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R Recensione

6/10

Woodpigeon

For Paolo Ep

Woodpigeon e le montagne russe: questo è ciò che – con un pizzico di idiosincrasia, va detto - suggerisce a Mark Andrew Hamilton, leader del collettivo canadese, il nome della sua band; band che di momenti adrenalinici in chiave folk-rock ne ha suscitati discretamente nel recente passato, fosse solo per la bontà dei quattro precedenti Lp (in particolar modo, il corposo “Die Stadt Muzikanten/ Balladeer”). In questo nuovo Ep, “For Paolo”, l’umore generale si fa più sommesso/ composto, e le atmosfere create stimolano ancora rimandi tanto al cantautorato folk-rock/pop più recente (Andrew Bird; Iron & Wine; Bonnie "Prince" Billy), sia a quello più tradizionale (Fairport Convention) e sentimentale (Simon & Garfunkel). 

A cavallo tra un Sufjan Stevens 'raccolto' e un Sam Beam pervaso da visionarietà malinconiche, l’interpretazione di Hamilton si mostra generalmente ‘afflitta’ (“Winnebago” esemplificativa). 2: colpisce immediatamente una forte virata nella scrittura - non più immersa in fascinazioni orchestrali; questa, dal prominente carattere solitario, è stata ampiamente influenzata dalla lunga permanenza nella fredda Edimburgo, luogo di formazione musicale e di vita per Hamilton, e terra straniera in cui lo stesso ha affogato i dispiaceri di un amore logoro.

Impressiona – piacevolmente - il sodalizio tra folk-rock e pathos art in “Are You There, God? It’s Me, Mark” – la migliore del lotto, per chi scrive: intro dal cromatismo oscuro, archi reiterati supportati da una ritmica ‘cardiaca’, squarci e feedback a rompere il fragile equilibrio creato; “By Lamplight” è una dolce ballata, scarna, quasi costruita sul nulla, che si fa densa e solenne sul finire; “For Paolo”, con andatura in puro stile indie-pop (Belle and Sebastian), si lascia deliziare da inserti - in punta di piedi - di archi, accarezzati da un cantato soffice/ flebile. A spiccare è però la versione acustica, con trama dreamy della chitarra a donare un bel contorno onirico al pezzo.

Venti minuti piacevoli – che dovrebbero anticipare l’uscita di un nuovo full-length: vi terremo aggiornati - a conferma della qualità generale del progetto; venti minuti come chance da concedere al made in Calgary qui proposto. Difficile che possiate pentirvene.

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 1 voto.
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C Commenti

Ci sono 4 commenti. Partecipa anche tu alla discussione!
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salvatore (ha votato 7 questo disco) alle 21:00 del 10 febbraio 2012 ha scritto:

Vabbé Mauro, se in una recensione ci metti gli innominabili, io parto con la quarta inserita

Che meraviglia "For Paolo"!!! Cercherò di ascoltarla almeno una volta al giorno...

A parte gli scherzi (ma mica tanto), io dei Woodpigeon avevo apprezzato molto Treasury Library Canada per poi trascurarli un po'. Ecco l'occasione per recuperare! Bravo Mauro (che è in pieno periodo indiepop)

hiperwlt, autore, alle 21:29 del 10 febbraio 2012 ha scritto:

sì caro Sal, totalmente direi - ma è una cosa ad intermittenza: prima il synth pop, prima ancora il folk-rock, ora l'indie pop -: è che sto aspettando i memoryhouse, a dire il vero... queste micro recensioni sono solo un passatempo per ammazzare il tempo durante l'attesa XD grazie (e passo sul colapesce eh, anche se...mi concedo un altro ascolto. insomma, vedrai ) ps: "For Paolo" è proprio stupenda, sì!

salvatore (ha votato 7 questo disco) alle 12:27 del 17 aprile 2012 ha scritto:

Beh, Mauro, col senno di poi, è stato più interessante questo disco di preparazione che quello per cui ci si preparava (memoryhouse)...

"For Paolo" si conferma, anche a distanza di tempo, una delle più belle canzoni indiepop del 2012!

Anche il resto si ascolta con molto piacere: dalla tristezza di "Are You There, God? It's Me, Mark", con quel suo minimalismo, in sede di archi, che rimanda addirittura al Nyman di "Drowning by numbers" alla delicatezza impressionistica lirica e strumentale di "By Lamplight".

Peccato solo per la breve durata... Altri 4-5 brani di questo livello e il voto sarebbe stato più generoso!

hiperwlt, autore, alle 23:54 del 17 aprile 2012 ha scritto:

vero Sal: sui memoryhouse mi (ci, immagino) aveva illuso lo splendido "the years"; tutt'altra qualità rispetto a the slideshow. vabbè, al prossimo giro recupereranno! ps: "for paolo" è cresciuta molto, sì, la riascolto spesso... e (ora) penso anch'io sia er mejo!