Inutili
Music To Watch The Clouds On A Sunny Day
Avete presente leffetto che fa entrare in sala prove, elettrificare la propria strumentazione e dare inizio ad una jam tanto più essenziale nel contenuto quanto più espansa, esagerata nella forma finale? Se ci si chiama Jimi Hendrix, il risultato sarà probabilmente esaltante. In caso contrario, lattenzione tenderà a crollare drammaticamente. Ben altra cosa devono essere gli Inutili di Music To Watch The Clouds On A Sunny Day dal vivo: un nucleo di svalvolati che prendono lo stoner, ne esaltano lo shake ritmico e ne dissolvono al contempo le strutture in bagni di psichedelia cosmica, informe. Music to watch the world everytime you are blissed out, verrebbe da riformulare. Unesperienza forse meno intensa dei viaggi interstellari degli Squadra Omega, meno intrinsecamente ludica dei tentacolari King Bong o delle stelline Stoner Kebab, sicuramente meno sacrale e seriosa dei live set a marca Ufomammut.
Su disco ci duole ammetterlo il test non regge minimamente. Non si può nemmeno tirare in ballo lacerbità del songwriting, dato che di songwriting vero e proprio non ce nè lombra. La registrazione sporca e granulosa di Fry Your Brain mette in bellevidenza un invariabile basso kraut, sul quale gioca di rimpiattino una chitarra acidissima, disintegrata in mille effetti rifrangenti, senza apprezzabile soluzione di continuità. La scelta di creare, in qualche modo, una Ringkomposition (voluta o casuale?) ne facilita, tuttavia, la metabolizzazione. Peggio va a Drunk Of Colostro, che per cinque minuti fa il verso ai Colour Haze più sincopati di Ewige Blumenkraft, salvo poi disfarsi in un modesto bombardamento fuzz che solo verso la fine sembra ritrovare forma e nerbo in strutture hard rock comunque troppo canoniche per piacere. Venti minuti, per la tenuta descrittiva del gruppo, sono decisamente troppi: la mancanza di sostanziali variazioni ne inficia pesantemente lascolto.
Le improvvisazioni sono bocciate. Ora attendiamo, dunque, le canzoni.
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