan Stevens 'raccolto' e un Sam Beam pervaso da visionarietà malinconiche, l’interpretazione di Hamilton si mostra generalmente ‘afflitta’ (“Winnebago” esemplificativa). 2: colpisce immediatamente una forte virata nella scrittura - non più immersa in fascinazioni orchestrali; questa, dal prominente carattere solitario, è stata ampiamente influenzata dalla lunga permanenza nella fredda Edimburgo, luogo di formazione musicale e di vita per Hamilton, e terra straniera in cui lo stesso ha affogato i dispiaceri di un amore logoro.
Impressiona – piacevolmente - il sodalizio tra folk-rock e pathos art in “Are You There, God? It’s Me, Mark” – la migliore del lotto, per chi scrive: intro dal cromatismo oscuro, archi reiterati supportati da una ritmica ‘cardiaca’, squarci e feedback a rompere il fragile equilibrio creato; “By Lamplight” è una dolce ballata, scarna, quasi costruita sul nulla, che si fa densa e solenne sul finire; “For Paolo”, con andatura in puro stile indie-pop (Belle and Sebastian), si lascia deliziare da inserti - in punta di piedi - di archi, accarezzati da un cantato soffice/ flebile. A spiccare è però la versione acustica, con trama dreamy della chitarra a donare un bel contorno onirico al pezzo.
Venti minuti piacevoli – che dovrebbero anticipare l’uscita di un nuovo full-length: vi terremo aggiornati - a conferma della qualità generale del progetto; venti minuti come chance da concedere al made in Calgary qui proposto. Difficile che possiate pentirvene.
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