R Recensione

6/10

The Zutons

You Can Do Anything

Sembra ormai lontana anni luce la madre Inghilterra per i The Zutons di Liverpool, che affidando questo disco alle mani di George Drakoulias (Black Crowes, Primal Scream), la dicono lunga su dove vogliano andar a parare col loro stile , divenuto di certo molto meno inglese ma piu’ ammiccante verso quello made in Usa.

Sin dal singolo “ Always Right Behind you “ i richiami sono quelli al rock sudista piu’ scanzonato, pieno di accordi e chitarre taglienti ma solcato da melodie percorribilissime anche da coloro che non sono del tuotto convinti del valore di questa band: se “ You Can Do Anything” aveva un uso snodato della tromba e del sax (che non dispiaceva) , ora quest’ultimi sono lasciati un po’ in sordina e la strada percorsa ora ricorda le spaziose ed ariose strade americane, seppur con fragorose eccezioni (su tutte la scatenata “ Harder and harder”) .

Anche le ballad, per altro ben riuscite, del disco pagano dazio al passato musicale del gruppo solo per l’uso del sassofono in “ Dirty Rat”: tutto il resto si colora di stelle e strisce passando da sonorità vicine ai  Jet come ai Black Crowes, arrivando al caldo sud dei Kings Of Leon .

Non sara’ un disco sconvolgente ma “ You Can Do Anything” segna un bel passo avanti nella ancora acerba carriera degli Zutons, che non dispiacciono nella loro abilità di cambiar pelle allontanandosi dai cliche’ attuali del mercato di casa, e nell'accostamento a qualcosa che se non è  nuovo è quantomeno diverso: la metamorfosi, insomma,  è riuscita.

V Voti

Voto degli utenti: 6/10 in media su 1 voto.
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C Commenti

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bill_carson (ha votato 6 questo disco) alle 18:35 del 19 dicembre 2010 ha scritto:

ho recentemente recuperato sto disco...

Bravini. Disco godibile.