The New Mendicants
Into The Lime
Questa è una piccola superband indie nata quasi per caso, in quel di Toronto, dove lo scozzese Norman Blake (dei Teenage Funclub) e lamericano (da Holbrook, Massachusetts) Joe Pernice (dei Pernice Brothers) si sono trovati a vivere. In realtà il primo incontro tra i due musicisti avviene sul palco dellAstoria di Londra nel 2000, quando i Pernice Brothers aprono uno show dei Teenage Funclub. Evidentemente tra i due, oltre ad una comune passione per certe atmosfere pop, nasce anche un rapporto di amicizia, che li porta a lavorare insieme, e a pubblicare un primo E.P. , Australia, nellestate dello scorso anno. Ora il discorso prosegue, e col supporto di Mike Belitksy (dei Sadies) alla batteria (unnico canadese della band), arriva il disco desordio.
Il compito di aprire il cd spetta a Sarasota, brano che chiudeva lE.P. (tre in tutto i brani ripescati da quel lavoro), un mid tempo con un riff di organo che dà un tocco vagamente orchestrale allarrangiamento, creando un suono pop ma con una sottile vena di malinconia. Caratteristiche che ritroviamo anche in A Very Sorry Christmas, brano più veloce, con le chitarre in primo piano e grandi armonie vocali. Una musica allegra a cui fa da sfondo però una storia triste, in cui la notte di natale si tinge di depressione. Brano composto con grazia ed eseguito con competenza, dimostrando che i due conoscono molto bene la materia pop, costituita da ritornelli che ti uncinano allistante e grandi aperture melodiche, come in High on the Skyline. Un esempio di pop della miglior specie, come quello di Cruel Annette, con i suoi coretti e armonie vocali in cui ritroviamo cinquantanni di pop inglese e americano, dai Beatles ai Byrds, fino agli Housemartins. Riferimenti che tornano alla mente anche in Out of the Lime e nella acustica e delicata If Only You Knew Her, sia per la costruzione melodica che per gli impasti vocali.
Insieme a questanima spiccatamente pop, nei The New Mendicants convive unanima folk. La troviamo in Follow You Down, un brano lento, costruito attorno ad un arpeggio di chitarra ed al suono del glockenspiel, con la voce sussurrata che ricorda i Simon & Garfunkel. Un amore per il folk esplicitato dallunica cover del disco, By the Time It Gets Dark di Sandy Danny. Con la chitarra elettrica in apertura e le voci che si raddoppiano nei cori, il brano scritto agli inizi degli anni settanta, rivestito a nuovo ma non stravolto, non dimostra la sua età.
Ma The New Mendicants sanno giocare anche con il rock più scatenato: in Shouting Match chitarra elettrica e batteria si infiammano, le voci si uniscono come fossero una sola, e la melodia prende al primo ascolto e non ti lascia più. Una di quelle canzoni solari che sono in grado di rendere allegra anche la più grigia giornata invernale. E Lifelike Hair ci riserva una chiusura di disco graffiante, con un rock tirato e le chitarre al limite della distorsione, con la mente rivolta ai Jesus & Mary Chain memori della lezione dei Velvet Underground.
Un disco che certamente farà la gioia di chi ama il suono sixties nella sua versione pop, che spazia in cinquantanni di melodie e armonie vocali senza per questo sapere di vecchio o stantio. Certo, niente di nuovo sotto il cielo del pop, solo una manciata di canzoni che rallegrano il cuore. Ma vi sembra poco?
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